Il Mondo dei Terremoti Profile picture
Curiosità, news ed articoli sul mondo dei terremoti e dei vulcani.

Jan 13, 2022, 12 tweets

Il 13 gennaio di centosette anni fa, un violentissimo #terremoto di magnitudo 7.0 colpì il centro Italia, più precisamente una particolare zona della Piana del Fucino, nel cuore dell'Abruzzo. La scossa provocò una delle catastrofi più importanti del nostro paese. #Avezzano 👇🧵

La scossa del 13 gennaio del 1915 provocò una vera e propria catastrofe che seminò morte e distruzione in tutto l’Abruzzo, con danni meno significativi ma comunque importanti che si estesero in ben cinque regioni: Lazio, Molise, Campania, Marche e Umbria.

Concentrandoci sull’area più colpita sappiamo che il terremoto del 13 gennaio ha causato danni gravissimi in una particolare zona che si estende per circa 380 km² e che comprende città come Avezzano, Gioia dei Marsi, Ortucchio e Pescina, quattro località quasi del tutto distrutte

Intere generazioni della Piana del Fucino vennero completamente cancellate, pensate che il bilancio finale di questa catastrofe fu di oltre 30.519 vittime, 10.000 delle quali erano da attribuire alla sola città di Avezzano, una località che perse l’80% della popolazione.

Un bilancio così tragico è stato causato sia dall’elevata magnitudo del terremoto – si tratta infatti del terremoto più forte avvenuto in centro Italia in epoca recente – e sia da un’edilizia molto scadente.

Molti degli edifici crollati erano stati infatti costruiti con sabbia di cattiva qualità, poca calce e pietre pesanti, mentre la maggior parte degli edifici era affetta da gravissimi difetti strutturali come un’altezza eccessiva o un tetto troppo pesante.

Molte abitazioni sono state inoltre costruite su terreni alluvionali che subivano una significativa amplificazione sismica, un fenomeno che purtroppo era prevedibile in quanto in tempi antichi la piana ospitava un antico lago che era stato bonificato nel corso dei secoli.

Come accade spesso durante gli eventi sismici più tragici del nostro paese, molte delle località distrutte non furono mai ricostruite e rimasero nelle mani degli sciacalli per molti anni.

La ricostruzione non fu affatto facile e fu pesantemente condizionata dagli effetti sia economici che sociali provocati dall’entrata in guerra del nostro paese, la maggior parte dei centri abitati distrutti fu infatti completamente ricostruita soltanto molti decenni dopo.

La faglia che ha prodotto il terribile terremoto del 13 gennaio 1915 è una faglia estensionale, ovvero un tipo di sorgente sismogenetica che genera terremoti in cui il blocco di roccia scende prevalentemente verso il basso per via della gravità, tipico dell'appennino centrale.

Grazie ad una serie di studi paleosismologici condotti dall'INGV e dal CNR è stato possibile appurare che la faglia in questione ha prodotto due terremoti della stessa intensità anche nel 1231 e nel 508. Entrambi questi eventi causarono danni anche a Roma e al Colosseo.

Le indagini paleosismologiche hanno individuato anche molti altri eventi più antichi, per un'analisi più approfondita vi consigliamo di leggere lo studio pubblicato da Paolo Galli, noto geologo che si occupa proprio di studiare la storia delle faglie.

onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.111…

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