Ci sono solo due possibili motivi per cui due partiti politici (in questo caso Pd e M5S) decidono di dar vita ad una “alleanza strutturata”. Vediamoli. 1/n
IL MOTIVO EGEMONICO-ARITMETICO. Era quello che nella Prima Repubblica muoveva la Dc: mettere insieme tutti i partiti non-lontani (tutti tranne - per ragioni internazionali - Msi e Pci) per fare numero e provare a governare.2/n
IL MOTIVO POLITICO. La volontà di costruire una offerta politica unitaria da presentare agli elettori, sulla base di una comune visione dell’Italia di oggi e soprattutto di quella di domani. 3/n
Nonostante ci siano alcuni nel Pd nostalgici del “motivo egemonico-aritmetico”, il driver di questo processo politico non può che essere il secondo motivo. Da diverso tempo il Pd - completando la “derenzizzazione” - si è predisposto ad una visione comune col M5S. 4/n
Gli elementi di questa offerta politica sono ben visibili: i) convinzione che l’intervento pubblico - opportunamente graduato - sia o possa essere la soluzione a, tendenzialmente, tutti i problemi di un sistema economico. ii) utilizzo estensivo della leva fiscale per fare... 5/n
..redistribuzione,le cui necessità vengono viste preminenti rispetto a quelle della produzione. iii) preferenza per la protezione dei gruppi sociali dal cambiamento, invece che per L’accompagnamento ad esso iv)sfiducia generalizzata verso le capacità dei meccanismi di mercato 6/n
v) fiducia verso le capacità del potere pubblico di formare e indirizzare le dinamiche sociali economiche. Questa tendenza culturale del Pd è verificata dal disagio crescente che esponenti riformisti come @giorgio_gori e @TNannicini manifestano regolarmente in pubblico. 7/n
Questa offerta politica - che da tempo chiamo “socialdemocrazia movimentista ” - ha corrispettivi internazionali (la Ocasio-Cortez negli USA, Corbyn in Uk, Podemos in Spagna) e un vasto appeal nell’opinione pubblica italiana. Ecco perché non va ridicolizzata. 8/n
Dall’altra parte, vi è un’offerta politica già sedimentata (il sovranismo populista di Salvini e Meloni,in competizione per la leadership ma che esprimono la stessa identità culturale), anch’essa con solidi corrispettivi internazionali (Trump,Le Pen, Farage, Orban, Bolsonaro) 9/n
Il personale politico italiano (a livello nazionale e locale) ha ora davanti una scelta molto semplice: i) aderire ad una di queste due offerte politiche ii) costruirne una alternativa - di stampo liberal-democratico - sulla base delle esperienze già esistenti e quelle... 10/n
...che invece ancora non esistono. Costruendo con pazienza, senza personalismi e ruggini di vario tipo, con il lavoro sui territori e sui contenuti, e senza l’assillo del sondaggio settimanale. Voi cosa scegliete? 11/11
