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May 5, 2021 15 tweets 11 min read Read on X
1.1 Oggi si compiono i 200 anni dal “mortal sospiro”, e voglio contribuire, nel mio piccolo, con un thread su uno dei miei argomenti napoleonici preferiti: i suoi Marescialli, quel gruppo di generali che, al seguito del Piccolo Eroe, dominò l'Europa per vent'anni.
1.2 Perché, direte voi? Beh, ci sono tanti generali nella storia, ma questo gruppo di generali è speciale: si fecero strada nelle guerre rivoluzionarie, quindi in via meritocratica; forse per la prima volta nella storia, chiunque poteva veramente diventare un generale.
1.3 Sui bastoni da Maresciallo era inciso il motto “Terror belli, decus pacis”, terrore in guerra, onore in pace; Napoleone era solito dire alle sue truppe “Ognuno di voi porta nella sua giberna un bastone da Maresciallo”. Era chiaramente un’esagerazione, propaganda.
1.4 Ma tra le guerre rivoluzionarie e la competizione feroce per entrare nelle grazie di Napoleone, emerse davvero, per merito, un gruppo eterogeneo di personaggi unici e affascinanti, rozzi soldati e nobili decaduti, donnaioli e severi amministratori, guerrieri e pianificatori.
1.5 Napoleone ne nominò 26, in epoche diverse; tra loro si odiarono, si sfidarono, si supportarono; ve ne segnalo alcuni, senza un ordine particolare e senza pretesa di esaustività, anche perché su ciascuno di loro sono stati scritti libri interi.
1.6: Berthier. Il maestro di organizzazione, amministrazione e logistica che realizzò la spina dorsale di tutte le imprese napoleoniche.
1.7 Lannes. Forse il suo miglior soldato, certamente il suo migliore amico, ma anche il primo a morire, sul campo di battaglia.
1.8 Bessieres. Lucido e glaciale, Napoleone gli affidò la sua Guardia Imperiale, i migliori dei migliori.
1.9 Massena. A lungo il migliore dei suoi generali, poi crollato fisicamente ed emotivamente e disastroso nella campagna iberica, il Vietnam di Napoleone.
1.10 Poniatowski. Eroico, drammatico principe e patriota polacco che dedicò la sua vita a supportare Napoleone, nella (illusoria) convinzione che sarebbe stato l'uomo che avrebbe restituito la libertà alla Polonia.
1.11 Murat. Leggendario comandante di cavalleria, famoso come una rock star, tanto amato dal popolo e dai soldati quanto disprezzato dai suoi colleghi generali; lo stesso Napoleone disse che non sapeva nemmeno leggere una mappa, né ne aveva alcuna intenzione.
1.12 Davout. Il meno appariscente dei Marescialli, il meno carismatico, il meno bello, il meno donnaiolo, il meno raffinato; ma il più efficace, sempre vittorioso e mai sconfitto.
1.13 Bernadotte. Il bastian contrario di Napoleone, l'unico che alla fine prese le armi contro di lui e contro gli altri Marescialli; e riuscì a prevalere, creando - letteralmente - una dinastia.
1.14 Ney. Il Leone Rosso, il più coraggioso, il più eroico; ma spesso anche il più confusionario; i Borbone scelsero di punire, tra tutti, soltanto lui, per farne un esempio.
1.15 Bonus track: Dumas. Lui non arrivò mai al bastone da Maresciallo, ma la sua storia è una delle più incredibili di tutti i tempi, e merita di essere raccontata.

Grazie, e alla prossima.

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May 9, 2023
Analisi delle motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia. Le puntate precedenti le trovate
qui

e qui
La prima considerazione interessante si trova a pag. 35: tra la prima e la seconda sentenza, come spesso sottolineato, non è cambiato il “thema decidendum”, ma “è il quadro probatorio […] che si è rafforzato […] con elementi nuovi e non conosciuti”. Image
Questo da un lato giustifica certamente la revocazione, ma dall’altro dovrebbe far concludere che allora anche la pena dovrebbe rimanere identica (e quindi ridursi nell'ambito dell'ammenda, chiesta inizialmente dalla Procura Federale).
Read 20 tweets
Apr 21, 2023
incredibile l'insistenza (e l'ignoranza) sul concetto di afflittività, quindi mi sembra necessario un breve riassunto di cosa si tratta veramente.
il principio di afflittività è espresso in varie parti del Codice di Giustizia Sportiva, ma spiegato nel dettaglio all'art. 8 lett. G
2- ...che testualmente recita:
"se la penalizzazione sul punteggio è inefficace in termini di afflittività nella stagione sportiva in corso è fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente;"
3- quindi NON va inteso come "deve essere afflittiva", e tantomeno come "deve arrecarti un grave danno" o "deve toglierti un obiettivo sportivo", ma semplicemente come "non può essere non afflittiva; non può essere irrilevante". è una notevole differenza.
Read 10 tweets
Jan 31, 2023
Proviamo una analisi delle motivazioni della CFA, ripercorrendo i gradi precedenti: la Procura Federale aveva contestato un totale di 35 operazioni sospette, e in relazione a questi capi di imputazione aveva richiesto come sanzione una ammenda di € 800.000.
Il TFN in primo grado aveva rigettato la domanda sul presupposto che le operazioni di valutazione degli asset operate nel libero mercato da due parti private non era sindacabile dalla giustizia sportiva (principio peraltro già espresso dalle corti sportive negli anni passati)
La CFA in secondo grado aveva respinto l’appello della procura ma modificato le motivazioni del rigetto: è possibile per la giustizia sportiva sanzionare operazioni gonfiate ma nel caso specifico sussistevano solo indizi che lo lasciavano sospettare, ma non prove.
Read 21 tweets
Nov 29, 2022
prime veloci impressioni, visto che se non sbaglio è la prima volta che viene reso pubblico:

- in tutte le imputazioni (e in due capi in modo esclusivo) si riparla di “plusvalenze fittize”. a meno di non incappare in qualche analfabeta, quindi, questa dovrebbe essere fuffa.
- due imputazioni riguardano parecchie fatture considerate “false”, a occhio tutte di procuratori. qui senza poter guardare le carte è impossibile esprimersi, bisognerebbe vedere operazione per operazione a cosa si riferiscono.
- infine la parte più interessante, dove potrebbe esserci arrosto e non solo fumo: i giocatori nel 2020 rinunciano a 4 mensilità, poi sottoscrivono accordi successivi in cui glie ne vengono restituite una parte come “bonus fedeltà” per la permanenza in rosa.
Read 6 tweets
Dec 25, 2021
Seppala era il quartultimo, partì da Nome convinto di dover prendere il vaccino a Nulato, ma la staffetta era stata più veloce del previsto, e aveva già superato quel check-point: allora girò i cani e si mise a inseguirla, raggiungendola a Shaktoolik.
Quando prese il vaccino, lui e i suoi migliori 20 cani, con Togo alla guida e Fritz come secondo, avevano già viaggiato per oltre 200 km nei giorni precedenti, e li attendeva il tratto peggiore: l’attraversamento dello stretto di Norton, con con -40 e venti a 105 km/h.
La bufera impazzava, e attraversando lo stretto di mare ghiacciato non c’erano punti di riferimento: Seppala era stato scelto per quel tratto proprio perché lui e i suoi cani erano i migliori, e infatti Togo lo guidò per altri 146 km fino alla staffetta successiva, Olson.
Read 15 tweets
Dec 25, 2021
Seppala lo giudicò inadatto a fare il cane da slitta, sia per il fisico che per il carattere indocile, e lo diede via a sei mesi come cane da compagnia: il cucciolo però spaccò il vetro del fienile in cui era stato rinchiuso, a molti chilometri di distanza, e tornò da lui.
Seppala, ammirando il suo carattere, gli cambiò nome in Togo, in onore dell’ammiraglio giapponese che pochi anni prima aveva sbaragliato la marina imperiale russa nella celebre battaglia di Tsushima (ma questa, come si dice, è un’altra storia).
Lo riteneva comunque un cane non adatto al tiro, e lo teneva chiuso in casa quando usciva con gli altri: ma un giorno Togo riuscì a liberarsi, e seguì la muta per decine di chilometri. Quando Seppala se ne accorse, lo legò insieme ai suoi cani da slitta professionisti.
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