Per la rubrica
#IlTweetPiùIdiotaDelGiorno
ecco il noto economista che spaccia l'usuale mistificazione liberista, per far credere che solo una fetta di cittadini (non detto, ma sottinteso imprenditori e indipendenti) mantenga il resto della popolazione
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e paghi i pubblici servizi, proponendo il discorso della “Pasionaria del privilegio” (ben raccontata da @GenCar5).
Colei che i suoi cittadini li ha derubati dei loro investimenti ed era amica di Pinochet, quello che i suoi li torturava e assassinava
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gennarocarotenuto.it/22891-margaret…
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direttamente.
Intanto il nostro economista parla genericamente di tasse, fingendo che, invece, le entrate pubbliche non siano composte da tipi differenti di "tributi" di varia natura (tasse, imposte, accise, etc.), ma anche da tariffe su servizi prestati, partecipazioni,
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capitalizzazioni, investimenti, scambi internazionali, etc.
Tutto ciò guardando il solo conto economico, ma il "denaro pubblico" in senso lato è costituito anche dal patrimonio detenuto da stato centrale, enti locali ed enti pubblici in genere.
Questo ingente patrimonio
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è in parte demanio, ma in parte è "l'investimento" che i cittadini tutti hanno fatto nei secoli (non a caso la Tatcher e mille altri ladri cercano di rubarlo - pardon, privatizzarlo).
Finge di non sapere, il nostro, che scopo costituzionale giustifica l'esistenza in Italia
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di tasse e contributi (pagati soprattutto dai lavoratori).
Ricordiamolo: acquisitivo, distributivo, promozionale.
Quindi il nostro economista, invece di citare fumose e generiche tasse, dovrebbe concentrarsi sui criminali che le tasse le evadono, derubando i cittadini tutti.
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