Gilberto Trombetta Profile picture
Socialista e antieuropeista - Giornalista appassionato di politica economica - Fronte per la Sovranità Popolare - https://t.co/rUfOaXhTu3

Feb 20, 2022, 8 tweets

Che cambio fisso, austerità e politiche liberiste avrebbero gravemente danneggiato l'Italia e i suoi lavoratori lo sapevano tutti. Anche chi per l'ingresso dell'Italia nello SME prima, nella UE e nell'Eurozona poi, ha sempre spinto.

Lo sapeva Giorgio Napolitano (proprio lui...), che nel 1978 dalle file del partito comunista in Parlamento fece un intervento impeccabile contro l'ingresso dell'Italia nello SME.

Lo sapeva Enrico Berlinguer (che l'Europa credeva di cambiarla da dentro...), come si evince da un'intervista di Scalfari sempre del 1978.

Lo sapeva Federico Caffè, che nei suoi scritti pubblicati tra il 1977 e il 1985, "La dignità del lavoro", aveva avvertito (purtroppo inascoltato) la sinistra dai pericoli del liberismo unionista.

Lo sapeva Guido Carli, il teorico del vincolo esterno, come dimostrano le parole scritte nel 1993 nel suo "Cinquant'anni di vita italiana".

Lo sapeva Federico Rampini, come risulta evidente dal suo libro del 1996 "Germanizzazione" (così chiamava il processo di integrazione europea...), in cui la tesi di fondo è "finalmente ci libereremo dello stato sociale economicamente interventista e privatizzeremo tutto".

Lo sapeva anche l'economista Fernando Vianello che queste cose le ha scritte, nel 1974, ne "Il profitto e il potere - una raccolta di saggi".

Lo sapeva lui. E tanti come lui. Lo sapevano tutti a cosa sarebbero andati incontro l'Italia e i suoi lavoratori legandosi mani e piedi al vincolo esterno. Rinunciando alla sovranità popolare.

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