#Casteldaccia
Questa è una maschera con un filtro specifico contro l’inalazione di idrogeno solforato; è un DPI di 3^ categoria (i cosiddetti “salvavita”) e per utilizzarlo va fatta formazione VERA e addestramento.
La domanda vera è questa, perché non è stata usata? 1/
Appalto, subappalto, lavoro interinale, ispettori del lavoro, non c’entrano una mazza (o quasi).
Qui manca totalmente la cultura della sicurezza, sia da parte di chi commissiona (“le carte stanno a posto”), sia da parte di chi esegue (“l’ho fatto tot volte, non è mai successo
2/
niente”, la cosa peggiore da sentir dire).
Per un lavoro specialistico come quello di #Casteldaccia è NORMALE, se non si hanno squadre di lavoratori specializzati in azienda, rivolgersi ad aziende esterne qualificate per quel tipo di lavori.
Ciò non toglie che il committente
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abbia l’obbligo di vigilare sulle qualifiche (ITP)dell’azienda e sull’attuazione delle misure di sicurezza.
La questione ispettori del lavoro è un falso problema, cosa dovremmo fare a meno di volerne piazzare uno fisso per ogni lavorazione o appalto? Oltretutto tanti non hanno
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neanche una formazione tecnica e sono dei meri burocrati.
La CULTURA è la prima cosa, chi va a fare un lavoro DEVE sapere COME si fa, quali PRECAUZIONI bisogna prendere e deve avere gli strumenti per capire quando un lavoro NON si può fare senza le misure di SICUREZZA minime
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e adeguate. Deve potersi RIFIUTARE di eseguire un lavoro se non ravvisa le condizioni minime di sicurezza.
Ma per poterlo sapere deve essere FORMATO e ADDESTRATO e avvisato dei pericoli.
E comunque ribadisco una regola universale: IL RISCHIO ZERO NON ESISTE.
6/
Ma esistono misure e procedure che portano alla MINIMIZZAZIONE del rischio.
La norma italiana è scritta bene ma sostanzialmente è fatta (all’atto pratico) più per individuare un eventuale responsabile che per prevenire.
Fine del pippone.
7/fine
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