1/20 Come nasce una tavola di fumetto? Ve lo spiego in questo thread, partendo dalla pagina che io e @LelioBonaccorso abbiamo realizzato per #COmeVIteDistanti, il volume edito dall' @arfestival i cui proventi andranno allo #Spallanzani. 
2/20 Seguendo le tavole mostrate finora all’interno del progetto mi ero stupito che nessuno avesse inserito, nel peregrinare del protagonista attraverso porte misteriose, uno dei temi più visibili anche se ormai un po’ sotto traccia, di questa quarantena: la vita sui balconi.
3/20 Ormai il periodo delle canzoni a squarciagola nei condomini sembra alle spalle, soverchiato dallo sconforto e dalla stanchezza, ma c’è ancora chi lo fa. In ogni caso, questo è un momento senza tempo nel lockdown, di una città senza chiare connotazioni geografiche.
4/20 Invece di una singola casa, come in altre tavole, in questo modo possiamo vedere più case, curiosare in più appartamenti, più vite. Così ho pensato che ogni vignetta dovesse raccontare una storia, con dettagli che lasciassero fantasticare il lettore.
5/20 Anche la griglia da nove è un’idea che ho avuto sin da subito, con un’inquadratura frontale della facciata divisa in nove parti, nove storie. Eccole:
6/20 Vignetta 1: Una delle poche linee guida del progetto era la presenza del personaggio che fa da collante sin dalla prima pagina, quella disegnata da @giannigipi, che sbuca nelle varie case.
7/20 Una volta deciso di raccontare la vita sui balconi, ho pensato subito che "Pesto" di #Calcutta pagina di fosse perfetta, magari cantata da degli universitari. E poi mi permetteva la gag della vig. 1... e la canzone inizia con questa frase: "Esco o non esco?". Appropriato.
8/20 Vignetta 2: Ci sono tanti universitari e giovani lavoratori che stanno passando la quarantena lontano dalle famiglie, con i loro “nuovi” nuclei familiari, cioè amici, coinquilini, vicini. Se ne parla poco nella stampa ma sono storie che si raccontano da sole nei social.
9/20 Ho chiesto a Lelio di inserire un easter egg su Star Wars… sia perché ci avviciniamo al 4 maggio, lo Star Wars Day, e anche perché secondo me oggi (a differenza di quando andavo io all’Università…) è normale che una ragazza sui 20 anni indossi una maglietta di Star Wars :)
10/20 Vig 3: Di solito gli appartamenti sono affittati solo a studenti maschi o a ragazze. Ho immaginato un classico da vita universitaria: due appartamenti vicini dove nascono amori, complicità e simpatie. Uno dei due ragazzi ha la maglia del Napoli. Che sia un fuorisede?
11/20 Vig 4: Una famiglia, una moglie in cucina, un padre in balcone, un'amante al telefono. E forse un figlio che ha disegnato su quel lenzuolo. Vedete voi. Io vi consiglio questo pezzo, bellissimo, di @ValeriaParrell2 su Repubblica, bit.ly/2WfX2uv, parziale ispirazione
12/20 Vig 5: Per la vignetta centrale ho pensato subito di inserire due anziani. Nella “narrazione” di questa epoca solitamente vengono raccontati come vittime, come malati, come anello più debole della catena.
13/20 Invece ho voluto pensare a due vecchi innamorati con i loro battibecchi e il loro affetto antico e senza tempo, forse due siciliani che non hanno perso il dialetto, o forse, chissà, alla fine questo palazzo è in Sicilia. Mi sono ispirato ai miei nonni materni.
14/20 Vig 6: Volevo inserire una di quelle persone “in prima linea”, come si dice. Ha finito il turno, è tornato a casa, deve ancora mettere i panni in lavatrice (questa è un’idea di Lelio, con quel piccolo dettaglio a sinistra) ma appena rientrato è corso in balcone per cantare.
15/20 Vig 7: Un pizzico di grottesco come piace a noi, o forse è una delle tante teorie in giro. Sullo sfondo una casa sfitta: la questione delle case sfitte (in un paese in emergenza abitativa costante) oggi è molto evidente. Questa è vuota da tempo, come vedete dai fiori secchi
16/20 Vig 8: Chi sta vedendo la TV? Importa di più cosa ci sia sullo schermo: una presentatrice che manda la pubblicità, un ospite da casa. Purtroppo non c’era spazio per prendere per il culo le pubblicità che sentiamo ultimamente, ma il mio commento è nella vignetta seguente...
17/20 Il cerchio si chiude con il ritornello, riferito a chi volete voi. Una ragazza si isola dal mondo (e dalla canzone cantata dai vicini) e legge Mr. Miracle. La recente e bellissima serie di @TomKingTK e @MitchGerads ha rilanciato la griglia da 9 resa celebre da Watchmen.
18/20 E poi Mr. Miracle è un escapista, un artista della fuga, e mi pare appropriato. Lo striscione “Romanticizzare la quarantena è un privilegio di classe” è un’altra citazione. Questo è lo striscione originale: bit.ly/2zEpRcg, dalla Spagna, che in molti hanno già visto
19/20 È vero: è vivere o raccontare la quarantena in maniera “romantica” per chi vive in una casa, con comodità, circondato da persone che ama, in una famiglia, con degli amici, con una sicurezza economica. Molte persone non hanno questo lusso e di loro si parla troppo poco.
20/20 Alla fine anche con questa tavola abbiamo “romaticizzato” la quarantena, però ci tenevo a dirlo, a metterlo nero su bianco: lo possiamo fare consapevoli che sia un privilegio, un privilegio di classe.
–> Bonus track: la tavola in bianco e nero, di @LelioBonaccorso.
–> Bonus track: la tavola in bianco e nero, di @LelioBonaccorso.
Vi ricordo che potete prenotare il volume #COmeVIteDistanti da arfestival.it/covid. Ci sono dentro tipi come @zerocalcare, @giannigipi , @Artibani1, @daniel_cuello e il sottoscritto con @LelioBonaccorso. I proventi andranno all’ospedale #Spallanzani.
