4️⃣0️⃣ anni dalla finale più importante di tutti i tempi.
Wimbledon 1980: per McEnroe è la prima, Borg cerca il quinto 🏆. Destro contro mancino, attaccante contro difensore, fuoco contro ghiaccio: i due non potevano essere più diversi, non esisteva una rivalità migliore.
Wimbledon 1980: per McEnroe è la prima, Borg cerca il quinto 🏆. Destro contro mancino, attaccante contro difensore, fuoco contro ghiaccio: i due non potevano essere più diversi, non esisteva una rivalità migliore.
Mac era la star in ascesa, vinse il primo set per 6-1. Ma Borg era uno che partiva piano. Bjorn pareggiò il conto con un paio di passanti perfetti e vinse rapidamente il terzo set. Al quarto si arrivò al tiebreak, quel tiebreak.
Quei 34 punti giocati furono pura eccellenza.
Quei 34 punti giocati furono pura eccellenza.
Ogni punto superava il precedente, passanti e volée annullavano match point per Borg, ben 5 dopo i 2 sul 5 a 4 del set, e set point per McEnroe, 6. Sul 17 a 16 per l’americano, Borg corse in avanti seguendo il servizio: una stop volley finì malamente a rete, l’orso aveva ceduto.
McEnroe era sicuro che sarebbe diventato il campione. Borg lasciò cadere la palla che aveva in tasca e si sedette nel suo angolo. Sembrava perso, destinato alla sconfitta, senza più forze. Si chiuse nel silenzio, sordo alla cacofonia del centrale pronto a incoronare il nuovo re.
Alla ripresa, per Bjorn era come se niente fosse successo. Perse solo due punti in sette turni di battuta e quando il suo passante di rovesciò risultò vincente per l’ennesima volta, si inginocchiò a terra urlando qualcosa. Nessuno saprà mai cosa, tanto fu assordante il frastuono.
Borg aveva vinto Wimbledon per la quinta volta di fila: una specie di dio sceso in terra. McEnroe aveva avanzato pretese sulla corona, ma quel giorno il re fu ancora Bjorn.
#OnThisDay #5luglio 1980
#OnThisDay #5luglio 1980
