Arunachalam Muruganantham è un imprenditore indiano di Coimbatore.
La sua storia, che lo ha portato a essere incluso dalla rivista Time, tra le 100 persone più influenti, è iniziata quando decise di produrre assorbenti igienici a basso costo per la moglie e le sorelle.
In India milioni di donne durante il periodo mestruale, usano stracci, fogli di giornale e foglie, a causa dell'alto costo degli assorbenti.
Inizialmente i suoi tentativi di produrre artigianalmente un prodotto soddisfacente, fallirono ripetutamente.
Fu emarginato e schernito nella sua stessa famiglia e nella comunità: il ciclo mestruale nella cultura indiana è tutt'ora un tabù profondamente radicato, che considera le donne impure.
Dopo anni di tentativi e vicissitudini varie, riuscì a costruire un macchinario a basso costo.
Nel 2006 la svolta decisiva: vince il premio Grassroots Technological Innovations della National Innovation Foundation e ottiene un finanziamento.
Da quel momento, anziché vendere il brevetto e arricchirsi, costruisce macchinari che commercializza in tutto il paese.
Grazie a questa innovazione, in 23 stati indiani sono nate imprese gestite da donne che producono assorbenti a basso costo.
L'incredibile storia di Muruganantham che ha meritato riconoscimenti internazionali, cambiando la vita a milioni di donne, è raccontata in vari documentari.
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Nell'ambito - vastissimo - della cultura cinese, di cui ignoriamo pressoché tutto, era diffusa in passato, soprattutto nelle aree rurali dello Hunan, una relazione affettiva e esclusiva tra donne, denominata laotong.
Legava indissolubilmente due ragazze in una relazione di sorellanza e affinità.
Nacque come pratica nell'infanzia per legare due bambine che avessero un quadro astrale affine, per favorire solidarietà e comunione nella condizione di segregazione e sottomissione delle donne.
Il rituale di unione veniva celebrato da una sensale e sancito molto prima del matrimonio per favorire reciprocamente, il futuro delle giovani spose.
Un elemento peculiare di questa relazione, era l'uso di una scrittura segreta, simbolica e ignota ai maschi.
Raccontare i giardini di Ninfa, si può. La loro storia, come e perché esistono, dove si trovano.
Quello che è davvero impossibile, è descriverli.
Perché si è colti da un autentico imbarazzo, a usare termini superlativi, come bellissimi, stupendi, meravigliosi.
L'oasi di Ninfa ha qualcosa che è oltre la percezione visiva della bellezza naturalistica.
Oltre la quiete irreale nel percorrere sentieri erbosi, che si avvicinano a ciliegi fioriti, a specchi d'acqua che sembrano dipinti.
L'oasi di Ninfa è un luogo fuori dal tempo, dove si riesce a sentire, non a vedere solo con gli occhi, il sublime che alberga solo in certi luoghi. Una sorta di benedizione della natura, da portarsi nell'anima e che rimane per sempre.