Thread by @masaccio_

THREAD SU CONTE E LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

Ci tornerò sopra con calma nei prossimi giorni, e mi rendo conto che sembri triviale mentre contiamo i morti a centinaia al giorno, ma: stiamo facendo l'ennesima crisi di governo sulla figura del presidente del consiglio. 1/11

Lo so, probabilmente c'è ben altro dietro: Renzi che vuole un ruolo maggiore, la spaccatura dentro ai 5S, i partner europei e atlantici che vogliono un interlocutore che considerano più affidabile, la necessità di un rapporto meno conflittuale con opposizioni e regioni, ecc.2/11

Però poi alla fine si finisce sempre a parlare di questo: Conte ha una sua struttura a Palazzo Chigi con cui pretende di gestire il Recovery Fund, Conte si tiene relazioni e deleghe, Conte considera governo e parlamento dei passaggi formali, e così via. 3/11

E non è la prima volta che lo sentiamo: Renzi faceva le riunioni del cdm di pochi minuti con le slide pronte e sostituiva i membri di commissioni non allineati, per non parlare di Monti, di B., di Prodi impallinato dai segretari dei maggiori partiti che l'avevano messo lì. 4/11

Il punto è che, per quanto siamo ancora formalmente in una sistema pienamente parlamentare e con un esecutivo formalmente collegiale, in termini politici la figura del presidente del consiglio oggi è molto più rilevante del ruolo che la Costituzione gli attribuisce. 5/11

Ciò è dovuto da una parte della verticalizzazione della politica contemporanea: vertici europei, disintermediazione della comunicazione, nomine, c'è sempre più la tendenza ad accentrare in una figura monocratica. 6/11

E dall'altra parte sono scomparsi i partiti, e perciò anche il meccanismo dell'identificazione si sposta sempre più su Palazzo Chigi. Anche perché, senza i partiti, il parlamento cosa esprime? Chi rappresenta, in termini sostanziali? 7/11

Questi meccanismi hanno portato a una presidenzializzazione di fatto che regge appena quando c'è un partito forte con un leader al governo. Ma quando si fa un governo di coalizione con un premier privo di una propria forza politica e parlamentare, ecco i problemi. 8/11

Tant'è che non c'è premier "terzo" che non abbia finito per farsi il proprio partito, da Prodi a Monti. Già una democrazia parlamentare senza partiti è monca, figuriamoci separare la figura più visibile e potente del sistema da qualsiasi meccanismo partitico e parlamentare. 9/11

Perché il premier non sia il grande capo, ci vogliono partiti forti, in cui condividere una linea tra i livelli istituzionali. Con partiti deboli, in cui contano solo i leader, o a Palazzo Chigi va uno di quei leader, o chi ci va lo diventerà, o cascherà tutto, di nuovo. 10/11

Questo è uno dei mille aspetti della transizione incompiuta che il nostro sistema istituzionale attraversa da 30 anni. Vedrai che anche stavolta, come sempre, si cercherà di risolverà con la legge elettorale. Spoiler: non succederà. Il problema è molto più profondo. 11/11