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Nel 2011 l’Italia veniva da 18 anni di avanzi primari (cioè di soldi pubblici sottratti all’economia) su 19 (1992-2010) per un saldo totale cumulato di 891,36 miliardi di euro. Oggi la Francia viene da 23 anni di disavanzi primari (cioè di soldi pubblici messi nell’economia) per un saldo cumulato (2002-2024) di 1.222,74 miliardi di euro (grafici 4, 5, 6 e 7).


Complessivamente il 93,9% dei comuni italiani (7.423) è a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. 1,3 milioni di abitanti sono a rischio frane e 6,8 milioni di abitanti a rischio alluvioni.
Il 16 marzo 1978 la Fiat 130 che trasportava Aldo Moro fu intercettata da un commando delle Brigate Rosse. Moro venne rapito e, dopo 55 giorni di sequestro, il 9 maggio 1978, venne ucciso.
Da oltre 30 anni l’avvicendarsi al governo di coalizioni di centrodestra e centrosinistra ha consegnato il Paese agli indirizzi di un’unica ideologia estremista, il neoliberismo, portando deindustrializzazione, tagli a istruzione e sanità, aumento della disoccupazione e povertà.
Perché usare un grafico elaborato su dati di una sconosciuta università olandese anziché quelli ufficiali (ISTAT, AMECO, BdI)? La risposta è semplice. Perché se si usano fonti ufficiali, anche la TFP inizia a calare nella seconda metà degli anni 90. Questa la TFP su dati AMECO.
Nel libro tratteggiava lo scenario di un futuro distopico in cui la posizione sociale di un individuo veniva determinata dal suo quoziente intellettivo e dalla capacità di lavorare.
Non è un caso se la disoccupazione italiana è sempre perfettamente in linea con quella indicata dalle infami regole europee (NAWRU e NAIRU).
Archiviare la stagione dell’unipolarismo atlantista per approdare a un mondo multipolare fondato sulla solidarietà e sovranità di stati affratellati internazionalmente, cioè l’opposto del globalismo mondialista.
Ovvero la maturazione di una speranza per tutti coloro che comprendono la deriva totalitaria ch’è in atto nei sistemi politici occidentali e in Italia in particolar modo.
Nel caso specifico la merce scambiata è gomma sintetica, prodotta dallo stabilimento Anic di Ravenna (5mila tonnellate di gomma contro 800mila di petrolio). L’anno successivo il contratto viene ampliato: 10mila tonnellate di gomma contro un milione di tonnellate di greggio.

Inoltre in Italia è vero che il cuneo fiscale è alto. Ma sia quello a carico del lavoratore che quello a carico del datore di lavoro. Insomma il discorso che basterebbe tagliare i soli oneri a carico delle imprese per aumentare i salari è molto opinabile, dati alla mano.
Quindi vale la pena ricordare l'emendamento 22.6 del PNRR e il DDL Concorrenza. Il primo prevede che entro il primo luglio di quest'anno si dovrà valutare se i criteri in base ai quali ad alcuni Comuni è stata affidata la gestione autonoma del Servizio Idrico sono ancora validi.
Nell’Italia che vorrei, lo Stato impedirebbe la competizione al ribasso tra lavoratori.
Nel tg parlava anche l'amministratrice delegata, Sabrina de Carvalho, che ribadiva il concetto.