Il fatto che il ministro della Giustizia debba fare prove di forza per recuperare un credibilità dopo una magra figura non è accettabile. Non è accettabile usare le vite degli altri, la loro libertà come se fosse tutto un sadico gioco: fuori-dentro-dentro-fuori-pappappero (2/)
Il fatto che queste persone abbiano ucciso e fatto cose orribili non significa che la loro vita valga meno. Può piacere o non piacere, ma così è. Il carcere non deve annientare e disumanizzare i condannati, a prescindere da chi essi siano. (3/)
Rappresenta ciò che ci distingue dalle dittature e dalla criminalità: si chiama Stato di Diritto. E il fatto che #Bonafede ne ignori il significato mi fa sinceramente paura. (4/)
pensare che qualcuno sia meno recuperabile di altri e che quindi alcune regole valgano solo per x, pensare che esista una assurda gerarchia in base alla quale qualcuno "meriti" trattamenti diversi rispetto ad altri che non "meritano" niente, è la morte dello Stato di Diritto (5/)
Poi ovviamente è sempre più facile puntare il dito e ghignare di soddisfazione al pensiero di chi marcisce in carcere come se fosse una mela dimenticata in frigo. Sicuramente richiede meno sforzo e ti fa pure andare bene un manettaro al Ministero della Giustizia (6/)
Ma arriverà il momento in cui lo Stato di Diritto servirà anche a voi. Speriamo che nel vostro caso non funzioni a targhe alterne (7/7)
