parliamo di repressione in #Cina con un libro
Liao Yiwu era un poeta
non si interessava di politica
non era neanche tra quelli che promuovevano i presidi in piazza Tiananmen in quel giugno 1989
l'anno in cui l'Esercito di Liberazione marciò sugli studenti inermi
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che chiedevano a gran voce la Democrazia
in un paese il cui Leader all'epoca dei fatti
aveva più di settant'anni
e che aveva preso il potere ammazzando
e incarcerando tutti i concorrenti
dopo la morte di Mao
l'unica colpa di Liao Yiwu è stata scrivere un poemetto
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dal titolo Massacro in cui parlava di quello che era accaduto in piazza quel giorno
in Cina la poesia è molto amata
spesso i poeti sono popolari tra la gente
per la capacità di mettere in versi i fatti del quotidiano
Liao Yiwu non faceva eccezione
è un poeta e ha scritto⬇️
qualcosa che lo Stato in Cina non ammette neanche adesso sia accaduto
questo ardire gli è costato quattro anni di prigione
campi di lavoro
centri di detenzione e la confisca degli scritti
gli è costato la moglie
la figlia e la famiglia
che non hanno mai capito come mai
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quando finalmente è stato liberato
non l'ha piantata là
e si è messo invece a rivangare il passato
cercando di far pubblicare le sue opere
nessuno ha capito perchè non si sia messo a inseguire l'arricchimento come prescritto da Deng
e come hanno fatto i suoi amici
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del tempo in cui avevano sognato di far girare un video in cui lui declamava la sua poesia
Salman Rushdie lo ha aiutato a fuggire dalla Cina
lui lo ha capito
sa cosa vuol dire essere perseguiti per aver detto quello che si pensa
ha capito che dopo una vita spesa a soffrire
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per aver seguito un impulso artistico non si può dimenticare tutto in nome del quieto vivere
e leggendo questo libro diventa comprensibile a chiunque abbia un minimo di cervello
che non si può fingere che vada tutto bene
se i giovani di un'intera generazione
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sono stati falciati dai carri armati solo per aver chiesto la Democrazia
per non aver accettato in cambio della loro libertà
la possibilità di avere l'ultimo telefonino di moda
no proprio non si può
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