Tradizionalmente inizia il 6 di luglio a mezzodì, nella piazza del municipio con il lancio di un razzo denominato “chupinazo”.
La festa di San Firmino a Pamplona, in Navarra, e la famosa corsa con i tori tra la folla.
Ma vediamo di cosa si tratta. ⤵️
La manifestazione è collegata alle corride e in realtà si tiene con analoghe modalità di Pamplona, resa celebre da Ernesto Hemingway dal suo romanzo “Fiesta”. in Navarra, in molte altre località spagnole e alcune nel Sud della Francia.
Il pezzo forte della celebrazione è la ⤵️
corsa dei tori, detto "encierro".
Altre località conosciute per l'encierro sono San Sebastián de los Reyes nella Comunità di Madrid, ad Apurro in Cantabria, a Tudela, sempre in Navarra e in molti altri grandi e piccoli centri. Tra i più pericolosi vi è quello che si tiene nelle⤵️
strette vie del centro cittadino di Cadice, per l'assenza di vie di fuga.
L'encierro (letteralmente chiusura) è un'operazione preliminare alla corrida, che consiste sostanzialmente nel trasferimento dei tori in treno o camion, dalle aziende di allevamento alle città.
La corsa ⤵️
poi avviene nelle ore del mattino, dalla stazione d'arrivo alla Plaza de Toros, l'arena, dove vengono rinchiusi nei corral in attesa della corrida pomeridiana.
L'encierro ha origine nel medioevo, quando i pastori portavano il bestiame nelle fiere di città, seguiti da gente ⤵️
che lo sospingeva da dietro e aiutava con pali e grida a chiuderlo nei recinti all’aperto.
Con il passare del tempo, verso la fine del 19esimo sec. si passò dal correre dietro agli animali al corrergli davanti, e così perdendo in parte la funzione pratica originaria arrivando ⤵️
a consolidarsi nel costume odierno.
I tori transitano entro un percorso ben definito e recintato da alte palizzate e generalmente guidati da un gruppo di maestosi buoi più mansueti, chiamati cabestros, che conoscono il percorso. Insieme ai tori e cabestros corrono, oltre a ⤵️
spettatori appassionati a proprio rischio e pericolo, anche le "vaqilles" giovani vitelle esuberanti anch'esse utilizzate nell'arena, al mattino, per le prove libere di coraggio dei giovani che le sfidano provocandone la reazione di carica. Anche in questo caso avvengono molti ⤵️
scontri nei quali si possono riportare lesioni anche gravi.
Il tracciato è obbligato e costringe la mandria degli animali a percorrere le strade cittadine. Il pubblico supera le transenne e scende in strada, per quella che potrebbe considerarsi una prova di coraggio. ⤵️
Arrivati gli animali nell'arena, si provvede a rinchiudere i tori e gli spettatori vanno sugli spalti. Si lasciano nell'arena solo le giovani vitelle per le "corride" libere per chi vuole cimentarsi.
Più tardi, nel pomeriggio, si svolgerà la corrida vera, che vedrà protagonisti⤵️
gli stessi animali che al mattino hanno corso l'encierro, contro toreri professionisti.
La razza di tori prediletta è la potente miura, in una sfida di tre toreri contro tre tori.
Le corride de toros si tengono per diversi giorni tutti i pomeriggi, di cui al mattino dopo ⤵️
rimane un persistente e nauseante odore di sangue e morte. È una pratica sanguinosa molto contestata e reputata una tortura gratuita, culminante con la morte, verso animali dotati indubbiamente di grande forza ma indifesi e spaventati, portati allo sfinimento fisico.
⤵️
La corrida tuttavia rimane un simbolo della Spagna e nonostante sia palese la sua atrocità nei confronti dell'animale, sarà una pratica molto difficile da abbandonare.🔵
Grazie per la lettura.
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Lo studio è stato condotto per valutare la percezione estetica femminile del solo aspetto fisico.
Il test ha coinvolto oltre 1000 studentesse alle quali è stato chiesto di indicare il più attraente tra 6 diversi morph fotografici, ciascuno alterato nelle proporzioni del 25%⬇️
rispetto all’altro.
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I morph 5 e 6 sono quindi oggettivamente più belli e dello "stesso livello estetico".
(giudizio oggettivo)
ma c’è chi "soggettivamente" preferisce il 5 e chi il 6.⬇️
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cervi, che negli anni di riproduzione incontrollata (tutti gli sforzi delle persone per controllare la propria popolazione non hanno avuto successo) hanno causato gravi danni alla flora locale. Quattordici lupi, certo, non potevano mangiare tutti i cervi, ma li obbligavano 🔽
a essere più attenti nella scelta dei luoghi per i pascoli e ad evitare alcune parti del parco. In quei luoghi, la vegetazione cominciò a rinascere. In sei anni, il numero di alberi è quintuplicato. Sono comparsi i castori, che hanno bisogno di alberi per costruire dighe. 🔽
Oggi vanno di moda le teorie del complotto.
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Studi iniziati già faglia anni 60 da Peter Cathcart Wason
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