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All the world is queer save thee and me, and even thou art a little queer (se mi segui). Quello con lo smalto sbeccato. he/him

May 17, 2021, 19 tweets

Thread su romanzi queer che amo, perché nella letteratura ci siamo e come, basta sapere dove cercare
#IDAHOBIT21 #LGBTQIA+ 🌈

Jeanette Winterson, Non ci sono solo le arance.

Romanzo d'esordio di Winterson, semi-autobiografico, che racconta con originalità la scoperta dell'amore e della propria omosessualità all'interno di una famiglia e una comunità iperreligiose.

Michael Cunningham, The Hours (Le Ore).

Un omaggio a Virginia Woolf, la storia di tre donne, distanti, diverse ma legate tra loro. Un capolavoro.
Vedete anche il film.

James Baldwin, Giovanni's Room (La stanza di Giovanni)

Gli avevano detto di non scriverlo, che una storia d'amore omosessuale sarebbe stata la fine della sua carriera. James Baldwin fortunatamente scrive lo stesso Giovanni's Room, ormai un classico della letteratura queer.

James Baldwin, Another Country (Un altro mondo)

Un libro duro, coraggioso, tutt'altro che rassicurante sul razzismo e l'omobifobia nella società americana (anche in quella nera).

Alice Walker, Il Colore Viola (The Color Purple)

Avete visto il film di Spielberg? Leggete Walker e scoprirete che Celie e Shug sono molto più che amiche, si amano e formano una famiglia che sovverte l'eteronormativitá e il dominio patriarcale.

Audre Lorde, Zami: A New Spelling of My Name (Zami: Così riscrivo il mio nome)

Di Audre Lorde, "poetessa guerriera, nera, lesbica, madre", andrebbe letto tutto. In questa biomitografia riscrive se stessa, la sua storia, della sua famiglia, del suo rapporto con le donne.

Jewell Gomez, The Gilda Stories.

A Jewell Gomez avevano detto che forse un romanzo su una vampira nera lesbica ex-schiava era un po' troppo. Lei ha risposto "nah" e ha scritto di Gilda. Vi assicuro, non è affatto troppo.

Ocean Vuong, On Earth We're Briefly Gorgeous (Brevemente risplendiamo sulla terra).

La lingua di Vuong è poetica, la sua storia necessaria. Una lettera alla madre in una lingua che non può leggere. Un libro che rompe il silenzio su tanti tabù e ne fa qualcosa di bello, utile.

Jonathan Bazzi, Febbre.

Non leggo molta letteratura italiana, ma questo romanzo l'ho amato visceralmente. Bazzi urla al mondo tutto ciò che ci hanno convinto andrebbe taciuto. E lo fa con una scrittura limpida, coinvolgente, vera. Va ringraziato.

David Sedaris, Let's Explore Diabetes with Owls (Esploriamo il diabete con i gufi).

Sedaris è un maestro della scrittura umoristica. Ogni sua storia è una boccata d'aria fresca.

Rebecca Makkai, The Great Believers (I grandi sognatori).

Da poco uscito in Italia, è un romanzo che racconta un momento tragico per la comunità, gli anni dell'epidemia da HIV, ricostruendo le vite andate perdute dei suoi protagonisti.

Keri Hulme, The Bone People.

Non è facile trovare una protagonista asessuale e gender non-conforming in un romanzo, soprattutto degli anni 80. The Bone People è questo e molto altro.

Joan Slonczewski, A Door into Ocean (La difesa di Shora)

Un pianeta oceanico abitato da un'utopica comunità femminista e pacifista di sole donne viene minacciato dall'invasione degli umani. Slonczewski scrive di amore, comunità, resistenza infrangendo i canoni della fantascienza

Jeanette Winterson, Frankissstein.

Nella suo romanzo ispirato al capolavoro di Mary Shelley, Winterson racconta la "storia d'amore" del protagonista Ry, un giovane medico trans, e si interroga sul futuro del "genere", della sessualità e del sesso, dei corpi e dell'identità.

Arundhati Roy, The Ministry of Utmost Happiness (Il ministero della suprema felicità)

In questo mosaico di vite, Roy lega il destino di Anjum, hijra di Old Delhi, a quello di Tilo, combattente per la liberazione del Kashmir, facendone un'unica grande storia di resistenza.

Hanif Kureishi, The Buddha of Suburbia (Il Budda delle periferie).

Il protagonista, Karim Amir, è un giovane che si ribella alle norme, anche quelle sessuali e che cerca il suo posto nel mondo. La satira sociale di Kureishi è brillante e tagliente.

Klaus Mann, Der fromme Tanz (La pia danza).

Nella rivoluzionaria scena queer della Berlino anni '20, il giovanissimo protagonista Andreas (alter ego di Klaus) trova la libertà che gli permette di accettare il suo amore per Niels non come malattia ma come benedizione.

Se avete libri da consigliare, aggiungeteli!

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