Thread by @bscfederico

Il complottismo è come una droga, e i politici più spregiudicati sanno cosa fare con un elettorato di tossici. Ecco allora che si affina la strategia: strizzare l'occhio alle teorie più inquietanti senza allinearsi apertamente alle parti più oscene e impresentabili

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Perciò si parla di “invasione” ma non di “sostituzione etnica”, di “usurai“ ma non di “Savi di Sion”, di “deep state” ma non di “illuminati” o delle “élite sataniste”, e così via...

Gli esempi si sprecano, con tante sfumature, equilibrismi lessicali e strategie da social

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In questo modo, si offre a queste masse assetate di delirio un simbolo su cui mettere la croce, un voto di rivalsa da esprimere con la convinzione che quel “dico non dico” è una tattica, parte della sofisticata strategia che porterà alla vittoria del popolo contro i malvagi

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Finito l’effetto della ipnosi complottara però questi elettori restano soli, preda delle stesse frustrazioni, le stesse insoddisfazioni e i soliti fallimenti: gli immigrati restano dove sono, il lavoro rimane brutto, lo stipendio basso, il quartiere o il paesello misero...

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Il popolo ha vinto ma festeggia all'osteria con acqua e mortadella, mentre le élite restano nei loro attici in centro a rosicare con ostriche e champagne.

Raggiunto lo scranno (e le ostriche e lo champagne), i leader populisti non offrono soluzioni, ma solo altro rancore

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Alla fine quindi il popolo torna al punto di partenza, ma con più stanchezza e più rabbia, e allora ecco che serve altra droga: più forte, più potente.

Anche a questo punto però non tutti rinsaviscono, al contrario, cercano spacciatori di fanatismi ancora più estremi

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Ecco quindi perché non bisogna illudersi che il fenomeno si spenga da solo tra le grigie sabbie della realtà, ormai sono cadute troppe asticelle.

Vale per tutti i paesi, ma in Italia abbiamo superato il livello di guardia. L'unica speranza è che tutto ciò torni minoritario

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