Dopo un incremento della sismicità che è durata diversi mesi e che è culminata pochi minuti prima con un forte terremoto avvertito dagli abitanti di Torre del Greco, la sera del 15 giugno 1794 è iniziata un'importante eruzione laterale sulle pendici del #Vesuvio 🧵 1/12
L'eruzione è iniziata alle 22 con l'apertura di una serie di fratture eruttive localizzate a bassa quota sulle pendici nord-orientali e sud-occidentali del vulcano. Lungo queste ultime in particolare, si erano aperte almeno 6 bocche tra i 325 e 550 m di quota. 2/12
Queste bocche avevano iniziato ad alimentare una fluida e voluminosa colata di lava diretta proprio verso la città di Torre del Greco. Poco meno di cinque ore dopo, nel cuore della notte, la lava aveva già raggiunto e superato il perimetro delle mura cittadine. 3/12
Il destino di Torre del Greco era ormai segnato. In meno di 10 ore, la colata di lava ha completamente distrutto gran parte della città e del suo centro storico, che improvvisamente si sono trovati sepolti sotto 12-14 metri di roccia fusa. 4/12
Lungo il proprio percorso, la colata ha demolito anche la Basilica di Santa Croce, di cui si è salvata soltanto la parte superiore del campanile, ancora oggi visibile nella piazza storica. Dopodiché, la colata ha raggiunto il mare, dove ha esteso la linea di costa di 150 m. 5/12
Già a partire dal giorno successivo, le bocche che si erano aperte a bassa quota avevano terminato la propria attività, mentre si era intensificata quella in corso nella zona sommitale del vulcano. 6/12
Tra il 16 e il 18 giugno infatti, dalla cima del cratere è iniziata un'intensa emissione di cenere e lapilli che è ricaduta in grande quantità soprattutto sul versante nord-orientale del vulcano, in particolare sulla città di Ottaviano, dove morirono almeno 26 persone. 7/12
Con le forti piogge delle settimane successive, un'importante parte di questo materiale depositato lungo le sue pendici è stata improvvisamente mobilitata verso valle. 8/12
Nei mesi e negli anni successivi, l'allora Re Ferdinando IV di Borbone propose agli abitanti di Torre del Greco di trasferirsi in luoghi più sicuri e lontani dal vulcano. Al contrario, i torresi, decisero di ricostruire l'intera città sulle nuove colate di lava. 9/12
Un anno dopo, nel 1795, venne poi ritrovata anche la cappella di Santa Maria del Principio, che si pensava distrutta a causa dell'eruzione. Gli scavi effettuati quell'anno, riportarono alla luce l'edicola votiva che era rimasta intatta con la lava sospesa sulla sua volta. 10/12
La lava si fermò a pochi centimetri di distanza dall’affresco della Madonna. In memoria dell'evento, venne aggiunta una scritta che recita 𝐼𝑁 𝑀𝐸𝐷𝐼𝑂 𝐼𝐺𝑁𝐼𝑆 𝑁𝑂𝑁 𝑆𝑈𝑀 𝐴𝐸𝑆𝑇𝑈𝐴𝑇𝐴, ovvero 𝐼𝑛 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑎𝑙 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑏𝑟𝑢𝑐𝑖𝑎𝑡𝑎. 11/12
Quella del 1794 è stata l'eruzione del Vesuvio più violenta e distruttiva da quella sub-pliniana del dicembre 1631. In pochi giorni furono infatti emessi circa 21 milioni di metri cubi di lava e 44 milioni di metri cubi di materiale piroclastico. 12/12
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Ad agosto è stata registrata una moderata fase di intensificazione dell'attività idrotermale di #Vulcano, alle Isole Eolie, dove molti dei parametri monitorati hanno subito incrementi più o meno marcati. L'allerta vulcanica non è stata modificata e rimane di livello verde! 🧵
Dai primi giorni del mese è stato osservato un aumento del degassamento testimoniato dal brusco incremento delle emissioni di anidride carbonica (CO₂) seguito da un aumento più contenuto delle emissioni di anidride solforosa (SO₂).
Contestualmente è stato osservato un rapido trend di incremento delle temperature delle fumarole che bordano il Gran Cratere della Fossa, che si sono riportate sui valori registrati nell'estate del 2024.
Dopo una quiescenza di 472 anni si è risvegliato il vulcano #Krasheninnikov, sulla penisola di #Kamčatka, in Russia. Ecco cosa sappiamo sulle dinamiche dell'eruzione e sul suo possibile collegamento con il violento terremoto di M 8.8 che ha colpito la penisola pochi giorni fa 🧵
L’eruzione è di natura esplosiva e sta avvenendo da una delle due bocche sommitali, dove è in corso un’attività freatomagmatica causata, probabilmente, dall’interazione del magma con la neve e il ghiaccio che ricoprono la cima del vulcano.
Dai sorvoli aerei sembra intravedersi anche una frattura eruttiva laterale a quote più basse da cui sembra essere in corso una modesta attività stromboliana. Su quest'ultimo aspetto attendiamo eventuali notizie ufficiali che per il momento non sembrano esserci.
Il violento #terremoto di M 8.8 che ha colpito ieri la #Kamčatka è il sesto più forte avvenuto sul nostro pianeta in epoca moderna. La scossa ha innescato uno #tsunami che si è propagato in tutto il pacifico senza provocare vittime. Cosa sappiamo? Ecco un (lungo) riassunto! 🧵
Il violentissimo terremoto di M 8.8 è stato localizzato 130 km ad est di Petropavlovsk-Kamčatskij, capoluogo del territorio, ad una profondità di 35 km. Parliamo di una zona non molto abitata in cui gli edifici sono stati costruiti con criterio. Mappa di @LastQuake
Qui la placca pacifica va in subduzione – ovvero sprofonda - sotto la microplacca di Okhotsk, un'estensione della più nota placca nord-americana. Questo scontro tra titani avviene ad una velocità media di 8 cm l’anno, tra le più alte al mondo!
All'alba del 21 luglio 365 d.C. un violentissimo #terremoto di magnitudo stimata tra 8.0 e 8.5 si è verificato sull’isola di #Creta, in Grecia, lì dove la placca africana va in subduzione sotto la microplacca egea. Ecco cosa sappiamo su questo evento catastrofico 🧵
Il terremoto ha avuto una durata sicuramente superiore al minuto e oggi viene considerato l'evento sismico più intenso avvenuto nel Mediterraneo in epoca storica. Non a caso l'area in cui si è verificato è tra le più sismiche di tutto il continente.
Nel giro di pochi istanti il fondale marino si sollevò di 8-9 metri, un valore incredibile che ha modificato per sempre la morfologia di un intero paesaggio. Oggi possiamo vedere i segni di questa trasformazione sul molo di Phalasarna, l'antica città portuale di Creta.
Questo video entra di diritto nella storia della geologia: ci mostra la rottura in diretta della faglia di Sagaing durante il #terremoto di M 7.7 in #Myanmar. L'intero paesaggio slitta lateralmente di diversi metri in pochi secondi, ecco una faglia trascorrente dal vivo!
È come se le illustrazioni dei libri di geologia prendessero vita! Vi consiglio di rivedere il video più volte, concentrandovi sempre in punti diversi del paesaggio, così da notare tutti gli effetti della rottura sul contesto urbano e naturale.
Il video è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza nella città di Thazi, un centinaio di chilometri a sud dell'epicentro del violento terremoto.
L'Osservatorio Vesuviano ha rivisto i dati del forte #terremoto che giovedì è avvenuto ai #CampiFlegrei: la magnitudo è passata da 4.4 a 4.6, la più alta in assoluto da quando l’area viene monitorata. Ecco un lungo riassunto di quello che è successo (nessun complotto!) 🧵
Tutti i terremoti che vengono pubblicati sul sito dell’INGV possono subire delle variazioni più o meno marcate con il passare dei giorni o delle settimane per l’arrivo di nuovi dati che si vanno a sommare ed integrare con quelli usati nelle prime ore dell'evento (Gargano 👇🏻).
La magnitudo di tutti i terremoti è sempre soggetta ad un margine di errore nell’ordine di ± 0.3. Questo vuol dire che nel caso del terremoto di giovedì scorso, la magnitudo dell’evento era di 4.4 ± 0.3, quindi la stima finale poteva variare tra 4.1 e 4.7, come poi è stato.