#ProgRock #ItalianRock #newtrolls by @LorenzoManfro. Tra il 23 ed il 27 marzo del 1971 i New Trolls registrano Concerto Grosso che verrà pubblicato nel corso dell'anno (non ho reperito la data esatta) dalla Fonit Cetra. Il disco è prodotto da Sergio Bardotti
La band è composta da Gianni Belleno batteria e voce Giorgio D'Adamo basso e voce Vittorio De Scalzi,flauto, voce Nico Di Palo chitarra, voce. Maurizio Salvi organo, pianoforte, non risulta accreditato malgrado suoni effettivamente nel disco.
È uno dei dischi rock italiani più venduti di sempre con oltre 800 mila copie sicuramente il top del prog rock italiano. Viene composto (quanto meno i quattro movimenti del lato A del lp) da Oscar Luis Enríquez Bacalov ed è un perfetto connubio tra rock e musica classico/barocca.
Il disco nasce come colonna sonora del film ambientato a Venezia La vittima Designata di Maurizio Lucidi con Tomas Milian la cui colonna sonora veniva curata da Bacalov. Bardotti (lo racconta De Scalzi) ha l'idea di affiancare all'orchestra un gruppo rock inizialmente i Rokes
Poichè la musica di Bacalov non era sufficiente per un intero album i New Trolls completano il disco a Milano registrando pare in presa diretta ciò che in quel periodo la band suonava live in una specie di medley che richiama anche il singolo Il sole nascerà.
I pezzi. Il lato A è diviso in quattro tempi. Allego introdotta dai violini presenta un flauto pazzesco alla Anderson con una sezione ritmica in grande forma. Adagio (Shadows) è bellissima ma proprio bellissima. Chitarra che replica il violino e cantato alla Trolls in inglese
e poi grande grande pezzo orchestrale sostenuto con equilibrio dal rock elettrico della band (chitarra stupenda) Cadenza - Andante con moto quasi tutta strumentale con un bel clavicembalo suonato da Bacalov. Ancora una volta grande equilibrio tra orchestra e gruppo
Shadows (per Jimi Hendrix) è suonata dalla sola band e riprende il secondo tempo. I Trolls onorano Jimi Hendrix scomparso un anno prima. Il sound la chitarra tutto riporta ad Hendrix solo i cori del cantato sono una specie di marchio di fabbrica del gruppo di Genova
Il lato B come detto è un medley fatto molto bene e forse registrato in presa diretta (ciò che racconta anche la maestria tecnica del gruppo) con sette minuti di assolo finale di batteria. All'epoca la band suonò il disco con l'orchestra in una sola occasione.
Concordiamo (metallized.it/recensione.php…): “Siamo al cospetto di una pietra miliare del progressive rock italico, un album maestoso, orchestrato, psichedelico, ma anche fortemente influenzato dalle tinte britanniche che proprio in quegli anni si propagavano dalla manica”
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