@maxdantoni@EntropicBazaar Inesatto. La nostra democrazia costituzionale non è "parlamentare": è sociale o solidaristica (Mortati, Ist., I, p.143 ss.). Forma necessitata in assenza della quale la democrazia "non è". Cioè il parlamento è subordinato alla realizzazione diritti sociali fondamentali: artt.1-12
@maxdantoni@EntropicBazaar Nessun esito elettorale, e nessuna legge votata dal parlamento può mutare questo indirizzo politico-costituzionale supremo. Neppure l. di revisione costituzionale
@maxdantoni@EntropicBazaar Realizzare la Repubblica fondata sul lavoro e sull'intervento attivo dello Stato (art.3 cpv) per l'eguaglianza sostanziale è al di sopra della disponibilità delle leggi a differenza di quanto accade in dem.parlamentare, tipica forma di Stato liberale, OPPOSTA alla ns Cost rigida
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1. Lo sviluppo attuativo della sentenza del Tribunale UE (al di là dell'appellabilità) può risultare cruciale rispetto alla posizione personale della VdL. Ma ciò esigerebbe uno sforzo della Commissione, in quanto organo, ora imprevedibile e senza precedenti.
Ed infatti...
2. La motivazione dell'accoglimento può suddividersi in due ordini di considerazioni:
a) da un lato le informazioni e giustificazioni addotte risultano "mutevoli o imprecise" a fronte del ritenuto assolvimento dell'onere della prova sull'esistenza del "documento" cui accedere
3. b) dall'altro, è mancata la spiegazione dettagliata delle ricerche effettuate, sull'avvenuta eliminazione o meno degli sms, sulla natura volontaria o automatica di questa, e ancor più sul perché gli sms NON contenessero informazioni sostanziali. eunews.it/2025/05/14/pfi…
Sì: se si aumentassero sensibilmente gli investimenti pubblici - in infrastrutture con i vari livelli di creazione di valore nazionali, dalla progettazione alla realizzazione esecutiva, nonché direttamente in produzioni sostitutive delle attuali importazioni- 1/
e sempre usando tecnologie e expertise ancora disponibili, (nei settori ove si possa anzitutto sfruttare il controllo della domanda pubblica, es: farmaci e veicoli per il trasporto pubblico)- occupazione e retribuzioni salirebbero.
Per effetto di ciò, in sequenza rapida,
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- a condizione, cioè, che tali interventi consolidino, per volume e durata, le aspettative di imprese e risparmiatori -, gli investimenti privati tornerebbero finalmente ad aumentare, aggiungendosi alla politica economica pubblica nell'incremento di occupazione e retribuzioni
3/
Come aderente all'UE, l'Italia condivide con gli altri Stati-m, una "tariffa doganale comune" verso i "paesi terzi" (art.28.1 TFUE).
Ergo, subisce inevitabilmente eventuali incrementi daziari "in ritorsione" decisi (art.31 TFUE) da Consiglio e Commissione: nel caso vs USA,
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agente a sua volta in base a una reclamata reciprocità, date le asimmetrie tariffarie che ritiene esserci attualmente a favore dell'UE.
Tuttavia, e ovviamente, l'UE non ha potere di vincolare il "paese terzo" ad adottare, a sua volta, una tariffa doganale unitaria per tutti i
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membri dell'UE.
Se lo Stato terzo, per definizione non vincolato dai Trattati UE, decidesse di intavolare separati negoziati di revisione dei dazi reciproci, coi singoli Paesi-UE, ed in base ad un'analisi della struttura dei reciproci scambi nei vari settori,
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1. Interessante il "taglio". Da rimarcare: 5 condizioni di pace, finora risultate ostative a qualsiasi negoziato, ribadite chiedendo di essere...ammessi ai negoziatiit.euronews.com/my-europe/2025…
2. Si conferma che, dal punto di vista, della legittimità degli indirizzi attuali e delle future deliberazioni formali (artt.21-24 TUE) è mancata l'unanimità.
3. Su ulteriori aiuti militari all'Ucraina, a conferma della natura di mero auspicio non formalizzato, il Consiglio "si compiace della disponibilità", a fare quello che ormai è industrialmente molto, molto, difficile da proseguire: tanto che il Consiglio è solo invitato a
Le relative previsioni sono individuabili negli art.22.1, co.3 e nell'art.24.1, co.2 TUE (delibere ALL'UNANIMITA' di Consiglio Eu e "Consiglio" per "decisioni"), da coordinare, per gli interventi operativi con l'art.28 del TUE. Attribuzioni peraltro (art.21 TUE) che 1/
dovrebbero rispettare "i principi della Carta delle Nazioni Unite (22.1 TUE) - tra cui il divieto di uso della forza al di fuori del quadro deliberabile dal Consiglio di Sicurezza, nonché 2/
"preservare la pace e prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionali" (21.2. lettera c), sempre nel quadro dei principi della Carta (v. sopra) e dell'Atto finale di Helsinky (v. sotto) 3/
I tedeschi non possono semplicemente aver imparato la lezione: basti vedere le dichiarazioni programmatiche di Merz e quelle di Afd sui presunti effetti delle politiche monetarie BCE sulla "ricchezza" tedesca.
Vivono in una realtà avulsa dai meccanismi causa/effetto 1/
Quel che più importa, però, è che l'Italia non abbia imparato la sua di lezione: la regolazion€ e le politich€ industriali Ue - dettate dai tedeschi credendo di poter giocarsela con l'export e la delocalizzazione in Cina - ci pongono altrettanto in una corsa verso il baratro
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La questione è cosa, e soprattutto, ormai, QUANTO, produrre e cosa e QUANTO riusciremo a scambiare con l'estero. Questo problema è insolubile rimanendo legati al carrozzone €-tedesco, che non abbiamo certo la forza di modificare TEMPESTIVAMENTE.
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