Giuseppe Pastore Profile picture
Giornalista per @ilfoglio_it, @CronacheTweet, eccetera. Appassionato di sport, di cinema, di gggente. IG: giuseppe.pastore85

Aug 12, 2020, 14 tweets

Stasera l'#Atalanta torna a disputare un quarto di finale europeo a Lisbona a 32 anni di distanza dalla prima volta, il 16 marzo 1988, allora in casa dello Sporting. Anche quella volta, come vedete, c'era un Icardi in campo.

Ma vediamoli uno per uno. Numero 1: Ottorino PIOTTI da Gallarate, 33 anni, portiere della disgraziata seconda retrocessione in B del Milan nell'81-82, ultimo essere umano di nome Ottorino ad aver mai giocato in serie A.

Numero 2: Andrea SALVADORI da Empoli, 26 anni, l'unico di cui non esiste figurina con la maglia dell'Atalanta (in prestito, tornò a Empoli la stagione successiva).

Numero 3: Costanzo BARCELLA da Seriate, 33 anni, che in realtà - fa notare Wikipedia - si chiamava Costanzio! Classico prodotto del vivaio atalantino che evolveva in squadre della provincia dai nomi leggendari come la Virescit Boccaleone.

Numero 4: Daniele FORTUNATO da Samarate, 25 anni, bel centrocampista che due anni dopo fu comprato dalla Juventus, dove però non riuscì a imporsi, rassegnandosi a seguire le orme del suo mentore Mondonico.

Numero 5: Domenico PROGNA da San Donato di Lecce, 24 anni, compaesano di Pasquale Bruno e non meno tignoso, faceva parte della leva salentina anni '80 di difensori rocciosi e irriducibili (con loro anche Sergio Brio).

Numero 6: Walter BONACINA da Bergamo, 23 anni, mediano e bandiera atalantina per oltre un decennio con in mezzo un'incongrua parentesi alla Roma dal 1991 al 1994, dove sarà preso a esempio per anni di calcio non propriamente stellare da parte della formazione giallorossa.

Numero 7: Gianmario CONSONNI da Dalmine, 22 anni, meteora della storia atalantina: a Lisbona sostituiva e indossava la maglia dell'infortunato e intoccabile Glenn Peter Stromberg.

Numero 8: Eligio NICOLINI da Omegna, 27 anni, uno dei tanti giocatori anni '80 dal nome e cognome uscito dai Promessi Sposi. Mezzala tecnica che trovò la sua dimensione nell'operosa provincia lombarda, tra Bergamo e Cremona.

Numero 9: Aldo CANTARUTTI da Manzano, 30 anni, nome e cognome parimenti mitologico, che quella notte a Lisbona sostituiva l'indisponibile Oliviero "bomber vero" Garlini. Uno degli eroi della cavalcata atalantina fino alla semifinale col Malines.

Gli appassionati di cinema ricorderanno Cantarutti anche come l'uomo che fa fare 13 a Lino Banfi in "Al bar dello sport", segnando al 90' il gol della vittoria del Catania in casa della Juventus.

Numero 10: Andrea ICARDI da Milano, 25 anni, ricciolone senza particolari guizzi che farà gol in un derby di Milano di Coppa Italia prima del più noto Maurito, prima di non lasciare ulteriori tracce nelle sue evoluzioni in provincia.

Numero 11: Ivano BONETTI da Brescia, 23 anni, acquistato dalla Juventus dove aveva vinto l'Intercontinentale, una solida carriera in serie A prima di diventare uno dei primi giocatori (nel 1995) a tentare l'avventura in Inghilterra accasandosi al modesto Grimsby Town.

Sporting-Atalanta del 16 marzo 1988 finì 1-1 e l'Atalanta si qualificò in semifinale in virtù del 2-0 di due settimane prima. Il gol della tranquillità fu segnato, nel più classico dei contropiedi di Mondonico, proprio da Aldone Cantarutti.

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