👇👇👇
"Eh ma io parlo di cosa succedeva nella pratica!"
Ho ricevuto spesso questa risposta illustrando, in contesti informali, le mie ricerche sul reclutamento accademico in Italia, quando i risultati sembravano non collimare con la memoria diretta o indiretta dei concorsi
La cosa mi ha sempre indispettito per due motivi:
1) Chi dice una cosa del genere non ha idea della profondità a cui può giungere la ricostruzione di queste dinamiche con l'accesso ad archivi personali, né del livello di consapevolezza che possono dare schemi di analisi...
...ormai raffinati, i quali offrono una contestualizzazione e una risignificazione dei singoli eventi puntuali della memoria individuale tale da renderci capaci di comprendere le dinamiche di fondo molto meglio dei protagonisti.
In altri termini se a te o a tuo zio ex ordinario che ti racconta pettegolezzi i magheggi per il singolo concorso sembrano solo quello, non vuol dire che siano solo quello se presi insieme, e che non siano invece una forma complessa e informale di gestione di politica accademica
2) A livello più generale, la prima cosa che ho imparato iniziando a fare ricerca è il rispetto per chi fa ricerca in campi diversi dal mio; ho visto quanto sia difficile dare un contributo anche minimo allo sviluppo del sapere e immagino che sia così in tutti i campi.
Di solito, chi mi rispondeva in quel modo era anche lui uno studioso, di un ambito diverso da quello storico, e mi aspettavo lo stesso rispetto. Ma non c'è alcun rispetto se si dà per scontato che la conoscenza che produce la mia disciplina non è conoscenza autentica...
...ma posticcia, legata soltanto alla ricostruzione formale dei regolamenti e incapace di andare in profondità nelle dinamiche socio-culturali, e se si pensa che per fare questa conoscenza posticcia...
...meno valida del ricordo del primo testimone che passa, sbiadito e riarrangiato per collimare coi propri pregiudizi e con le aspettative altrui, io chiedo di essere pagato.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Vale la pena di ricordare che la New School nasce dalla protesta di un gruppo di docenti della Columbia per l'allontanamento di un loro collega fortemente critico della scelta di entrare nella Grande guerra presa subito foto la rielezione dal presidente Wilson/1
(influente accademico di Princeton, che trovava nei colleghi degli atenei maggiori una fondamentale base di consenso, come si sarebbe visto col coinvolgimento nelle trattative di pace di quello che sarebbe divenuto il Council on Foreign Relations)/2
Istituto incentrato per quasi 15 anni dopo la sua nascita nel lifelong learning e nella formazione accademica adulta dei professionisti di Manhattan (attività ancora molto presente nella sua offerta, ad es. coi corsi intensivi di lingue)/3
La sparata di Galli della Loggia sull'accesso all'università dei diplomati è almeno servita a evidenziare che ci sono idee molto poco chiare su come questo aspetto cruciale della legislazione scolastica italiana si è sviluppato. Vediamo di mettere le cose a posto con un THREAD 👇
Tanto per cominciare, EGDL fa riferimento alla cosiddetta legge Codignola dell'11 dicembre 1969, che sanciva la possibilità di iscriversi a qualsiasi corso di laurea a tutti i diplomati di un corso secondario superiore quinquennale (o quadriennale + anno integrativo)
Nell'immaginario collettivo di chi era allora studente o giovane laureato rimasto a bazzicare le aule per ambizione accademica (come EGDL, appunto), quel provvedimento aprì le gabbie a una iscrizione indiscriminata all'università...
Se nel 2023 si usa ancora il concetto di "fake news" come se fosse lo strumento più efficace per spiegare quel che abbiamo davanti, neanche fossimo dieci anni fa, il risultato non può essere che questo
Al di là del Molinari in sé, in generale è ormai insufficiente fare riferimento alle "fare news", ovvero prodotti confezionati ad arte da centri estranei all'informazione "ufficiale" che sfruttano la viralità social
Ormai dovremmo avere visto che questa separazione delle sfere, con cui si tendeva a salvaguardare l'immagine di una professionalità che credevamo abbastanza solida, è impalpabile
Nulla cambia nella valutazione generale del Fanfani IV, ma vale la pena precisarlo. La legge sulla scuola media unificata (che peraltro jon prolunga l'obbligo scolastico, fissato a 14 anni da Gentile, ma impone che si assolva in scuole uguali per tutti) è del 31 dicembre 1962 👇
A giugno però qualcosa di importante succede davvero: il ministro democristiano della Pubblica istruzione (allora il ministero si chiamava ancora come doveva) e il responsabile scuola del PSI si accordano sullo stralcio del piano decennale del 1958
Opera di un altro governo Fanfani, quello precedente al colpi di coda doroteo del 1959, il piano decennale era stato duramente criticato dal PSI. Dopo anni di agognate riforme senza spese, la crescita economica partoriva le spese senza riforme, si diceva
Da oggi è disponibile in full open access l'ultimo numero della rivista di @Siped_Italia, dedicato alla valutazione nella e della esperienza di formazione. Uno dei temi emergenti nel dibattito pedagogico, spesso trattato a sproposito dal senso comune 👇 ojs.pensamultimedia.it/index.php/sipe…
Uno sguardo ai saggi, diversi per orientamento e carattere metodologico, permette di comprendere rapidamente la distanza ormai consumata rispetto al modo di trattare la questione, anche in molti uffici ministeriali 👇
Da un lato, si avverte lo sforzo partecipato e finanche "militante" di rendere il processo valutativo uno strumento a sostegno del processo di apprendimento e di formazione, attraverso l'innovazione didattica e l'analisi delle risultanze raccolte sul piano sperimentale
Dire a qualcuno che "dovrebbe parlare solo di fisica" fa ridere quasi quanto dire a Barbero che "dovrebbe parlare solo di Medioevo", come se proprio su quegli studi non si fondasse un'opinione informata, e quindi degna di essere ascoltata anche se non condivisa, sull'attualità 👇
Nel '900 l'impegno degli scienziati per la pace e la distensione è stato significativo, e soprattutto quello dei fisici, quelli che per uno di loro, Robert Oppenheimer, con l'atomica "avevano conosciuto il peccato" vedendo la loro disciplina diventare arma di distruzione
Da Einstein a Frédéric Joliot-Curie, principale animatore francese dei Partigiani della pace in Francia negli anni '50 e per questo rimosso da molti incarichi scientifici, a Fuchs che addirittura passò a Mosca studi sulla bomba H per riequilibrare...