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I fascisti sono gente contorta.
Si inventano di sana pianta invenzioni del fascismo e stanno muti sulle vere innovazioni che hanno realizzato e che ora tutto il mondo usa.
#forsenontuttisannoche fu il fascismo a inventare la moda di spedire immagini del cazzo, nel senso del pene.
Si inventano di sana pianta invenzioni del fascismo e stanno muti sulle vere innovazioni che hanno realizzato e che ora tutto il mondo usa.
#forsenontuttisannoche fu il fascismo a inventare la moda di spedire immagini del cazzo, nel senso del pene.
Successe tutto ad Addis Abeba, dove vice-regnava Graziani. Gli fecero 1 attentato, rimase ferito. Come rappresaglia alcune migliaia di etiopi innocenti furono trucidati e vi fu il + grande massacro di cristiani che l’Africa ricordi: Debra Libanos.
Già, l’Italia detiene il record.
Già, l’Italia detiene il record.
Cmq Graziani non fu ferito gravemente. Si diffusero tuttavia voci che alcune schegge lo avessero colpito ai genitali, invalidando la mascolinità del soggettone, che molto si dolse di queste voci fuori controllo.
Al punto che gli venne l’ideona: fotografarsi il pene a riposo,
Al punto che gli venne l’ideona: fotografarsi il pene a riposo,
#Forsenontuttisannoche
A Bruxelles nella sede della NATO c'è un'aula intitolata a Federico Umberto D'Amato, il principale responsabile della "strategia della tensione" e della lunga stagione dello stragismo in Italia. Quest'aula gli venne intitolata quando era ancora vivo.
A Bruxelles nella sede della NATO c'è un'aula intitolata a Federico Umberto D'Amato, il principale responsabile della "strategia della tensione" e della lunga stagione dello stragismo in Italia. Quest'aula gli venne intitolata quando era ancora vivo.
Federico Umberto D'Amato inviò la Squadra 54 a Milano per indirizzare l'indagine su Piazza Fontana sugli anarchici. Erano presenti durante l'assassinio di Pinelli e sbrigarono diverse faccende in quel periodo.
C'è un aspetto che però pochi ricordano
D'Amato scriveva sull'Espresso
C'è un aspetto che però pochi ricordano
D'Amato scriveva sull'Espresso
Con lo pseudonimo di Federico Godio teneva sull'Espresso una seguitissima rubrica di cucina.
Inoltre era molto amico di Carlo Caracciolo.
Divenne poi il curatore della "Guida dei ristoranti dell'Espresso" e si incrociò pure per un momento col Gambero Rosso/Slow Food.
Inoltre era molto amico di Carlo Caracciolo.
Divenne poi il curatore della "Guida dei ristoranti dell'Espresso" e si incrociò pure per un momento col Gambero Rosso/Slow Food.
