Salvatore Miraglia #FR #FBPE #sudinrete Profile picture
Animalista, emigrante e terrone. Cittadino onorario del Comune di Bastione (PR)

Apr 25, 2022, 19 tweets

Ieri ho scritto qualcosa sulla storia dimenticata della Resistenza nel Meridione d´Italia e dei suoi artefici. Oggi desidero provare a dare un volto e, con l´aiuto della banca dati dell´ANPI, anche a raccontare alcune delle storie dei terroni che contribuirono alla lotta di👇

liberazione.
Ignazio Buttitta (Bagheria- Palermo) poeta dialettale e cantastorie. Trasferitosi a Milano, unì l’impegno letterario ad una fortunata attività commerciale sino a che, allo scoppio della guerra, non si trasferì a Cologno Monzese per entrare nella Resistenza. 👇

Partigiano nelle “Matteotti”, il poeta siciliano fu arrestato dai repubblichini nel marzo del 1945. Riuscito ad evitare la condanna a morte, Buttitta, dopo la Liberazione tornò in Sicilia.
Armando Grimaldi (Catania).Tra i liberatori della città di Genova. Col nome di battaglia👇

di “Nando” aveva combattuto contro i nazifascisti in Garfagnana, meritando una medaglia al valore per il contributo dato alla Resistenza. ”Nando” ha avuto un ruolo di primo piano anche nella liberazione della città di Genova, dove, un’intera Divisione nazista al comando del 👇

generale Meinhold si arrese ai suoi partigiani all’alba del 26 aprile 1945.
Franca Scaramellino (Vico Equense- Napoli). Nel 1943 segue il marito, funzionario, ad Aosta, entrando successivamente a far parte della 87 Brigata partigiana con il compito di fornire notizie alle 👇

formazioni ed aiutare i singoli partigiani. Scoperta, nell’agosto 1944, viene arrestata e deportata in Germania. Internata a Ravensbruck. Durante l’internamento lavora presso il campo di Hennigsdorf e poi in una fabbrica di munizioni vicino a Berlino.Nel novembre 1944, stremata👇

nel fisico e incapace di lavorare, viene riportata a Ravensbruck. Sopravviverá al lager e riuscirá a tornare in Italia nell’agosto del 1945.
Don Paolo Liggeri (Augusta-Siracusa). Nel settembre del '43, dopo i bombardamenti che avevano colpito Milano, dove era stato anni prima

ordinato sacerdote, organizza, in via Mercalli, un centro di assistenza sociale chiamato "La casa" per assistere coloro che avevano avuto distrutta la propria abitazione; a questo, si aggiunse anche l'ospitalità offerta ai perseguitati politici e razziali e, in collegamento con👇

Radio Vaticana, la registrazione e l'inoltro di messaggi ai familiari di militari prigionieri o dispersi. È stato calcolato che da "La casa" siano stati trasmessi oltre 172mila messaggi. Il 24 marzo don Liggeri finisce nelle mani dei fascisti e per lui, dopo San Vittore, 👇

comincia la trafila campo di Fossoli, lager di Mauthausen, di Gusen, di nuovo Mauthausen e, infine,Dachau. Liberato dagli americani il 29 aprile 1945,torna in Italia e riprende la sua opera. Al tempo stesso pensa alla creazione di quello che, nel 1948, diventerà il primo 👇

Consultorio familiare prematrimoniale e matrimoniale costituito in Italia.
Ettore Troilo (Torricella Peligna-Chieti). Tra il 10 e 11 settembre 1943 partecipò alla difesa di Roma combattendo contro i nazisti. Ad occupazione avvenuta si diresse verso il suo paese natale, dove 👇

venne catturato dai tedeschi, riuscendo tuttavia in seguito a fuggire. Alla fine del 1943 iniziò a raggruppare elementi partigiani in una banda armata che prese il nome di Patrioti della Maiella, poi evolutasi militarmente sotto il suo comando come Brigata Maiella, 👇

formazione che avrà un ruolo di primo piano nella lotta di liberazione combattendo al fianco delle truppe alleate dall'Abruzzo fino liberazione delle Marche, dell'Emilia-Romagna e Veneto. La brigata si sciolse dopo la guerra, nel luglio 1945.👇

Pompeo Colajanni (Caltanissetta).Ufficiale di cavalleria, subito dopo l'8 settembre del 1943 organizzò presso Borgo San Dalmazzo, con i suoi soldati, altri ufficiali e civili, una delle prime bande partigiane (il distaccamento "Pisacane"), da cui si sarebbero poi sviluppate,👇

brigate,divisioni e raggruppamenti.Assume come nome di battaglia quello di un medico socialista, Nicola Barbato, fondatore dei Fasci siciliani e perseguitato per le sue battaglie in difesa dei diritti dei lavoratori. Il nome di "Barbato", divenuto comandante della VIII Zona👇

(Monferrato) e vicecomandante del Comando militare regionale piemontese, divenne presto leggendario per le imprese delle formazioni al suo comando e per la competenza militare. Nell'approssimarsi dell'insurrezione generale, Colajanni, che intanto aveva liberato Chieri, ebbe il 👇

compito di liberare Torino,coordinando le formazioni Garibaldi, GL, Matteotti e Autonome. Memorabile, in questa circostanza, l'incontro tra "Barbato" e il capitano Schmidt, dei
servizi di sicurezza tedeschi che, in nome dell'ambasciatore Von Rahn, voleva trattare una tregua. 👇

"Ho poteri per combattere o per accettare la vostra resa senza condizioni", disse "Barbato"; "Faremo fare a Torino la stessa fine di Varsavia" replicò Schmidt. Il mattino del 28 aprile Torino era completamente liberata e Colajanni veniva designato vicequestore.👇

Queste alcune delle tante storie della Resistenza fatta da donne e uomini del Sud. Molte, forse anche troppe, di queste storie, purtroppo, nessuno ce le racconterá mai.
#25aprile2022
#Sudinrete

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