Uso questo dibattito tra MEPs a colpi di articoli per lanciare la rubrica #IstruzioniPerLusoUe.
Facciamo un po' di chiarezza sul punto 7 e 8 della lettera della Commissione sul Mes e le presunte condizionalità pre, durante e post prestito.
Facciamo un po' di chiarezza sul punto 7 e 8 della lettera della Commissione sul Mes e le presunte condizionalità pre, durante e post prestito.
La linea di credito Mes non prevede condizionalità macro-economiche aggiuntive. Unica condizione è usare prestito per costi sanitari diretti/indiretti e prevenzione. Non ci sono Troika o riforme preventive. La lettera dice questo. Ci sono condizionalità aggiuntive posteriori? No.
Commissione farà "sorveglianza rafforzata" e monitoraggio post-programma perché sono previsti dal trattato Mes. Ma spiega anche come lo farà: senza chiedere aggiustamenti per il prestito e nell'ambito del normale semestre europeo. Vuol dire "mai più" misure correttive? No.
Finita pandemia, le regolePatto di stabilità rientreranno in vigore. I paesi con deficit sopra il 3% verranno messi sotto procedura con piani di rientro. Se ci saranno deviazioni significative dal piano di rientro, Commissione chiederà misure correttive. Ma nel semestre europeo.
Pieni di rientro? Torna l'austerità? No. Dopo crisi finanziaria 2008, la Francia rimaes in procedura per deficit eccessivo (+3%) per 10 anni. Senza mai essere sanzionata. L'Italia non ha mai rispettato regola del debito né aggiustamento strutturale 0,5%. Allora niente austerità?
No. L'austerità è sempre possibile. Forse probabile per l'Italia. Ma non è l'Ue a imporla. Sono gli investitori quando temono di non vedersi rimborsare il credito perché i conti sono fuori controllo. A quel punto, che si ricorra al Mes o meno, l'austerità diventa una necessità.
