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Most recents (13)

#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles Abbey Road
La fine di un percorso che rimarrà per sempre nella storia.
1 parte
I Beatles erano all’apice del successo ma anche a un punto di rottura senza ritorno. Il famigerato White Album aveva riscosso molto successo, come c’era chiaramente da aspettarsi, ma portò i Fab Four sempre più verso progetti solisti e interminabili litigi.
C’era però l’intenzione di chiudere in bellezza, tornare di nuovo insieme su un palco e incidere l’ultimo epocale disco. L’idea di Paul McCartney era quella di tornare in studio di registrazione tutti insieme, come ai vecchi tempi,
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band
1° parte
NO! QUESTA NON E' LA SOLITA RECENSIONE SUL SERGEANT PEPPER!
Mi sembra giusto avvertirvi anticipatamente, perchè so che esistono già una decina di recensioni. Quello che dirò in questa però è totalmente diverso da tutto quello che avete letto già.
Almeno per me è così, se non lo sarà per voi potrete sfogarvi tranquillamente nei commenti. Accetto anche insulti pesanti.
Fatta questa piccola premessa di carattere personale, ne faccio un altra che riguarda l'opera: Il Sgt Pepper è sicuramente l'album più incompreso
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles Yellow Submarine
"C'era una volta, o magari due, un paradiso terrestre che si chiamava Pepelandia..... Pepelandia era il regno dell'amore, o "love".... come dicono gli anglosassoni.... Pepelandia si trovava a 20.000 leghe sotto il mare....."
In bilico tra il POP dei primi album e la nascita della
corrente Psichedelica, i Beatles, ovvero Paul, scrive una canzoncina destinata anch'essa come le altre canzoni della "ditta" "Lennon-McCartney" a rimanere nella storia. Come già accaduto per la memorabile "Yesterday", l'idea di "Yellow Submarine" nasce di getto,
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la Collaborazione di @florabarral
Il 10 gennaio 1969: dopo giorni, settimane, mesi e anni di tensioni e rancore, George lascia tranquillamente i Beatles - come casualmente notato nel suo diario.
"Ci vediamo in giro per locali", era la sua foto d'addio.
Tornato a casa, in una sessione di canzoni catartica ha prodotto 'Wah-Wah'. Successivamente, ha visitato i Trident Studios per lavorare su un brano di Brute Force che aveva acquisito per Apple.
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi
in collaborazione con @florabarral
e con menzione speciale per le altre redattrici di
@RockOthers @gloriapoch72 e @valeindie6
@thebeatles
Magical Mytery Tour
2° parte
Altre persone invece sostengono che questo personaggio oscuro e fantastico sia uno degli ennesimi indizi della famosa leggenda P.I.D. (Paul McCarteny Is Dead Mystery) inquanto nella lingua greca "Walrus" vuol dire "Cadavere" (si è saputo subito dopo l'annuncio di questo indizio
che invece la suddetta parola non esiste in nessun altra lingua se non l'inglese o l'americano e che significa appunto solamente "tricheco").
In effetti, ci sono molti altri indizi in questi discono che vorrebbero "professare" o "far sapere" e mettere al corrente il mondo
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi in collaborazione con @florabarral e con menzione speciale per le altre redattrici di @RockOthers @gloriapoch72 e @valeindie6
@thebeatles Magical Mytery Tour
1° parte
So esattamente cosa state pensando : "Ecco un altro fan sfegatato dei Beatles che si presenta con l'ennesima recensione di un disco vecchio o stravecchio solo perche` non aveva nient'altro da fare!". Lasciatemi dire che non e` assolutamente cosi`.
Questa che ora scrivo è una recensione su un disco che mi piace molto, e ci tengo molto a scriverla correttamente, quindi tratterò molti argomenti diversi, analizzerò con cura ogni canzone e tratterò anche temi fuori dal contesto (come ad esempio la leggenda PID
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles #Revolver
Due anni possono essere pochi, ma anche un’eternità. Nel caso di Revolver, uscito nel 1966 – solo due anni dopo l’esplosione del fenomeno conosciuto come beatlemania,
che affermò i Fab Four come il più grande fenomeno pop mai esistito – il biennio trascorso non poteva risultare più lungo, tanti furono i cambiamenti che il quartetto visse durante quel periodo. Prima idoli delle teen-ager, poi MBE (Members of the British Empire,
carica erroneamente assimilata a quella di “baronetto”), infine intelligenti precursori della stagione psichedelica, i Beatles misero in evidenza per la prima volta i tempi rapidissimi di cambiamento e trasformazione propri della cultura pop al giro di boa degli anni sessanta.
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles
Nel corso della carriera dei Beatles, quando i membri delle band volevano collaborare con altri musicisti nello studio di registrazione o sul palco, talvolta usavano pseudonimi per affrancare
gli obblighi contrattuali.
Ecco alcuni esempi degli pseudonimi dei Beatles:
George è apparso nell'album di Billy Preston del 1971, 'I Wrote A Simple Song' e si è travestito da "George H. "e "Harry Georgeson".
Paul ha prodotto il singolo di maggior successo della Bonzo Dog Band,
"I'm the Urban Spaceman", sotto le vesti di "Apollo C. Venmouth”.
John ha contribuito all'interpretazione di Elton John di "Lucy in the Sky With Diamonds" sotto il suo alter ego, "Winston O'Boogie. ”
George aveva ancora firmato con la Apple Records quando voleva produrre
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi in collaborazione con @florabarral
#JohnLennonDay @johnlennon Nowhere Man
Come quei pescatori del mar di Galilea che avevano lanciato invano le loro reti per tutta la notte, anche il giovane John quella notte si gettò a letto sentendo addosso la stanchezza inutile di tanti sforzi.
Doveva comporre una canzone per il nuovo album dei Beatles, i tempi stretti, ma non veniva, niente da fare. Era quasi l’alba del 21 ottobre di 57 anni fa, l’umore sottoterra. John iniziò a pensare con amarezza e affetto alla sua vita che non aveva mai avuto un “dove”,
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles #RubberSoul 2 parte
L’iniziale Drive My Car è probabilmente la miglior apertura mai ascoltata su un disco dei Beatles fino a quel momento, profetica la frase di chitarra solista sulla quale si attorciglia il basso pesante prima dell’entrata della batteria di Starr, una traccia fortemente influenzata
dai ritmi soul del periodo; l’autore, McCartney, sfoggia la sua versatilità vocale sfruttando al meglio la neritudine del timbro rauco e acuto; il testo (con lo zampino di Lennon) è un riuscito pastiche di allusioni sessuali a partire dal titolo
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
@thebeatles #RubberSoul 1 parte
Grandi lavoratori i Beatles. Una gioventù vissuta con la chitarra in mano, in tour perenne sin dal 1960, i tempi dei lunghi ingaggi ad Amburgo…
look da teppistello e locali di quart’ordine, “fatti” di pasticche a suonare proto-punk tra marinai ubriachi, risse, guai con la polizia e puttane adescatrici. Poi la firma di un contratto con la EMI/Parlophone per un ruolino di marcia a dir poco impegnativo:
ogni anno due LP e un paio di singoli inediti, nei momenti di pausa (si fa per dire) tour in ogni parte del globo, poi apparizioni tv e radio, film, interviste, sessioni fotografiche, una giostra in moto perpetuo.
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi in collaborazione con @florabarral
@thebeatles #WhittheBeatles
Visto il recente revival beatlesiano mi sento in dovere di dire anch’io la mia sulla più popolare e a parer di molti la più grande band di musica leggera del’900.
Prendo in esame la seconda fatica del quartetto di Liverpool, quel “With The Beatles” che a mio parere può definirsi a buona ragione come un’unità compatta insieme al primo “Please Please Me”. Infatti i suddetti album furono pubblicati a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro,
e hanno una struttura simile: quattordici concise caramelle pop, in cui si alternano alla maggioranza dei pezzi Di Lennon & McCartney una manciata di cover r’n’r, un minimo spazio per George Harrison (massimo due canzoni per l’intero album) ed eventualmente un angolo
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#MondoBeatles By @DonPiricoddi con la collaborazione di @florabarral
Lucy in the Sky with Diamond
Nel 1967 i Beatles crearono un capolavoro psichedelico, dalle fattezze fiabesche e dallo spirito ingenuo e delicato. Non a caso Lucy In The Sky With Diamonds è la dedica di un bambino a una bambina, mediata dal testo di John Lennon.
La correlazione tra arte e musica sfocia nelle più magiche creazioni artistiche. Basti pensare alla Nona Sinfonia di Beethoven, che ispirò Gustav Klimt per il suo celebre Fregio di Beethoven(1902). Nel caso dei Beatles, invece, l'ispirazione per la loro iconica
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