Un lunghissimo thread domenicale, comprensibile anche ai digiuni di queste cose, su uno dei miei argomenti preferiti: il Mes. Parlerò di argomenti economici, ma soprattutto politici perché credo che soprattutto questi ultimi siano importanti nel dibattito italiano
Partiamo dalle basi: il Mes è un fondo europeo che serve ad aiutare stati che hanno difficoltà ad accedere ai mercati finanziari (in altre parole, stati che non riescono a piazzare i loro titoli di stato agli investitori)
La sua nascita è il frutto di anni di duri negoziati tra governi del Nord Europa che non vogliono concedere aiuti ai paesi in difficoltà senza dure condizioni (pensano che se un paese è in difficoltà lo è perché è uno sprecono) e paesi periferici li vogliono con meno condizioni
Il risultato, come sempre in Europa, è un compromesso: per aver gli aiuti del Mes bisogna accettare un programma di riforme negoziato per l'occasione che in genere impone riforme impopolari, come taglio della spesa pubblica e aumento delle imposte
Fino ad oggi cinque paesi hanno chiesto l'aiuto del Mes: Spagna, Irlanda, Portogallo, Grecia e Cipro. Le condizioni imposte sono state piuttosto duro e il Mes ha acquistato una cattiva fama al punto che oggi diversi governi lo considerano politicamente intoccabile
Nelle caotiche prime settimane dopo lo scoppio della pandemia, i governi dei paesi periferici (Italia in testa) con l'appoggio di quelli di diversi paesi del Nord hanno ottenuto la possibilità che il Mes concedesse un nuovo e diverso tipo di aiuto ai paesi in difficoltà
Una linea di credito concessa esclusivamente per spese sanitarie pari al 2% del Pil che è possibile ricevere senza sottoporsi al temuto "Memorandum of understading" (le famose "condizionalità" particolarmente impopolari)
All'epoca, siamo alle prime settimane dopo la pandemia, questa linea di credito venne considerata un successo per i paesi periferici: l'entità della crisi non era ancora chiara e non erano previsti altri interventi straordinari da parte di istituzioni europee e Bce
Le cose sono cambiate in fretta. La crisi si è rivelata la peggiore del secolo, la Bce ha lanciato il gigantesco programma Pepp e la Commissione il Recovery Fund. Entrambi sono programmi di ordini di grandezza superiori alla linea sanitaria del Mes
A quel punto, tutti i governi dei paesi europei periferici hanno annunciato che per il momento non intendevano ricorrere al Mes. Quando un ministro cipriota ha ipotizzato di farne richiesta, il resto del governo si è affrettato a smentire con decisione
Le ragioni sono abbastanza evidenti: perché rischiare di ricorrere a uno strumento politicamente compromesso e con una pessima fama come il Mes quando ci sono altri strumenti utilizzabili? Il piano sanitario del Mes è quindi lentamente scivolato nel dimenticatoio
Ma non in Italia, dove invece è al centro di un dibattito che dura ormai da mesi
Ci sono parecchie ragioni per questo. La prima è che in Italia abbiamo i partiti euroscettici più forti d'Europa, quelli che hanno la maggiore convenienza a politicizzare questa questione. Il risultato è che abbiamo l'opposizione più forte all'utilizzo di questo strumento
(vale la pena aggiungere che gli argomenti utilizzati dalle opposizioni contro il Mes sono spesso pieni di incomprensioni e falsità più o meno consapevoli)
Ma c'è dell'altro: siamo anche il paese in cui c'è la maggiore pressione *per utilizzare* il Mes. Ci sono un paio di ragioni per spiegare come mai ci sia tutto questo interesse per questo strumento che non sembra volere al momento nessun altro in Europa
La prima: nella classe dirigente italiana esiste da tempo una forte corrente che ritiene la politica sistematicamente incapace di spendere correttamente i soldi. La linea sanitaria del Mes è quindi vista con un "vincolo esterno", una camicia di forza che costringe a spendere bene
Questo non solo perché il Mes può essere speso solo per programmi specifici, ma anche perché ricorrervi porterà anche ad altri vincoli indiretti. Quando si tratterà su altri tavoli per nuove risorse europee, i partner del Nord potranno dire "non chiedete altro, avete già il Mes"
La seconda: la grantica opposizione del M5S al Mes (vedi tweet sopra) rende il partito vulnerabile. Sostenere il Mes è quindi un modo per indebolire il governo e forzare un cambio di maggioranza (fuori un pezzo di M5S contrario al Mes, dentro un pezzo di Forza Italia, ad esempio)
Il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, indicato da mesi come uno di coloro che "lavorano ai fianchi" l'attuale governo, lo ha detto più o meno apertamente in questi giorni adnkronos.com/fatti/politica…
Rimane la questione economica: questo Mes conviene o meno? Separare politica/economia è impossibile, ma giusto per fare un esercizio si può dire che sulla carta il Mes conviene, ma ha molte incognite. Il vantaggio principale è che consente di risparmiare sui tassi di interesse
Il Mes raccoglie soldi a interessi bassisimi e ce li presta praticamente a tasso di costo. Il risparmio deriva dalla differenza tra il tasso con cui raccoglie i soldi l'Italia e quello a cui li raccoglie il Mes
Gli interessi sui titoli italiani sono bassissimi in questo periodo e il risparmio è quindi piuttosto ridotto (nell'ordine di alcune centinaia di milioni l'anno su una spesa per interessi di 70 miliardi l'anno). Poco è meglio di niente? In teoria sì, ma...
...il problema è che se un paese dovesse chiedere l'aiuto del Mes da solo, potrebbe (è una possibilità, un rischio, non una certezza) lanciare il segnale sbagliato ai mercati, e cioè rischia di comunicare "siamo i più inguaiati di tutti"
I grandi investitori non vanno tanto per il sottile in queste circostanze e potrebbero chiedere un "premio al rischio" per continuare ad acquistare il resto del debito pubblico italiano. Basta un rialzo bassissimo degli interessi per "mangiarsi" i risparmi del Mes
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Today, the first cycle of news about the Georgian election has closed. A lot could still happen (more on that later), but for now, the Georgian Dream victory looks consolidated. After almost two weeks in the country, here are some final thoughts 👇
Three days after the election, EU and international observers have conditionally recognized the results and seem ready to work with the new GD government. The US appears less willing to accept the results, but with their own election approaching, we shouldn't expect much action
The Georgian opposition refuses to accept the result and vows not to take their seats in parliament. This could lead to a constitutional crisis. Article 38 of the Constitution stipulates that parliament can exercise full powers only when ⅔ of elected MPs accept their mandates
Since I'm now on Russia's wanted list for visiting the Kursk-occupied region, along with many colleagues who did the same, I thought it might be interesting to translate in English my report from there.
A longish thread 🧵👇
The trip to Kursk starts in the Ukrainian city of Sumy, a quiet provincial city with 250,000 inhabitants before the war. To get there, you board an armored military vehicle and travel for a little less than two hours.
I've heard stories of very brave colleagues who, in the first days after the incursion, managed the trip alone in their own cars. Now, security is much tighter, and you need special permission and escort to visit.
Sono entrato nella regione russa di Kursk occupata dagli ucraini nel corso della loro incursione del 6 agosto per parlare con i civili russi.
Ecco cosa ho visto👇🧵
Per entrare nella regione di Kursk si parte dalla città ucraina di Sumy a bordo di un blindato dell'esercito di Kiev. I militari ci accompagneranno costantemente - anche se avremo l'opportunità di parlare da soli con alcuni civili
Il viaggio dura circa un'ora e mezza in cui osserviamo il paesaggio da dietro le feritoie protette da vetri antiproiettile. I militari sono preoccupati da possibili attacchi di droni e artiglieria e guidano il veicolo rapidamente, senza fermarsi
«Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale, dove ci state portando».
Piaccia o meno, con gli argomenti di Conte bisogna misurarsi sul serio. E lo devono fare soprattutto coloro che hanno davvero a cuore l'Ucraina.
Un thread 👇🧵
(video da @MarcoFattorini)
1/ Non importa se sono argomenti portati avanti in buona o cattiva fede. I timori di un'escalation militare e del taglio di una già risicata spesa sociale in nome del riarmo sono paure reali di una fetta rilevante del pubblico e come tali vanno affrontate.
2/ Se Conte, o chi per lui, dice: "Siamo spaventati, fermate il conflitto" la risposta non può essere: "Ma la colpa è di Putin!". Come risponde questo alla paura reale delle persone?
Il Washington Post pubblica un lunghissimo e dettagliato post mortem della controffensiva ucraina in due parti: è la più accurata ricostruzione degli eventi dell'ultimo anno resa pubblica fino a questo momento.
I punti chiave 👇🧵
1. Ucraina ed alleati hanno iniziato a preparare la controffensiva già l'anno scorso. La pianificazione è state estensiva, con settimane di wargame per simulare i possibili effetti dell'attacco e le reazioni russe.
2. Com'era già emerso nei mesi scorsi, ci sono state forti divisioni tra ucraini e alleati su come condurre la battaglia. A livello strategico/operativo: gli americani favorivano un'avanzata concentrata in un'unica direzione, l'asse sud Melitopol-Mar D'Azov
Pur di difendere i bombardamenti israeliani allo scopo di segnare qualche misero punto contro gli avversari interni siamo arrivati a giustificare i bombardamenti a tappeto della II guerra mondiale.
Un🧵per spiegare l'orrore di queste posizioni 👇
Partiamo da un presupposto: per gran parte dell'epoca moderna l'idea generale che avevano gli strateghi era che per vincere una guerra bisognasse essenzialmente sconfiggere l'esercito del nemico. I civili, ai militari, non interessavano più di tanto
Questo non significa che non ci fossero massacri e uccisioni deliberate. Ma la distruzione della vita civile non era considerato un obiettivo centrale del conflitto. Per ragioni pratiche, prima che umanitarie