1/ Mentre sui giornali si discute di Natale e vacanze sulla neve, negli ospedali si ripete la terribile scena a cui siamo abituati da decenni: mancano medici.
2/ Il #governo destinerà il 60% della manovra in risposta alla #pandemia per assumere 30 mila camici, ma è una risposta tardiva: in alcune regioni il rapporto attuale personale specializzato - posto letto è addirittura inferiore a quello pre-pandemia.
3/ In generale in tutto il Paese gli aumenti di assunzioni sono stati insufficienti, con una punta misera dell’8% rispetto allo scorso inverno in #Sicilia per arrivare al 2% della #Liguria, che ha assunto "ben" 74 medici dal pre-Covid.
Vogliamo più medici?
4/ Allora bisogna seguire due strade parallele, perché non si possono confondere specialisti e non.
La situazione di urgenza ci richiede da una parte di assumere personale non specializzato per seguire il tracciamento e supportare i malati a domicilio tramite le #USCA.
5/ Dall’altra parte occorre incrementare le borse nazionali di specializzazione e sbloccare i concorsi regionali per entrare in corsia. Il territorio è il piano da cui partire perché il virus venga davvero debellato, ma non possiamo farlo se il personale scarseggia.
6/ In emergenza l’assunzione di specializzande e specializzandi dal terzo anno (secondo le regole stabilite dall’ emendamento al Decreto Milleproroghe) porterebbe subito circa 9000 medici sul campo, fondamentali per supportare l’attività ospedaliera.
7/ Babbo Natale, ti chiediamo qualche medico in più, e che sia assunta/o con criterio!
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La pandemia ha portato il nostro Paese ad elargire aiuti economici per numerosi settori produttivi. Giustissimo sostenere la produzione del nostro Paese, ma dov’è finita la ricerca?
2/ #Volt supporta la richiesta dell’@ADIPhD e del #CUN (Consiglio Universitario Nazionale) di prolungare i contratti di dottorato: i dottorandi chiedono l’estensione del loro contratto per recuperare i mesi di accessibilità…
3/ …ai laboratori e biblioteche persi a causa delle misure sanitarie, e giungere pronti alla difesa della loro tesi PhD.
Noi non possiamo che essere d’accordo, non ci si può dimenticare del livello più alto della formazione del nostro Paese, perché da qui si parte per...