Circola qui su X una teoria sulle ragioni dell’incondizionato appoggio USA a Netanyahu, correlata da carte geografiche: gli USA vorrebbero costruire una “Via del Cotone” dall’India all’Europa, passando per i paesi arabi, fregando Russia e Cina. Per farlo ->
Devono far piazza pulita dell’ “Asse della Resistenza”. Il 7 Ottobre è stata la scusa giusta, che permette per altro agli Israeliani di mettere in atto un “soluzione finale” della questione palestinese -> corriere.it/economia/azien…
Il disegno è accattivante (se ne è occupato anche @kavurzio ), ma mancano tante cose oltre al nesso di causalità. Manca la logica: i paesi interessati dovrebbero avere MASSIMO interesse alla stabilità dell’area, e non a vederla bruciare ->
@kavurzio Mancano i soldi: l’India sta investendo in infrastrutture portuali: sì, ma in Iran, a Chabahar Mentre Sauditi ed Emiratini stanno ricostruendo i rapporti con la Siria, riammessa nella Lega Araba. A mio avviso le ragioni del monolitismo USA dietro Netanyahu è un altro: il peso ->
@kavurzio delle comunità ebraiche nelle elezioni USA. A questo si aggiunge un altro fatto Se il Medio Oriente brucia, al di là di megaprogetti su carta sui quali nessuno ha ancora “cacciato” un Euro, i cocci li raccolgono Cina, Russia, Iran, le alleate riluttanti Turchia e Arabia e ->
@kavurzio l’Europa (che dovrà già raccogliere quelli ucraini): non certo gli USA, sempre meno interessati agli idrocarburi della regione. Il caos, colpirebbe tutti meno Washington, che se ne gioverebbe. FINE.
@kavurzio PS ovviamente @kavurzio (come anche @Scacciavillani ed altri) si sono occupati di quella teoria paracomplottistica da "geopolitica pop" per stigmatizzarla, e meritoriamente.
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Ci siamo occupati di smontare la “teoria” della Via del Cotone. Facciamo un passo ulteriore: al di là della geopolitica “pop”, cosa sta facendo Israele, qual è il piano di Netanyahu e come mai gli USA forniscono totale copertura all’operazione? ->
Partiamo dalla lezione di straordinari analisti come @kavurzio e @petro_francesco : diffidate dalle spiegazioni monocausali. Innanzitutto c’è la politica interna: il peso economico ed elettorale delle comunità ebraiche USA e le vicende giudiziarie di Netanyahu ->
@kavurzio @petro_francesco Non sempre vi è un disegno geopolitico coerente: gli esseri umani agiscono per “shortermismo” e stupidità. Chiarito questo cerchiamo di capire se un disegno geopolitico USA-Israele esiste. Forse sì, ma non include complessi, mastodontici e irrealizzabili piani logistici ->