La Corte dei Conti ha bocciato il Reddito di cittadinanza, dicendo che solo il 2% dei percettori ha poi trovato lavoro tramite i Centri per l'impiego (e i navigator). In realtà le cose non stanno così ma molto peggio. La stima della Corte è in eccesso. 1/n ilfoglio.it/economia/2020/…
Il 2% corrisponde - stando ai dati Anpal - a circa 40mila persone che avevano presentato domanda di RdC e che poi hanno trovato un'occupazione, sul totale di oltre 2 milioni di percettori di RdC. Ma non risulta da nessuna parte che questi posti li abbiano trovati i navigator! 2/n
Se due eventi si succedono nel tempo, non significa che il secondo sia causato da quello che lo ha preceduto. Insomma, che 40 mila persone abbiano trovato lavoro “dopo” aver chiesto (solo chiesto, neppure ottenuto) il Rdc non implica che lo abbiano trovato “grazie” al Rdc. 3/n
Questo è ciò che vuol far credere Mimmo Parisi: che questo misero risultato sia merito suo. Ma affinché ci sia un nesso di causa-effetto bisogna dimostrare quanti di questi 40 mila nuovi occupati hanno trovato un lavoro dopo aver ricevuto un'offerta "congrua" da un navigator. 4/n
L’unico dato dell'Anpal sul lavoro dei navigator è che “hanno offerto ai beneficiari 9.534 vacancies e/o opportunità formative”, senza specificare, di questi 9.500, quanti siano posti di lavoro, quanti corsi di formazione e soprattutto quante “offerte” si siano concretizzate. 5/n
In ogni caso, 9.500 è 4 volte meno di 40 mila: lo 0,5% e non il 2%. Ma sappiamo che è ancora inferiore, perché i 40 mila richiedenti RdC sono conteggiati a partire da aprile 2019 mentre i navigator hanno iniziato a "lavorare", dopo alcuni mesi di formazione, verso dicembre. 6/n
In pratica, quasi tutti i percettori di RdC che hanno ottenuto un contratto l'hanno trovato per conto loro. Questo 2% è un tasso fisiologico di disoccupati che hanno trovato lavoro. L'impatto del Rdc sull'occupazione è prossimo allo zero (a parte i 3 mila navigator assunti). N/n
