Thread by @GavinoSanna1967

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Un'epidemia causata da un virus estremamente contagioso è la situazione perfetta per poter realizzare e imporre (con la massima collaborazione possibile dei cittadini) il più feroce, meticoloso e invasivo controllo sociale, limitare diritti, sospendere democrazia.
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Esser coscienti di come questa situazione sia la più grave minaccia mai vissuta a libertà e democrazia porta a chiedersi "cui prodest?", rischiando però di cadere in complottismo patologico (cosa diversa dalla sana e doverosa diffidenza nella "verità ufficiale").
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Personalmente ho chiarissima la gravità della situazione e le pericolosissime evoluzioni in termini di compressione di democrazia e libertà.
Non sono sicuro che modo migliore di difendersi sia il ritorno immediato a una normalità ormai impossibile a breve.
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Sono però sicuro che insofferenza verso controlli e restrizioni, che vedo emergere sempre più forte da tweet in TL anche con modalità/toni piuttosto infantili, rischia di esser arma a doppio taglio.
Non è con gesti solitari o folkloristici che si combatte deriva autoritaria.
4/6

Serve difesa comune e ragionata, basata su analisi di quello che sta accadendo e serve una proposta strategica.
Io al momento non ho soluzioni, sto riflettendo.
Invito tutti a farlo, vedo troppe risposte di pancia e molta fretta di riaprire tutto, poi si vede.
5/6

Il problema è chi e come gestirà la progressiva riapertura, quale sia giusto bilanciamento di diverse esigenze (tutela salute, tutela interessi economici, tutela democrazia) e chi lo decide.
Non vedo un dibattito all'altezza ma tanta confusione di temi, interessi e proposte.
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