Davide Maria De Luca Profile picture
Sep 13, 2020 24 tweets 4 min read Read on X
Un lunghissimo thread domenicale, comprensibile anche ai digiuni di queste cose, su uno dei miei argomenti preferiti: il Mes. Parlerò di argomenti economici, ma soprattutto politici perché credo che soprattutto questi ultimi siano importanti nel dibattito italiano
Partiamo dalle basi: il Mes è un fondo europeo che serve ad aiutare stati che hanno difficoltà ad accedere ai mercati finanziari (in altre parole, stati che non riescono a piazzare i loro titoli di stato agli investitori)
La sua nascita è il frutto di anni di duri negoziati tra governi del Nord Europa che non vogliono concedere aiuti ai paesi in difficoltà senza dure condizioni (pensano che se un paese è in difficoltà lo è perché è uno sprecono) e paesi periferici li vogliono con meno condizioni
Il risultato, come sempre in Europa, è un compromesso: per aver gli aiuti del Mes bisogna accettare un programma di riforme negoziato per l'occasione che in genere impone riforme impopolari, come taglio della spesa pubblica e aumento delle imposte
Fino ad oggi cinque paesi hanno chiesto l'aiuto del Mes: Spagna, Irlanda, Portogallo, Grecia e Cipro. Le condizioni imposte sono state piuttosto duro e il Mes ha acquistato una cattiva fama al punto che oggi diversi governi lo considerano politicamente intoccabile
Nelle caotiche prime settimane dopo lo scoppio della pandemia, i governi dei paesi periferici (Italia in testa) con l'appoggio di quelli di diversi paesi del Nord hanno ottenuto la possibilità che il Mes concedesse un nuovo e diverso tipo di aiuto ai paesi in difficoltà
Una linea di credito concessa esclusivamente per spese sanitarie pari al 2% del Pil che è possibile ricevere senza sottoporsi al temuto "Memorandum of understading" (le famose "condizionalità" particolarmente impopolari)
All'epoca, siamo alle prime settimane dopo la pandemia, questa linea di credito venne considerata un successo per i paesi periferici: l'entità della crisi non era ancora chiara e non erano previsti altri interventi straordinari da parte di istituzioni europee e Bce
Le cose sono cambiate in fretta. La crisi si è rivelata la peggiore del secolo, la Bce ha lanciato il gigantesco programma Pepp e la Commissione il Recovery Fund. Entrambi sono programmi di ordini di grandezza superiori alla linea sanitaria del Mes
A quel punto, tutti i governi dei paesi europei periferici hanno annunciato che per il momento non intendevano ricorrere al Mes. Quando un ministro cipriota ha ipotizzato di farne richiesta, il resto del governo si è affrettato a smentire con decisione
Le ragioni sono abbastanza evidenti: perché rischiare di ricorrere a uno strumento politicamente compromesso e con una pessima fama come il Mes quando ci sono altri strumenti utilizzabili? Il piano sanitario del Mes è quindi lentamente scivolato nel dimenticatoio
Ma non in Italia, dove invece è al centro di un dibattito che dura ormai da mesi
Ci sono parecchie ragioni per questo. La prima è che in Italia abbiamo i partiti euroscettici più forti d'Europa, quelli che hanno la maggiore convenienza a politicizzare questa questione. Il risultato è che abbiamo l'opposizione più forte all'utilizzo di questo strumento
(vale la pena aggiungere che gli argomenti utilizzati dalle opposizioni contro il Mes sono spesso pieni di incomprensioni e falsità più o meno consapevoli)
Ma c'è dell'altro: siamo anche il paese in cui c'è la maggiore pressione *per utilizzare* il Mes. Ci sono un paio di ragioni per spiegare come mai ci sia tutto questo interesse per questo strumento che non sembra volere al momento nessun altro in Europa
La prima: nella classe dirigente italiana esiste da tempo una forte corrente che ritiene la politica sistematicamente incapace di spendere correttamente i soldi. La linea sanitaria del Mes è quindi vista con un "vincolo esterno", una camicia di forza che costringe a spendere bene
Questo non solo perché il Mes può essere speso solo per programmi specifici, ma anche perché ricorrervi porterà anche ad altri vincoli indiretti. Quando si tratterà su altri tavoli per nuove risorse europee, i partner del Nord potranno dire "non chiedete altro, avete già il Mes"
La seconda: la grantica opposizione del M5S al Mes (vedi tweet sopra) rende il partito vulnerabile. Sostenere il Mes è quindi un modo per indebolire il governo e forzare un cambio di maggioranza (fuori un pezzo di M5S contrario al Mes, dentro un pezzo di Forza Italia, ad esempio)
Il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, indicato da mesi come uno di coloro che "lavorano ai fianchi" l'attuale governo, lo ha detto più o meno apertamente in questi giorni adnkronos.com/fatti/politica…
Rimane la questione economica: questo Mes conviene o meno? Separare politica/economia è impossibile, ma giusto per fare un esercizio si può dire che sulla carta il Mes conviene, ma ha molte incognite. Il vantaggio principale è che consente di risparmiare sui tassi di interesse
Il Mes raccoglie soldi a interessi bassisimi e ce li presta praticamente a tasso di costo. Il risparmio deriva dalla differenza tra il tasso con cui raccoglie i soldi l'Italia e quello a cui li raccoglie il Mes
Gli interessi sui titoli italiani sono bassissimi in questo periodo e il risparmio è quindi piuttosto ridotto (nell'ordine di alcune centinaia di milioni l'anno su una spesa per interessi di 70 miliardi l'anno). Poco è meglio di niente? In teoria sì, ma...
...il problema è che se un paese dovesse chiedere l'aiuto del Mes da solo, potrebbe (è una possibilità, un rischio, non una certezza) lanciare il segnale sbagliato ai mercati, e cioè rischia di comunicare "siamo i più inguaiati di tutti"
I grandi investitori non vanno tanto per il sottile in queste circostanze e potrebbero chiedere un "premio al rischio" per continuare ad acquistare il resto del debito pubblico italiano. Basta un rialzo bassissimo degli interessi per "mangiarsi" i risparmi del Mes

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Davide Maria De Luca

Davide Maria De Luca Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @DM_Deluca

Mar 20
«Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale, dove ci state portando».

Piaccia o meno, con gli argomenti di Conte bisogna misurarsi sul serio. E lo devono fare soprattutto coloro che hanno davvero a cuore l'Ucraina.

Un thread 👇🧵
(video da @MarcoFattorini)
1/ Non importa se sono argomenti portati avanti in buona o cattiva fede. I timori di un'escalation militare e del taglio di una già risicata spesa sociale in nome del riarmo sono paure reali di una fetta rilevante del pubblico e come tali vanno affrontate.
2/ Se Conte, o chi per lui, dice: "Siamo spaventati, fermate il conflitto" la risposta non può essere: "Ma la colpa è di Putin!". Come risponde questo alla paura reale delle persone?
Read 17 tweets
Dec 5, 2023
Il Washington Post pubblica un lunghissimo e dettagliato post mortem della controffensiva ucraina in due parti: è la più accurata ricostruzione degli eventi dell'ultimo anno resa pubblica fino a questo momento.

I punti chiave 👇🧵 Image
1. Ucraina ed alleati hanno iniziato a preparare la controffensiva già l'anno scorso. La pianificazione è state estensiva, con settimane di wargame per simulare i possibili effetti dell'attacco e le reazioni russe.
2. Com'era già emerso nei mesi scorsi, ci sono state forti divisioni tra ucraini e alleati su come condurre la battaglia. A livello strategico/operativo: gli americani favorivano un'avanzata concentrata in un'unica direzione, l'asse sud Melitopol-Mar D'Azov
Read 17 tweets
Nov 2, 2023
Pur di difendere i bombardamenti israeliani allo scopo di segnare qualche misero punto contro gli avversari interni siamo arrivati a giustificare i bombardamenti a tappeto della II guerra mondiale.

Un🧵per spiegare l'orrore di queste posizioni 👇
Partiamo da un presupposto: per gran parte dell'epoca moderna l'idea generale che avevano gli strateghi era che per vincere una guerra bisognasse essenzialmente sconfiggere l'esercito del nemico. I civili, ai militari, non interessavano più di tanto
Questo non significa che non ci fossero massacri e uccisioni deliberate. Ma la distruzione della vita civile non era considerato un obiettivo centrale del conflitto. Per ragioni pratiche, prima che umanitarie
Read 21 tweets
Sep 10, 2023
Alcuni abbozzi di riflessione sul perché le forze della sinistra internazionale sono state, in generale e con eccezioni, colte impreparate dall'invasione dell'Ucraina e nel dibattito sul conflitto ne sono uscite indebolite anche sul fronte politico interno 👇🧵
1. Una persistente sottovalutazione e, nei casi peggiori, una complicità con il regime di Putin che spesso ha fatto spendere più energie nel tentativo di giustificare o razionalizzare l'invasione rispetto al tentativo di creare una differente lettura complessiva del conflitto
2. La debolezza delle forze progressiste ed egualitarie in Ucraina, comune a gran parte dell'Europa centrale e orientale, che ha reso difficile trovare una sponda nel paese (unita all'ignoranza/sottavalutazione da parte della sinistra internazionale di queste forze dove presenti)
Read 6 tweets
Jul 21, 2023
Abbiamo trascorso qualche giorno vicino al fronte meridionale, dove gli ucraini stanno concentrando gli sforzi maggiori della loro controffensiva. Un 🧵su quello che abbiamo visto e le impressioni che abbiamo avuto👇
Abbiamo fatto base a Zaporizhizhia, un grande centro industriale che con l'inizio della controffensiva è diventatato una città caserma, piena di soldati e di negozi di articoli militari, da cui i soldati si riforniscono di tutto ciò che non ricevono dall'esercito, che è parecchio Image
L'accesso al fronte è molto difficile per i giornalisti. L'esercito ucraino ha imposto nuove limitazioni alla stampa, ma siamo stati fortunati e abbiamo avuto modo di aggregarci per alcuni giorni alla Legione georgiana, un'unità di volontari con regole molto più informali Image
Read 17 tweets
Jul 15, 2023
Quando si parla del progetto neo-imperiale di Putin, la regione russofona del Donbass ha, giustamente, un posto centrale. Ma altrettanto, e forse ancora più importante in questa narrativa, è la storia e il valore simbolico dell'Ucraina meridionale. Un 🧵👇
Per secoli, la costa settentrionale del Mar Nero e le steppe sulla riva sinistra del fiume Dnipro sono state una frontiera popolata da servi della gleba in fuga, predoni tatari e mercanti di schiavi che le realtà statali più strutturate a nord e ovest non riuscivano a dominare
La "chiusura" di questa frontiera arriverà solo nel tardo XVIII secolo, quando l'impero zarista ha ormai sufficienti forze da imporsi sui tatari e i loro alleati turchi e a cooptare, con le buone o le cattive, le élite cosacche slavofone
Read 16 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Don't want to be a Premium member but still want to support us?

Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Or Donate anonymously using crypto!

Ethereum

0xfe58350B80634f60Fa6Dc149a72b4DFbc17D341E copy

Bitcoin

3ATGMxNzCUFzxpMCHL5sWSt4DVtS8UqXpi copy

Thank you for your support!

Follow Us!

:(