Nel ddl Zan compaiono concetti controversi e discutibili, da dibattito accademico e non da 'sufficiente determinatezza e tassativa applicazione della norma penale', concetti pericolosi perché rimandati nella loro concreta applicazione al processo.
Quindi, sì, è un ddl pericoloso
Fenomenologicamente originante da cinque distinti ddl, ciascuno contraddistinto da radicali diversità concettuali (e questo la dice già lunga...), si basa su concetti come 'identità di genere' che tutto è fuorché un elemento giuridicamente tipizzabile. Per non parlare dell'art. 4
L'articolo 4, sotto le mentite spoglie della garanzia del pluralismo, riproduce la controversa categoria della 'verità di Stato', fornendo una clausola punitiva legata alla 'istigazione', concetto questo limite, generico ed evanescente, come tutti i reati di istigazione
E trovo paradossale che anni dopo aver espunto dal nostro ordinamento il disgustoso reato di plagio, costato la dura condanna a Braibanti (che era omosessuale e che per questo venne condannato), si cerchi di replicare quel meccanismo colpendo non solo la violenza ma il pensiero
E quindi a rigore, molti di quelli che oggi si scrivono sulla mano DDL Zan potrebbero essere denunciati e rinviati a giudizio per loro canzoni, testi, scritti controversi anche molto vecchi, meritevoli ad avviso di un magistrato (dopo una denuncia) di approfondimento processuale
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