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Gioco con suoni e immagini come S A M O R A e frequento l'arte per lavoro.

Sep 25, 2020, 13 tweets

Oggi in auto ho sentito la storia di questa bella ragazza e ve la voglio raccontare.

Si chiama Danielle Frederique Madam ed è una campionessa di lancio del peso.

È arrivata in Italia nel 2004 dal Camerum, ha vissuto con lo zio, morto dopo poco ed è cresciuta in una casa famiglia, perché non aveva nessun parente in Italia.

Non è semplice crescere in una casa famiglia, ma Danielle è una ragazza tosta.

Mette al centro la scuola e alle medie incontra l'atletica leggera ed il lancio del peso. È brava, vince gare e si fa notare. Con la determinazione con cui ha affrontato difficoltà grandi si allena e studia.

Vince a scuola, nell'atletica leggera e nella vita.

MA....c'è la stupidità umana e Danielle, malgrado sia cresciuta e abbia studiato in Italia parli la nostra lingua meglio di molti Italiani non ha la cittadinanza Italiana.

Pur avendo vinto i campionati Italiani non può rappresentare l'Italia nelle competizioni internazionali.

Le olimpiadi od i mondiali di atletica li deve guardare in televisione e veder gareggiare atlete che ha battuto al suo posto. Deve soffrire.

Alla radio Danielle dice: "Mi impediscono di sognare".

E io mi vergogno.

Lo ius sanguinis potrebbe portare milioni di Argentini a chiedere ed ottenere la nostra cittadinanza senza aver mai avuto niente a che fare con l'Italia.

Per Danielle e per le tantissime Danielle d'Italia invece non c'è posto nella retorica dell'invasione cara ai reazionari.

Pensate a Salvini? Certo lui è l'attore protagonista, ma se i suoi Decreti sono vigenti passato oltre un anno dalla sua uscita dal governo, mi sa che Salvini non sia solo.

Ci sono i signorini del M5s, quelli che giudicano superato il parlamento e non vogliono migranti.

Danielle adesso studia comunicazione, innovazione e multimedialità all’Università di Pavia e si allena.
Il suo slancio e la sua forza, morale e fisica, ci ispirano.

Sta a noi darle quella cittadinanza che lei ha già onorato ben più di tanti Italianissimi: grazie Danielle.

Agli altri, a quelli che da una decina d'anni cianciano di ius culturae e hanno riempito d'odio e razzismo o di ipocrita indifferenza e del "ci penseremo poi" la testa degli Italiani, va il nostro compatimento.

Siamo un paese in caduta demografica e prima o poi ci sveglieremo.

PS: per accogliere i vostri suggerimenti/commenti di cui vi ringrazio

1) "bella" è bella d'animo e non è una scappatoia retorica. Ascoltate il podcast con l'intervista e concorderete (RAI radio3 "tutta la città ne parla"). La bellezza non è mai solo fatto esteriore.

2) lo "ius culturae" non deve essere regalia per "la grande atleta", ma opportuno diritto per qualsiasi cittadino, che abbia studiato e viva in Italia. adnkronos.com/fatti/politica…

3) se "la grande atleta" si trova in questa triste situazione immaginate il semplice ragazzo/a che cresciuto nel nostro paese viene posto di fronte all'impossibilità di godere di diritti essenziali pur avendo studiato nelle nostre scuole e con residenza in Italia.

4) una politica basata sul consenso ed il tornaconto di breve periodo lascia queste vite sospese, per timore di perdere voti. Demografia dice chiaramente che le strategie devono essere ben altre.

Ma serve altra maturità dal solleticare odio e razzismo o tacere ipocritamente.

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