Il Veneto è la regione italiana più colpita nella seconda ondata. Ha oggi un quarto circa delle diagnosi a fronte di un dodicesimo della popolazione:
Fosse solo un problema di diagnosi si potrebbe pensare che il Veneto faccia molta diagnosi e sia virtuoso ma ha da solo circa un sesto dei decessi italiani dell'ultima settimana:
E questo accade con una quota di ricoverati che è solo di poco superiore alla quota di popolazione:
Forse in Veneto molti pazienti non vengono ricoverati (es anziani delle RSA) e muoiono fuori dagli ospedali.
Infatti il rapporto tra decessi notificati e ricoverati è molto superiore alla media nazionale:
Pessimo è anche il dato degli ingressi UTI giornalieri notificati, che è stabile ma molto superiore alla media italiana o al dato della vicina Lombardia:
In sintesi il Veneto rispetto al resto del paese ha:
-più diagnosi per abitante
-più decessi per abitante
-molti più decessi in rapporto ai ricoverati
-pochi più ricoverati in rapporto agli abitanti
La cosa si spiega semplicemente con la presenza di molta più malattia in Veneto rispetto al resto del paese, con conseguente sovraccarico degli ospedali che non ricoverano quanto altrove.
Più diagnosi, più morti ma pochi ricoverati in più.
La spiegazione è semplice e tragica.
Procedendo così (90 decessi al giorno) il Veneto avrà circa ulteriori 6-7mila morti prima di fine marzo, quando si spera che inizierà a sentirsi l'effetto della vaccinazione degli anziani.
Si tratta di una scelta consapevole della amministrazione regionale e del governo nazionale, perchè come dice @zaiapresidente i tecnici della regione e dell'@istsupsan non sono certo "gli ultimi pirla".
Penso che sarebbe giusto che venisse detto chiaramente ai veneti.
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Una settimana fa, 24 dicembre le diagnosi notificate furono 18040, ora il fattore settimanale è 0,87x ma oggi le diagnosi sono state il 12% più di mercoledì scorso, e con meno tamponi.
Domani:
-buon segno se meno di 15700 diagnosi
-pessimo segno se oltre 20mila
Il calo dei ricoverati positivi sta diventando irrilevante, solo - 4% in una settimana.
Incidenza nelle ASL:
-Imperia 122 in forte aumento
-Savona 166 lieve calo
-Genova 153 in forte aumento
-Chivari 218 in forte aumento
-La Spezia 216 stabile
Notificati 13 decessi.
Due erano ancora indispensabili allo sforzo produttivi secondo @GiovanniToti , dunque c'è danno al PIL.
Il mio bilancio di oggi:
🔴112% delle diagnosi di mercoledì scorso, con solo il 92% dei tamponi. Positività in aumento in tutte le regioni tranne due.
Il fattore settimanale sale a 0,87x.
Calo dei ricoverati davvero minimo: rispetto a una settimana fa solo -4% (sia ordinari che UTI).
Il saldo medio dei ricoverati sebbene negativo ora è davvero poca cosa: -154, il valore maggiore da fine novembre.
Una settimana fa, 23 dicembre, vennero notificate 14522 diagnosi. Ora il fattore settimanale è 0,83x e oggi le diagnosi sono state l'84% di martedì scorso.
Il tasso di nuove diagnosi è tornato ampiamente sotto al 10% dei tamponi totali.
Considero:
-buon segno se meno di 12mila diagnosi
Il lento calo dei ricoverati oggi è ripreso: -5% alla settimana.
Domani:
-brutto segno se saldo UTI > -60
-brutto segno se saldo totale > -440
Incidenza nelle ASL:
-Imperia 106 in aumento
-Savona 169 in aumento
-Genova 131 stabile
-Chiavari 159 in calo
-La Spezia 213 in forte aumento
Notificati oggi 15 decessi.
Cinque sono avvenuti oltre una settimana fa in ASL4.
Nessuno era indispensabile allo sforzo produttivo secondo @GiovanniToti .
Il mio bilancio di oggi:
-84% delle diagnosi di martedì scorso, con il 77% dei tamponi, positività quindi in aumento.
-il fattore settimanale cala a 0,83x, dato più basso delle ultime due settimane.
Calano i ricoverati.
UTI - 15 (mio target -40)
ordinari -286 (mio target -230)
quindi discreto, ma non bene le UTI.
Il fattore settimanale rimane immutato, 0,95x: solo 5% persone in ospedale meno di una settimana fa.
Si registra il numero record di ingressi in UTI da quando viene comunicato il dato, speriamo che sia anche qui un accumulo post natale perchè altrimenti è davvero una pessima notizia.