Thread by @Schmit_Henri

#LeggeElettorale Nei suoi discorsi 18-19/01/2021 davanti alle camere il PdC Conte ha menzionato ripetutamente la L ELETTORALE, precisando che la maggioranza è orientata verso un modello PROPORZIONALE. Questo concetto non è univoco, ma permette tante declinazioni. 1/14

2/n Dopo 5 tentativi tutti fallimentari (politicamente insoddisfacenti e giuridicamente contestabili), il legislatore dovrebbe finalmente seguire principi + solidi x una soluzione + durevole. I criteri supremi sono 1. semplicità e 2. rispetto/diritti elettorali attivi e passivi.

3/n Il modello proporzionale più conforme ai 2 criteri appena menzionati (semplicità e rispetto/diritti elettorali) assomiglia molto a quello proposto circa 5 anni fa dai 5s, a condizione di ignorarne alcune bizarrerie del tutto inutili. Di quale modello elettorale si trattava?

4/n Il modello detto ELVETICO prevede l’elezione dei deputati in un certo numero di circoscrizioni: i candidati si presentano su liste e i seggi sono assegnati proporzionalmente al numero di voti di lista NELLA circoscrizione. Non c’è recupero/ricalcolo in base ai voti nazionali.

5/n Senza recupero nazionale il grado di proporzionalità dipende dalla dimensione delle circoscrizioni: se hanno POCHI SEGGI, la competizione, cioè il rischio di rimanere esclusi, sarà forte e ai candidati conviene presentarsi compatti su POCHE LISTE o su liste apparentate.

6/n All’interno delle liste i candidati sono eletti in base alle PREFERENZE ricevute. Il M5s prevedeva un sistema complesso/preferenze multiple di approvazione & disapprovazione, una complicazione inutile. Basta UNA SOLA preferenza che vale sia per la lista sia per il candidato.

7/n L’esercizio del diritto di voto è quindi estremamente semplice: l’elettore dispone di UN SOLO VOTO. La sua preferenza vale prima x la lista poi x il candidato. In alcuni paesi si vota così, in partic. in🇨🇭, 🇫🇮 e 🇱🇺, da 100 anni, con la stessa L solo marginalmente modificata.

8/n In realtà in🇨🇭e 🇱🇺 l’elettore dispone di un NUMERO DI PREFERENZE individuali PARI al NUMERO DEI SEGGI della circoscrizione. Inoltre le possibilità di distribuire le preferenze sono diverse. Anche qua si tratta di complicazioni inutili alle quali la 🇫🇮 dal 1955 ha rinunciato.

9/n La COMPOSIZIONE POLITICO dell’assemblea eletta dipenderà dal consenso proporzionale NELLE circoscrizioni. Per conquistare un seggio IN UNA di 80 circoscrizioni da 5 seggi ci vorrà appena il 15% delle preferenze di lista, a seconda della dispersione del voto su numerose liste.

10/n Questa soluzione potrebbe convenire pure a Renzi. A livello nazionale Italia Viva farà fatica a raggiungere qualsiasi SOGLIA LEGALE. Sarebbe però COMPETITIVA IN ALCUNE circoscrizioni dove presenterebbe i suoi candidati migliori con ottime possibilità di successo.

11/n Le conseguenze POLITICHE del modello elettorale descritto nei 10 tweet precedenti sarebbero di due ordini: 1. Limiterebbe la frammentazione dei partiti e dei gruppi parlamentari e 2. Favorirebbe la democrazia interna ai partiti e la responsabilità individuale degli eletti.

12/n 1. Con piccole circoscrizioni un numero limitato di partiti guadagnerebbe uno dei 5 seggi. Gli attori politici sarebbero incentivati ad mettersi d’accordo, unirsi o allearsi prima delle elezioni.

13/n Per vincere 1 seggio in una o nella maggior parte delle circoscrizioni da 5 seggi serve circa il 15% dei voti. Per vincerne due, serve +/- il 33%. Con il 50,1% (e la formula di riparto giusta) la lista avrà 3 dei 5 seggi. SI PREMIA COLORO CHE SI ALLEANO PRIMA DELLE ELEZIONI.

14/n L’elezione individuale in base alle preferenze RESPONSABILIZZA l’attività parlamentare degli eletti davanti al loro elettorato e incide sull’AUTOREVOLEZZA degli ELETTI all’interno del partito e quindi nel l’assegnazione degli incarichi governativi, politici e amministrativi.