A scuola mancano gli insegnanti perché ci sono stati un decennio di tagli, perché ogni anno bisogna chiamare tra i 100 e i 200 mila precari e gli uffici del ministero sono così e sotto finanziati che non riescono a finire il loro lavoro prima dell'inizio delle lezioni #DiMartedi
Non so francamente come si possa parlare di "ricatto" degli insegnanti al governo. Ci sono uffici provinciali che devono *ancora cominciare* a chiamare i precari per riempire i vuoti di cattedre che in alcune scuole raggiungono il 60%. E siamo a martedì
Incredibile notare che su questo tema la Lega, e Salvini stasera in trasmissione, abbiano difeso più i precari di quanto non abbia spesso fatto il centrosinistra (politico e intellettuale) e certamente molto più di quanto ha fatto di recente il M5s
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«Gli italiani non vogliono la terza guerra mondiale, dove ci state portando».
Piaccia o meno, con gli argomenti di Conte bisogna misurarsi sul serio. E lo devono fare soprattutto coloro che hanno davvero a cuore l'Ucraina.
Un thread 👇🧵
(video da @MarcoFattorini)
1/ Non importa se sono argomenti portati avanti in buona o cattiva fede. I timori di un'escalation militare e del taglio di una già risicata spesa sociale in nome del riarmo sono paure reali di una fetta rilevante del pubblico e come tali vanno affrontate.
2/ Se Conte, o chi per lui, dice: "Siamo spaventati, fermate il conflitto" la risposta non può essere: "Ma la colpa è di Putin!". Come risponde questo alla paura reale delle persone?
Il Washington Post pubblica un lunghissimo e dettagliato post mortem della controffensiva ucraina in due parti: è la più accurata ricostruzione degli eventi dell'ultimo anno resa pubblica fino a questo momento.
I punti chiave 👇🧵
1. Ucraina ed alleati hanno iniziato a preparare la controffensiva già l'anno scorso. La pianificazione è state estensiva, con settimane di wargame per simulare i possibili effetti dell'attacco e le reazioni russe.
2. Com'era già emerso nei mesi scorsi, ci sono state forti divisioni tra ucraini e alleati su come condurre la battaglia. A livello strategico/operativo: gli americani favorivano un'avanzata concentrata in un'unica direzione, l'asse sud Melitopol-Mar D'Azov
Pur di difendere i bombardamenti israeliani allo scopo di segnare qualche misero punto contro gli avversari interni siamo arrivati a giustificare i bombardamenti a tappeto della II guerra mondiale.
Un🧵per spiegare l'orrore di queste posizioni 👇
Partiamo da un presupposto: per gran parte dell'epoca moderna l'idea generale che avevano gli strateghi era che per vincere una guerra bisognasse essenzialmente sconfiggere l'esercito del nemico. I civili, ai militari, non interessavano più di tanto
Questo non significa che non ci fossero massacri e uccisioni deliberate. Ma la distruzione della vita civile non era considerato un obiettivo centrale del conflitto. Per ragioni pratiche, prima che umanitarie
Alcuni abbozzi di riflessione sul perché le forze della sinistra internazionale sono state, in generale e con eccezioni, colte impreparate dall'invasione dell'Ucraina e nel dibattito sul conflitto ne sono uscite indebolite anche sul fronte politico interno 👇🧵
1. Una persistente sottovalutazione e, nei casi peggiori, una complicità con il regime di Putin che spesso ha fatto spendere più energie nel tentativo di giustificare o razionalizzare l'invasione rispetto al tentativo di creare una differente lettura complessiva del conflitto
2. La debolezza delle forze progressiste ed egualitarie in Ucraina, comune a gran parte dell'Europa centrale e orientale, che ha reso difficile trovare una sponda nel paese (unita all'ignoranza/sottavalutazione da parte della sinistra internazionale di queste forze dove presenti)
Abbiamo trascorso qualche giorno vicino al fronte meridionale, dove gli ucraini stanno concentrando gli sforzi maggiori della loro controffensiva. Un 🧵su quello che abbiamo visto e le impressioni che abbiamo avuto👇
Abbiamo fatto base a Zaporizhizhia, un grande centro industriale che con l'inizio della controffensiva è diventatato una città caserma, piena di soldati e di negozi di articoli militari, da cui i soldati si riforniscono di tutto ciò che non ricevono dall'esercito, che è parecchio
L'accesso al fronte è molto difficile per i giornalisti. L'esercito ucraino ha imposto nuove limitazioni alla stampa, ma siamo stati fortunati e abbiamo avuto modo di aggregarci per alcuni giorni alla Legione georgiana, un'unità di volontari con regole molto più informali
Quando si parla del progetto neo-imperiale di Putin, la regione russofona del Donbass ha, giustamente, un posto centrale. Ma altrettanto, e forse ancora più importante in questa narrativa, è la storia e il valore simbolico dell'Ucraina meridionale. Un 🧵👇
Per secoli, la costa settentrionale del Mar Nero e le steppe sulla riva sinistra del fiume Dnipro sono state una frontiera popolata da servi della gleba in fuga, predoni tatari e mercanti di schiavi che le realtà statali più strutturate a nord e ovest non riuscivano a dominare
La "chiusura" di questa frontiera arriverà solo nel tardo XVIII secolo, quando l'impero zarista ha ormai sufficienti forze da imporsi sui tatari e i loro alleati turchi e a cooptare, con le buone o le cattive, le élite cosacche slavofone