Thread by @stopridingmyD

Nel 2020 Ruby e Kevin tagliano i rapporti con le proprie famiglie, impedendo ai propri figli di continuare a frequentare nonni, zii e cugini. I bambini vengono fatti anche ritirare da scuola e proseguono la propria istruzione a casa con la mamma (homeschooling).

A questo punto i sei figli sono completamente isolati sia dal resto della famiglia che da amici e compagni di scuola (privata mormone). Anche la loro partecipazione nella comunità mormone inizia drasticamente a calare.

Durante l'estate 2022 Shari, la figlia maggiore ormai al college (BYU) decide di prendere le distanze dai genitori. Questi ultimi vieteranno ai fratelli di avere contatti con lei. Shari verrà accolta a braccia aperte dai nonni paterni e dalla famiglia della madre tutta.

Pian piano anche il matrimonio fra Kevin e Ruby inizia a vacillare e Kevin, a fine estate 2022, viene cacciato di casa dalla moglie. I due, in ossequio ai precetti mormoni, non hanno ancora avviato le pratiche per la separazione.

Chad, il figlio maggiore, al compimento dei 18 anni a febbraio 2023, va a vivere con il padre. Kevin, a giugno 2023, per ragioni non rese pubbliche, perde la cattedra di ingegneria civile presso la BYU (prestigiosa università mormone) dove era professore ordinario da 10 anni.

È il 31 agosto 2023 quando al 911 arriva una chiamata da un uomo, vicino di casa di Jodi Hildebrandt, il quale informa le autorità che un bambino di 12 anni aveva suonato al suo campanello chiedendo cibo e acqua.

Il bambino presenta segni di evidente malnutrizione, escoriazioni lungo braccia e gambe e tracce di nastro isolante attorno polsi e caviglie. Il 12enne dice di essere scappato da una finestra di casa di Jodi dove, però, ha lasciato sua sorella minore.

All'arrivo delle forze dell'ordine i poliziotti irrompono dentro casa di Jodi e liberano la bambina di dieci anni rinchiusa a chiave in un bagno. Ed entrambi vengono trasportati d'urgenza in ospedale.

Jodi e Ruby, che non erano in casa, vengono arrestate poche ore dopo. Alle due non verrà concessa la possibilità di uscire su cauzione.

I servizi sociali e la polizia si recano a casa di Ruby (in una diversa contea e a 4h di distanza dall'abitazione di Jodi) dove vengono trovate le altre figlie minorenni di 16 e 15 anni.

Le due donne vengono ufficialmente indagate per abuso di minore aggravato.

Dopo poche ore la figlia maggiore Shari pubblica una IG story che ritrae gli agenti fuori casa di sua madre con su scritto: "Finalmente"

Anche la famiglia di Ruby rilascia un comunicato ufficiale in cui ringrazia le forze dell'ordine per essere finalmente intervenute. Si scopre così che Shari e la famiglia di Ruby avevano contattato 15 volte (soltanto nell'ultimo anno) i servizi sociali.

Anche i vicini di casa di Ruby si erano preoccupati e avevano più volte allertato la polizia poiché non vedevano più i bambini in giro per il quartiere. Avevano inoltre notato che delle finestre erano state stranamente oscurate con del cartone.

Non è chiaro perché i 4 minori fossero stati separati e i più piccoli si trovassero così distanti da casa loro e a casa di Jodi che ricordiamo era a 4h di distanza da Ruby.

Riguardo Jodi, sua nipote Jessi, oggi 30enne ha raccontato in un'intervista di essere stata vittima di abusi da parte della zia, alla quale i genitori l'avevano affidata a 15 anni. Jessi veniva rinchiusa in uno sgabuzzino o costretta a dormire nella neve.

Ogni giorno la zia le consegnava un foglio su cui scrivere una lista dei suoi peccati, e dopo la costringeva a mettersi in ginocchio e implorare perdono a Dio.L'obiettivo di queste torture era proprio quella di metterla in una condizione tale di disagio da confessare ogni peccato

In carcere Ruby e Jodi vengono immediatamente separate e, la prima, viene sottoposta a un regime di detenzione controllato per timore di gesti estremi da parte della donna

In seguito verrà spostata in una cella comune e, una delle donne lì presenti, successivamente su tikkitokki, racconterà delle ore passate con Ruby e di quanto questa apparisse più preoccupata della separazione da Jodi che della salute dei figli

Durante l'udienza preliminare (8 settembre) le due donne tentano di giustificare le loro azioni scaricando tutta la responsabilità sul figlio minore di Ruby (12enne) il quale, a detta loro, era stato legato perché molestava la sorellina.

Tra le altre cose, la madre sostiene che il bamnino avesse delle devianze causate dalla visione di materiale pornografico sin dalla tenera età di 3 anni. Afferma inoltre che avesse provato a molestare anche le cuginette

Il che sembra alquanto difficile in una casa in cui i bambini non hanno alcun accesso ad internet o alla televisione. La TV, infatti, non era dotata di antenna e poteva esser utilizzata soltanto se collegata a un lettore DVD. Lettore su cui i genitori avevano il pieno controllo

Questo un video che Ruby ha pubblicato un anno fa quando i primi commenti negativi sul trattamento dei bambini cominciarono ad apparire sotto ai suoi video. La piattaforma fu costretta a demonetizzare il canale youtube e disattivare i commenti.

Thread in aggiornamento per seguire le udienze dei prossimi giorni