Thread by @gianlucamart1

Storia di suor Nabila Saleh, storia di una grande donna.🧵
Suor Nabila è la preside della più grande scuola cattolica di Gaza che ospita 1250 studenti palestinesi nel quartiere di Tal Al Hawa.
Un devastante bombardamento dell'esercito israeliano colpisce il quartiere 👇

Durante la notte, oltre la metà degli studenti di suor Nabila muore dilaniata dalle bombe, altri ragazzi restano intrappolati sotto le macerie delle loro case.
Gli israeliani colpiscono anche la scuola delle suore del Rosario che subisce danni gravissimi.👇

La maggior parte delle suore lascia il quartiere per mettersi in salvo, suor Nabila resta "voglio condividere le loro sofferenze così come ho vissuto con loro i bei momenti. Conosco uno per uno i bambini uccisi e farò di tutto per aiutare i sopravvissuti" dice a "el Diario"👇

Suor Nabila si trasferisce nella Chiesa della Sacra Famiglia rimasta intatta che fa parte di un complesso parrocchiale in gran parte distrutto dalle bombe.
Nonostante gli spazi ristretti, accoglie in chiesa oltre 600 rifugiati, quasi tutti bambini. 👇

Gli israeliani assediano con i carri armati la struttura parrocchiale, vogliono lo sgombero della chiesa, suor Nabila non si lascia intimidire, ha intenzione di proteggere i "suoi" bambini ad ogni costo. 👇

Accetta interviste telefoniche con chiunque, dai grandi media a quelli minori pur di denunciare l'assedio di Gaza e della chiesa. Racconta a tutti le drammatiche condizioni degli assediati "abbiamo bisogno di medicine e di cibo. Abbiamo scorte alimentari per pochi giorni" 👇

È intervistata anche dai media italiani tra cui La7 dove il giornalista, le concede solo pochi minuti nei quali pone a suor Nabila le seguenti domande "Perché i palestinesi non seguono le RACCOMANDAZIONI dell'esercito di lasciare Gaza?" "Ma Hamas usa la popolazione come scudi?"👇

Ma la guerra tra l'esercito israeliano e suor Nabila è appena iniziata.
L'esercito distrugge i pannelli solari e le cisterne dell'acqua poi anche l'unico generatore di corrente. Suor Nabila resiste.
I soldati alzano il tiro: un carro armato spara tre cannonate 👇

su una parte del complesso parrocchiale ancora intatto. Colpiscono il convento delle suore di Madre Teresa dove si trovano 54 disabili assistiti da anni dalle suore.
Suor Nabila è costretta a trasferire i disabili nella chiesa insieme ai rifugiati 👇

Gli israeliani decidono di passare alla più infame delle strategie: l'uso dei cecchini su una chiesa.
Sabato scorso, i cecchini uccidono due donne, Nahida e Samar Anton, madre e figlia, e feriscono altre sette persone. 👇

E qui, suor Nabila si incazza.
È sabato pomeriggio, riesce a mettersi in contatto con il Vaticano, pretende di parlare direttamente con il Papa (ha già avuto altri colloqui durante l'assedio).
La comunicazione si interrompe più volte, la sera riesce a parlare con il Papa👇

Suor Nabila racconta quanto accaduto nella Chiesa della Sacra Famiglia, chiede al Pontefice di difendere la comunità cattolica di Gaza che sta proteggendo i bambini rifugiati.
Chiede, tra le righe, uno scatto d'orgoglio del Vaticano👇

La domenica mattina in Piazza San Pietro il Papa dirà:"Continuo a ricevere notizie molto gravi e dolorose da Gaza. Civili inermi sono oggetto di spari e questo è avvenuto persino nel complesso parrocchiale dove una mamma e una figlia sono state uccise mentre andavano in bagno"👇

"Qualcuno dice che è terrorismo
Si, questo è terrorismo".
Per la prima volta parla di terrorismo degli israeliani.
Le dichiarazioni del Papa vengono riportate dai media di tutto il mondo come anche la notizia delle due donne uccise nel cortile della chiesa. 👇

L'esercito israeliano prima nega, poi infama le due povere donne cristiane (la madre uccisa era la cuoca del convento) affermando che nascondessero le armi di Hamas. Addirittura un lanciamissili.
Balle indecenti alle quali non crede più nessuno, a parte i lettori di Repubblica 👇

La guerra Israele contro suor Nabila è ancora in atto.

Storia di suor Nabila Saleh raccontata da un ateo.
Storia di una donna che entrerà nella Storia dalla porta principale, quella delle persone che hanno dato lustro all'umanità.