@fam_cristiana@washingtonpost Brad Raffensperger (Repubblicano e Segretario di Stato della Georgia) registra segretamente una telefonata con il presidente degli Stati Uniti e la fa trapelare ad un giornale del Deep State, il Washington Post.
Il Washington Post fa trapelare INIZIALMENTE solo 4 minuti di 35
@fam_cristiana@washingtonpost della telefonata, dove presumibilmente Trump chiede a Brad di fargli trovare 11.780 voti
Questo dopo che Trump, facendo il finto tonto, gli ha chiesto se:
- Erano state messe nel tagliacarte delle schede elettorali
- Alcune componenti interne delle macchine Dominion erano state
@fam_cristiana@washingtonpost sostituite perchè un inspezione non rivelasse la frode
Brad ha sempre risposto di "no"
e Trump gli ha detto in risposta ogni volta:
"sei sicuro Ryan?"
"Perchè è illegale."
Ovviamente i giornalisti da questi 4 minuti hanno cercato di fare la loro solita patetica analisi
@fam_cristiana@washingtonpost psicologica e comportamentale di Trump affermando che Trump ha fatto pressioni verso il segretario e ha cercato di convincerlo anche con un parlare lusinghiero per infine insultarlo e pregare che gli desse i voti che voleva.
Peccato che non capiscano che Trump ha solo dato
@fam_cristiana@washingtonpost l'ultima possibilità a Brad per decertificare il voto non facendogli sapere che prove aveva realmente in mano.
Dopo qualche ora il Washington Post la telefonata l'ha postata tutta.
Durante la telefonata, ad un certo punto, il tecnico di Brad (Ryan dalla Germania) dice a Trump:
@fam_cristiana@washingtonpost "Signor Presidente il suo problema è che le cose che ci dice (di cui ci accusa) vengono dai Social media e lei lo sa che scrivono di tutto sui Social media..."
e Trump risponde:
"No, queste cose che dico non vengono dai Social Media, vengono da Trump Media.
Non me ne può fregare