Volevo riprendere un thread recentemente pubblicato da @micheleboldrin sull'andamento della Produttività Totale dei Fattori. Per favore leggere prima il suo thread. 1/13
Qui voglio solo presentare gli stessi identici dati in un modo che forse è più adatto per la divulgazione. Essenzialmente faccio due cose: pongo come anno base l'inizio del periodo e metto meno linee per grafico. 2/13
Cominciamo con l'Italia. Vi ricordo che la Produttività Totale dei Fattori è una misura di efficienza nell'uso dei fattori. L'Italia fece molto bene durante il ''miracolo economico. Lo stallo inizia nella seconda metà degli anni Settanta. 3/13 
Nel lungo periodo la TFP è fondamentale per la crescita. Messa in modo ultrasuccinto, se vuoi crescere o ci metti più capitale, o ci metti più lavoro, o usi meglio capitale e lavoro. La TFP si riferisce a questo ultimo punto. 4/13
La TFP cresce o perché imprese e industrie diventano più efficienti (si va dalla zappa al trattore) o perché capitale e lavoro si spostano a settori più produttivi (si va dal campo alla fabbrica). Fino metà anni '70 queste furono le forze propulsive dello sviluppo italiano. 5/13
Si può crescere a TFP costante, ma ciò richiede un aumento della quantità di capitale (più investimenti e meno consumo) e un aumento della quantità di lavoro (più partecipazione alla forza lavoro). Una crescita senza aumento di TFP è quindi possibile, ma tipicamente debole. 6/13
Vediamo la comparazione con altri paesi. Qui c'è la Francia. 7/13
Qui c'è la Germania. 8/13
Qui c'è la Spagna. 9/13
Una comparazione interessante è quella con l'Irlanda, che è giunta con ritardo allo sviluppo mancando i ''trenta gloriosi'' ma esplodendo a partire dagli anni '80. 10/13
Gli ultimi due grafici li riserviamo a paesi del sud Europa che non hanno fatto tanto bene. Qui c'è la Grecia. 11/13
E qui il Portogallo. 12/13
La fonte per l'Italia è qua, potete fare download dei dati. fred.stlouisfed.org/series/RTFPNAI…
Altri paesi sono sulla stessa fonte. 13/13
Altri paesi sono sulla stessa fonte. 13/13
