In Italia c'e' un dibattito sterile su #statali, #redditodicittadinanza e costi della crisi. Il dibattito e' sterile e provinciale, fatto per ragioni puramente ideologiche che non tiene in conto dei fatti empirici e tantomeno del dibattito, quello vero, sia sulla crisi che sul
capitalismo di inizio millennio. Tanto per dire, in USA e in Canada per far fronte al Covid e' stato istituito una #unemploymentinsurance (#UI) che da' a chiunque perda lavoro 500-600$ a settimana, un sussidio spesso piu' alto del salario perso.
beh, questo sussidio e' stato un successo indiscutibile bloomberg.com/opinion/articl… , ha ridotto la poverta' e aiutato l'economia reale
in Italia si dice che il #redditodicittadinanza scoraggi il lavoro, eppure c'e' un largo consenso tra gli economisti che il problema in periodo di crisi sia la domanda di lavoro (le imprese) e non l'offerta (i lavoratori che non han voglia di lavorare) igmchicago.org/surveys/jobs-a…
ora, per finire, il #redditodicittadinanza ha molti difetti e una discussione seria potrebbe portare a notevoli miglioramenti. Le idiozie di @sbonaccini sul #divano e di #italiaviva sulla supposta dignità del lavoro, nonché gli attacchi agli statali di #boeri, sono battaglia
politica, legittima, ma trattiamola per quel che e': un attacco ai poveri, ai lavoratori, e al welfare che ricalca un dibattito ormai passato, quello di Reagan e della destra iperliberista, ormai in ritirata ovunque tranne che nel nostro paese (piu' sui media che altrove).
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E' forse ora di fare qualche riflessione sul tema delle contestazioni ai giornalisti, politici ed intellettuali che difendono Israele e sulle reazioni che ne sono seguite.
Iniziamo con qualche punto fermo:
- la contestazione non e' squadrismo, checche' ne dica Ricolfi
.....
- non esiste in natura la censura dal basso verso l'alto, che esiste invece quando e' il potere a mettere la museruola a chi contesta
- i contestati hanno tutti amplissima occasione di scrivere sui giornali, parlare in radio e in TV
- le idee degli amici di Israele sono quindi...
...amplissimamente rappresentante nel dibattito pubblico.
Molto meno lo sono quelle di chi supporta la Palestina, nonostante siano, probabilmente, maggioritarie nella società ma assolutamente minoritarie nella politica istituzionale ed ancora di più nei media.
Vedo che quando ci sono le bombe degli amici siamo tutti "cauti" ed in cerca di spiegazioni ma il punto politico rimane: Israele bombarda ospedali e scuole (FATTI non in discussione) e uccide civili, asseta e affama popolazioni inermi e proclama che c'è una colpa collettiva.
Davanti a queste enormità una buona fetta dell'Occidente applaude: se ammazzi i civili in ucraina è colpa dei russi che sono dediti al genocidio; se li ammazzi a Gaza è colpa di Hamas che usa scudi umani; se Israele bombarda una scuola è obiettivo legittimo perché da lì sparano..
...ma se la Russia bombarda criminalmente un teatro perché dice che a fianco ci sono carri armati è incurante delle vittime civili; possiamo accogliere milioni di sfollati ucraini ma lasciare morire di sete i palestinesi. E per concludere rivendichiamo con gusto tutte le vittime
Forse è il caso di ricapitolare cosa fossero le Waffen SS "Galicia" che secondo Politico non erano necessariamente "naziste". Una unità composta quasi esclusivamente da volontari che come per tutte le SS furono giudicati come CRIMINALI dal tribunale di Norimberga.
Più recentemente sia Polonia che Ucraina hanno riconosciuto che la "Galicia" si è macchiata di crimini di guerra, inclusi la distruzione di villaggi, lo sterminio di civili e l'aiuto nel rastrellamento della popolazione ebraica - secondo Snyder non furono coinvolti nel massacro
...di Volhnya e la pulizia etnica contro i polacchi perché a quello ci penso' la Ukranian Insurgent Army (tutta bella gente). Dunque più in generale questi brutti ceffi, come del resto anche Bandera non combattevano soltanto contro l'armata rossa ma soprattutto contro...
Penso sia ora di parlare di #violenza e del framing dato da politica e stampa mainstream per ghettizzare qualsiasi forma di dissenso come illegittima, anti-democratica e, appunto, violenta. E' stato il caso con #Grillo, le contestazioni a #Roccella, la vernice di @UltimaGenerazi1
Le reazioni, sia da parte della destra che di buona parte del PD sono state di oltraggio e scandalo: si è cercato di fucilare (metaforicamente) il messaggero per ignorare il messaggio. Usando la scusa di una supposta violenza che nasconde, invece, la vera violenza.
La vera violenza, imposta appunto da questa politica servile e dai suoi sicari, è ben altra: 1) la violenza del cambiamento climatico che distrugge il mondo, forza migrazioni, mette a rischio la sopravvivenza del pianeta; 2) la violenza dell'ordine economico che paga salari
Assolutamente da leggere. In effetti l'oligarchia delle lobby (democrazia mi pare davvero una forzatura) cura gli interessi di ricchi e potenti a scapito del bene comune. E' la critica neoliberale...no?
Solo che proprio quella critica ai politici self-interested non e' (quasi) mai uscita dalla critica alla democrazia per prendersela con quei gruppi di potere - nei paesi seri, i capitalisti; in quelli meno seri, i bagnini - per i quali la State capture e' il miglior investimento.
Quindi ci si e' occupati di mettere freni e blocchi alla volontà popolare (che non sarebbe razionale); ai politici eletti (se rompono); ma non alle lobby e al capitale politico dei capitalisti. La mancanza di coerenza interna sorprende solo se consideriamo
Quanto successo in questi giorni su #holodomor dimostra il grado di imbarbarimento e di caccia alle streghe in Italia, specialmente sui social. Per aver detto che la grande fame in ucraina non era motivata da ragioni etniche ma economiche io ed altri (@maxdantoni, @masnuccio...
..@fsyloslab, @AleGuerani) siamo stati aggrediti come giustificazionisti/negatori della storia, financo servi di Putin. Al can-can dei troll si sono uniti docenti universitari, in USA e in Italia, e qualche pseudo giornalista...
...fondamentalmente una manica di invasati che non si rendono conto di cosa stanno parlando, citano a caso libri e autori e non conoscono la letteratura rilevante. Poco male, se poi non basassero i loro giudizi morali sulla loro ignoranza.