[Iso Isetta, 1963. La prima automobile al mondo, prodotta in serie, a basso consumo di carburante. È stata l'automobile con motore monocilindrico più venduta di tutti i tempi con 161.728 unità vendute]
«L'Italietta della liretta».
[Lo showroom della Olivetti, uno dei negozi più belli della Fifth Avenue nella New York degli anni Cinquanta]
«L'Italietta della liretta».
[Pubblicità del 1978 per il mercato inglese]
«L'Italietta della liretta».
«Arrivo al centro ricerche VW. Era il gennaio 1970. Al centro di un immenso stanzone c'è una Fiat 128 smontata pezzo per pezzo.Chiedo spiegazioni e mi rispondono "non riusciremo mai fare una macchina con una meccanica così raffinata a questo prezzo"»
«L'Italietta della liretta».
[Presentata nel 1946, oltre a essere lo scooter più conosciuto e venduto al mondo, la Vespa è diventata un oggetto di culto esposto in numerosi musei, tra cui il MoMa di New York]
«L'Italietta della liretta».
«L'Italietta della liretta».
«L'Italietta della liretta».
«L'Italietta della liretta».
[L'andamento del PIL reale italiano con la "liretta" e dentro la UE con l'eurone]
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Si sapeva tutto. Si conoscono tutte le zone a rischio frane, alluvioni e allagamenti. Si conoscono i punti deboli. Si sa dove e come intervenire¹. In Italia il 18,4% del territorio è classificato a pericolosità frane elevata, molto elevata e/o a pericolosità idraulica media.
Complessivamente il 93,9% dei comuni italiani (7.423) è a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera. 1,3 milioni di abitanti sono a rischio frane e 6,8 milioni di abitanti a rischio alluvioni.
Le regioni con i valori più elevati di popolazione a rischio frane e alluvioni sono Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia, e Liguria. Le famiglie a rischio sono quasi 548.000 per frane e oltre 2,9 milioni per alluvioni.
Esistono migliaia di pagine di report e di dati grazie ai quali diventa facile dimostrare come le argomentazioni su cui si regge la propaganda a sostegno dell’autonomia regionale non solo sono completamente slegate dalla realtà dei fatti, ma spesso addirittura antitetiche a essa.
Tutta la narrazione del Sud parassita si regge sul nulla più assoluto. Il Sud sotto-finanziato dai tempi della Cassa per il Mezzogiorno rispetto al Nord, ha visto inevitabilmente aumentare il divario col resto del Paese. Dando però un contributo centrale alla ricchezza del Nord.
Con l’autonomia i primi a subire danni alla propria economia sarebbero proprio le Regioni del Nord e i loro cittadini. I danni sarebbero enormi anche per il Sud, che vedrebbe cristallizzata in eterno una condizione strutturale di sotto-finanziamento, arretratezza e sottosviluppo.
DI VINCOLO ESTERNO SI MUORE: IN MEMORIA DI ALDO MORO
45 anni fa, il 9 maggio del 1978, Aldo Moro venne assassinato.
Venne assassinato su mandato dei nostri "alleati" (UK e USA su tutti) e col tacito benestare di una buona parte delle istituzioni italiane.
Il 16 marzo 1978 la Fiat 130 che trasportava Aldo Moro fu intercettata da un commando delle Brigate Rosse. Moro venne rapito e, dopo 55 giorni di sequestro, il 9 maggio 1978, venne ucciso.
Ma perché le Brigate Rosse ammazzarono Moro?
Come spiega Giovanni Fasanella, autore de Il puzzle Moro, «le Brigate Rosse furono gli utili idioti di un disegno internazionale che era un attacco all'Italia e alla politica italiana compiuto con l'apporto di quinte colonne interne»*.
Il Fronte per la Sovranità Popolare vuole essere parte organizzata di un ampio movimento di popolo volto a difendere il principio di sovranità popolare insito nella Costituzione italiana, contro la crescente ingerenza della UE e di altri organismi sovranazionali quali NATO e OMS.
Da oltre 30 anni l’avvicendarsi al governo di coalizioni di centrodestra e centrosinistra ha consegnato il Paese agli indirizzi di un’unica ideologia estremista, il neoliberismo, portando deindustrializzazione, tagli a istruzione e sanità, aumento della disoccupazione e povertà.
Nostro obiettivo politico primario, quindi, è quello di portare al governo dell’Italia una classe politica che difenda gli interessi del Paese e che attui l’uscita dell’Italia da UE ed Eurozona. come primo passaggio di una liberazione nazionale.
A proposito di cialtroni, quando si parla di produttività i liberisti usano sempre un grafico per dimostrare come il declino italiano sia iniziato negli anni 70. Il grafico è questo, e riguarda la Total Factor Productivity (produttività totale dei fattori).
Perché usare un grafico elaborato su dati di una sconosciuta università olandese anziché quelli ufficiali (ISTAT, AMECO, BdI)? La risposta è semplice. Perché se si usano fonti ufficiali, anche la TFP inizia a calare nella seconda metà degli anni 90. Questa la TFP su dati AMECO.
Questa invece è la TFP con i dati ISTAT e con i dati di Bankitalia.
60 anni fa, il 27 ottobre 1962, veniva assassinato Enrico Mattei. Una piccola carica di tritolo venne piazzata sull’aereo che lo stava portando dall’aeroporto di Catania Fontanarossa a quello di Linate.
Venne assassinato con la complicità di uomini di Stato italiani e su mandato di un Paese tra Regno Unito, Stati Uniti e Francia.
Quando nel 1945 gli venne affidata l’AGIP per liquidarla regalandola ai privati, si oppose. Non solo mantenne l’AGIP un’azienda di Stato, ma nel 1953 creò l’ENI.