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Antifascista e antirazzista. Pro Ambiente, pro Europa, pro Umanità intera. Natura dipendente.

Aug 28, 2021, 10 tweets

Tweet da frustrazione.

Sono passati quasi tre anni dalla bufera di vento che ha flagellato le montagne del Trentino e del Bellunese, era Ottobre del 2018.
Come siamo messi?
(Parlo dei boschi che conosco, nel basso Trentino a confine con VI).
Male.
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Il primo anno hanno liberato poco nulla, solo i tronchi vicino alle strade. Poi è cominciata la decimazione. Sì, perché se parlavano di 5 Mil di piante penso che ne abbiano già portate via 3-4 volte tante.
Piante sane, che erano rimaste in piedi.
Perché?
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Perché il primo anno il costo della legna era crollato, ce n’era talmente tanta che era sceso a 15-20 € al MC, adesso è tornato ai livelli di prima, 60-70 € al MC, se non di più.
Non solo legna da costruzione o mobili, ma cortecce da giardino, e pellet per le stufe.
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Qui c’erano tratti di bosco dove si era salvato più del 50% delle piante: completamente rasi al suolo oggi sono distese di pietra.
Ancora a Pasqua 2021 avevo detto “Dai che questo posto si è salvato, è ancora intatto”: ora è sparito, deserto assoluto.
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Ma la cosa che mi fa incazzare è che tirano fuori solo il tronco, la parte più pregiata: la base ed i rami li abbandonano lì, tanto che non riesci neanche più a passeggiare.
Alcuni ( chissà a chi…) dice che fa bene al bosco.
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No, ho letto vari articoli in cui spiegano che se c’è troppa legna in decomposizione si sviluppa una miriade di batteri, microrganismi e parassiti, che vanno poi ad intaccare le piante sane.
Ricordo che i boschi di 50 anni fa erano come giardini, i vecchi portavano via tutto.
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Ma tutte le piante sane tagliate qualcuno (la forestale) le ha segnate? Controllano le squadre di operai che da due anni incessantemente accumulano montagne enormi di legna?
Di queste cataste qui ce ne sono ovunque, come spariscono due settimane dopo ritornano uguali.
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Fra l’altro sono furbi, ci sono ancora un po’ di tronchi a terra di tre anni fa, se li tengono da conto per continuare lo scempio.
Altro problema sono i cingolati che usano… hanno riempito i boschi di autostrade.
Questa era una costina in cui 1 o 2 porcini li trovavo sempre.
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Ci vorranno trent’anni perché i boschi ritornino come erano.
Anzi no, chissà quante violente tempeste di vento arriveranno nei prossimi anni.
E quante Mil di tonnellate di pellet il mercato vorrà.
E chissà se ci saranno controllori su chi deve controllare.
Il circolo vizioso.
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Un’ultima cosa mi rattrista: hanno fatto persino un reality sulle squadre di boscaioli… tutto diventa spettacolo ormai, anche l’abbattimento di piante stupende.
Non riesco a guardarlo.
“L’oro di legno” si chiama.
Appunto.

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