Stasera a Siviglia per le #WorldCupQualifiers si tiene Spagna-Kosovo, partita importante non solo per la classifica del gruppo B ma anche per le sue implicazioni diplomatiche. La Spagna è infatti uno dei soli cinque paesi dell’UE che non riconosce l’indipendenza del Kosovo.
La Spagna, non potendo impedire al Kosovo di suonare l’inno ed esporre la bandiera, si è accontentata di evitare di chiamarlo con il suo nome ufficiale. Il megafono e i documenti ufficiali lo chiameranno infatti “squadra della federazione kosovara” o “territorio del Kosovo”.
Nella conferenza stampa pre-partita il CT del Kosovo, Bernard Challandes, si è lamentato ad esempio con un giornalista di AS di non aver visto riportato sui giornali spagnoli il nome “Kosovo” da nessuna parte.
La Spagna non riconosce il Kosovo per le istanze indipendentiste di alcune delle sue autonomie, a partire dalla Catalogna, dove infatti guardano la partita con molto interesse. Il giornale catalano L’Esportiu oggi titola “Sì che si può” sopra una bandiera kosovara.
Secondo El Pais, la Spagna avrebbe potuto chiedere di non essere sorteggiata con il Kosovo, ma potendo esercitare questo potere di veto su un’unica Nazionale ha optato per Gibilterra. "Il Kosovo, diplomaticamente parlando, era un male minore”.
In ogni caso, se volete approfondire come il Kosovo ha utilizzato il calcio per promuovere la sua indipendenza c'è questa puntata di Trame che fa al caso vostro.