Il #21settembre del 1990 il giudice Rosario #Livatino veniva ucciso a 38 anni dalla stidda, la diretta concorrente di cosa nostra in Sicilia mentre percorreva una strada in automobile da solo e senza scorta. /1
Rosario Livatino fu nominato sostituto procuratore di Agrigento quando aveva 27 anni e fra le sue attività spiccano le inchieste sulla cosiddetta tangentopoli siciliana che avevano per obiettivo la confisca dei patrimoni accumulati dalla mafia. /2
Otto mesi dopo la sua morte Francesco Cossiga, allora presidente della repubblica, pronunciò una frase indegna definendo "giudici ragazzini", dunque inaffidabili, i giovani magistrati impegnati nella lotta alla mafia. /3
Frase che smentì dodici anni dopo, quando arrivò a descrivere il giudice "ragazzino" un santo e un eroe. /4
Nel 2011 l'arcivescovo di Agrigento avviò le pratiche per il processo di beatificazione di Rosario Livatino in seguito a due testimonianze di persone che affermarono di essere guarite da malattie incurabili dopo aver visto l'immagine del giudice. /5
Il premio al mandante dell'omicidio è notizia di qualche giorno fa. /end
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Anni a mettere in testa alla gente che "il pezzo di carta" non serve a niente, che senza un diploma e una laurea si può fare tutto, perfino il presidente del consiglio, ed ecco come si materializza il sentire comune:
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col partito di governo che, anziché, incentivare i ragazzi a impegnarsi nello studio perché è quello e solo quello il loro dovere primario, perché è solo con quello che avranno la possibilità di imparare, di non sfigurare
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in una società sempre di più fatta a misura di ignoranti, vuole accorciare i tempi e diminuire gli anni di scuola perché serve schiavitù fresca, giovane e forte.
#statocanaglia
#14settembre
#Sangiuliano, che in queste ore viene dipinto come un pover'uomo fragile caduto in tentazione perché si sa, la carne è debole, è questa roba qui: ex militante missino, ultraclericale vicino all'opus dei, docente alla Libera Università Maria Santissima Assunta,
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già consigliere nella fiamma tricolore a Soccavo, direttore e vicedirettore di fogliacci di destra e dei telegiornali del servizio pubblico #Sangiuliano entrò in Rai nel 2003 in quota alleanza nazionale,
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questo perché come recita il vittimismo dei camerati in Italia non si lavora se non sei di sinistra.
La meloni l'ha piazzato alla cultura col preciso intento di rilanciare l'ideologia fascista e trasformare il ministero nel minculpop targato fratelli d'italia.
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E così scopriamo che esistono altre foto di #Sangiuliano e #Boccia che però, "per delicatezza" non sono state pubblicate.
Quando una decina di anni fa in Francia uscirono delle foto di Hollande che incontrava una donna mentre aveva una relazione stabile con un'altra
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lui fece una conferenza stampa in cui non solo non smentì, non sequestrò il servizio pubblico di stato per giustificarsi né frignò per la privacy violata ma disse:
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"Sono protetto da un’immunità e voi lo sapete. Se facessi causa al giornale sarei in una condizione di disparità: io non sono denunciabile e non denuncio".
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Ci sono voluti quarant'anni solo per chiudere le indagini sulla strage di Bologna.
I parenti delle vittime riuniti in un’associazione hanno dovuto incaricare degli esperti perché sintetizzassero le millemila pagine dei faldoni delle indagini.
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Senza quel lavoro le indagini non sarebbero potute andare avanti.
Per gli inquirenti bolognesi i colpevoli che si aggiungono a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini, Gilberto Cavallini, componenti del nar già condannati sono:
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Paolo Bellini fascista di Avanguardia nazionale, esecutore.
Licio Gelli fascista della Repubblica di Salò, capo della Loggia P2, mandante e finanziatore.
Umberto Ortolani banchiere e bancarottiere, finanziatore e mandante.
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Senza andare a scomodare gli anni '50 e '60, l'Italia paga ancora il lascito dei mondiali di calcio del '90, quando a supervisionare i lavori c'era quel gran supermaGnager di Montezemolo,
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delle Olimpiadi invernali di Torino del 2006 che costarono la bella cifra di 800 milioni di euro di debito, certificato dall'Istituto di ricerca torinese Bruno Leoni che Fassino provò a ripianare svendendo il patrimonio pubblico,
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dei mondiali di nuoto del 2009: la piscina di Ostia costruita senza rispettare gli standard delle misure pagata un mucchio di soldi e rimasta inutilizzata è una delle testimonianze della serietà italiana nel condurre e realizzare i progetti sulle grandi opere.
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Piantatela di scrivere che i bambini "si dimenticano" in automobile per fomentare gli imbecilli. Parlate piuttosto di information overload, perché di questo si tratta, del sovraccarico cognitivo che può colpire chiunque in un momento di particolare stanchezza, stress,
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perché si dorme poco eccetera, se a questo si aggiungono preoccupazioni di varia natura il cervello può andare in tilt.
La sequenza di azioni che facciamo abitualmente è interiorizzata al punto che il corpo la gestisce senza il controllo della mente,
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come se una memoria esterna subentrasse a gestire una serie di comportamenti liberando in questo modo la mente e rendendola disponibile a nuovi apprendimenti.
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