Thread by @MarcoCantamessa

Sconcertato

Sconcertato.
Sconcertato perché (premetto che non ho sentito le domande, ma solo il noiosissimo e sconclusionato discorso):

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1. Non un dato, una spiegazione di cosa succede, una giustificazione della proporzionalità di ciò che viene detto dopo.

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2. Nessuna differenziazione delle diverse situazioni: 20 regioni, 80 province, 7900 comuni, trattate come realtà tutte uguali. Idem per persone giovani e persone più anziane.

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3. Il ruolo dello Stato si limita al proibire e promettere soldi (che sborseremo noi!). Nessun accenno ad azioni che richiedano azioni organizzate e risultati osservabili (organizzare sistemi TTT, proteggere i più vulnerabili, irrobustire la medicina sul territorio).

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4. Nulla viene detto delle nuove generazioni, che dovranno sopportare il peso di tutto ciò: dai bambini che vanno a scuola ai giovani che stanno progettano il loro futuro, alle famiglie con figli.

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5. Una arrogante e illiberale definizione delle priorità: i congiunti sì, ma amici e fidanzati no; in fila sul marciapiede per prendere una pizza da asporto sì, ma sparsi in una chiesa per la Messa no.

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6. A parte un vago accenno allo “sbloccare i cantieri”, nessuna reale visione sul modo con cui l’Italia potrà risollevarsi, risolvendo i nodi che in questa drammatica situazione sono venuti al pettine (già... sarebbe troppo rivoluzionario).

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7. Sul piano istituzionale, una conferenza stampa che, per l’ennesima volta, preannuncia un DPCM che non c’è (e glisso sull'idea che libertà fondamentali possano ancora essere compresse da questo strumento).

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8. Il confronto con gli altri Paesi è impietoso: i primi a entrare in lockdown, i peggiori nell’organizzarsi, gli ultimi a uscirne.

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Come può un Parlamento tollerare tutto ciò?

Dopo Caporetto, Cadorna venne sostituito da Diaz, senza che si dicesse “eh, ma come facciamo a cambiare proprio adesso?”.