Today I would like to talk about a neglected vaccine, the Soberana II. Is a conjugated vaccine absolutely UNIQUE.
Thanks to @FabrizioChiodo that helped me with this graphic but mostly participated in the vaccine design and realization. 1/n
The same principle, we need to present some virus hallmark to the immune system, here the Cuban researchers chose the RBD ( receptor binding domain) Why? because the vast majority of neutralizing antibodies from recovered subjects were against RBD. 2/n science.sciencemag.org/content/369/65…
The Soberana vaccine is conjugated meaning the antigen ( RBD) is conjugated to an immunogenic protein the Tetanus toxoid. Why do we need to do that? Because the RBD perse is not immunogenic enough, therefore, is combined with a potent immunogenic molecule. biorxiv.org/content/10.110…
The combination of those two elements (antigen and adjuvant) trigger a complete immune response:
Innate
Humoral
Cellolumediate
Thanks to prof @VirusesImmunity for the amazing graphic explaining part of the immune response. 4/n
Currently, the Soberana II is in phase 3, the data are extremely promising and from the production point of view, this vaccine can be an excellent and cheap alternative to actual vaccines.
Keep an eye on the Cuban side! ;-)
La relazione tra alti livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) e malattie cardiovascolari non è più solo un'associazione statistica: è una relazione causale, diretta e dose-dipendente.
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Uno studio monumentale pubblicato sul European Heart Journal ha esaminato le evidenze disponibili: genetiche, epidemiologiche, di randomizzazione mendeliana e da trial clinici. La conclusione è netta:
il colesterolo LDL è una causa diretta dell’aterosclerosi e complicanze
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Cosa significa?
– Chi ha mutazioni genetiche che aumentano l’LDL ha un rischio significativamente più alto di infarto e ictus.
– Chi ha mutazioni che abbassano naturalmente l’LDL ha un rischio molto più basso.
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Come dovrebbe essere composto un piatto davvero sano?
Ce lo spiega la Harvard Medical School, che ha elaborato l’Healthy Eating Plate: una guida visiva semplice ed efficace per costruire pasti bilanciati, sia a casa che fuori.
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Ecco come dovrebbe essere diviso idealmente il piatto:
• Metà del piatto: verdure e frutta, con prevalenza di verdure. Più colori e varietà possibile, ma le patate non contano
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• Un quarto del piatto: cereali integrali, come riso integrale, avena, farro, pasta integrale, quinoa, tuberi. Limitare i raffinati come pane bianco e riso bianco.
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Negli ultimi anni le diete ricche di carboidrati sono spesso state demonizzate, associate a picchi glicemici, aumento di peso o “scarsa performance metabolica”. Ma è davvero così semplice?
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Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 1997 ha dimostrato che una dieta con il 55% delle calorie provenienti dai carboidrati può avere un potente effetto positivo sulla salute cardiovascolare.
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È il celebre studio DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), un trial clinico condotto su 459 adulti con pressione lievemente elevata.
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Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare ovunque della “dieta mediterranea”, ma quanto è davvero efficace nel prevenire le malattie cardiovascolari? Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2018 ha risposto in modo chiaro.
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Il PREDIMED trial ha coinvolto oltre 7.400 persone in Spagna, tutte ad alto rischio cardiovascolare ma senza una diagnosi pregressa.
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I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: uno ha seguito una dieta mediterranea arricchita con olio extravergine d’oliva, un altro con frutta secca (noci, nocciole, mandorle), e un terzo ha ricevuto consigli per ridurre i grassi nella dieta.
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La dieta chetogenica fa perdere peso, ma anche muscoli
È spesso raccontata come una scorciatoia efficace per dimagrire velocemente. E in effetti, funziona. Ma quello che si perde sulla bilancia non è solo grasso, e questo dovrebbe far riflettere chi la sceglie senza una guida 1/
Uno studio clinico condotto su donne sane e normopeso ha dimostrato che una dieta chetogenica ben controllata porta sì a una riduzione del peso, ma in modo sproporzionato: la perdita di massa magra (muscolare) è risultata più del doppio rispetto a quella di grasso.
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Non si tratta quindi solo di “asciugarsi”, ma anche di impoverire la propria composizione corporea. E nel lungo periodo, perdere muscolo significa abbassare il metabolismo, indebolire il tono fisico e aumentare il rischio di recuperare peso.
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Ultimamente circola l’idea che le uova si possano mangiare senza limiti perché “il colesterolo alimentare non conta”. 1/n
Uno studio pubblicato su JAMA (Zhong et al., 2019) invita a più cautela: ha seguito 29 615 adulti statunitensi per oltre 17 anni
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E' emerso che ogni 300 mg in più di colesterolo al giorno, circa un uovo e mezzosi associa a un aumento del 17 % del rischio di eventi cardiovascolari e del 18 % del rischio di mortalità
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