"È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano maggiore propensione per materie legare all'accudimento, per esempio ostetricia"
Onorevole @SimoPillon, abbia la cortesia di seguire il thread.
Maria Chiara Carrozza, fisica, ha svolto ricerca nei campi della biorobotica, della biomeccatronica e della neuro-robotica.
Presidente CNR.
2/11
Fabiola Gianotti, fisica, ha coordinato il team che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs.
Direttrice generale del CERN di Ginevra. Membro ordinario della Pontificia accademia delle scienze.
3/11
Emma Strada, prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria, al Politecnico di Torino. Il primo progetto al quale lavorò fu una galleria di accesso ad una MINIERA in Valle d’Aosta.
La Strada fondò la AIDIA, Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architetto.
4/11
Rita Levi-Montalcini, medico, scoprì ed illustrò il fattore di accrescimento della fibra nervosa (nella fattispecie della struttura assonale), noto come NGF.
Premio Nobel. Senatrice. Prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze.
5/11
Luigi Mangiagalli, medico, ginecologo e ostetrico, costituì l'Università degli Studi di Milano e ne divenne il primo rettore.
6/11
Edoardo Porro, medico, ginecologo e ostetrico, mise a punto una tecnica (ormai superata) per ridurre l'elevato tasso di mortalità conseguente al cesareo.
Presidente della Società Italiana di Scienze Naturali. Senatore.
7/11
Riccardo Federle, ostetrico, lavora in ospedale e in consultori familiari.
Presidente dell'Azione Cattolica parrocchiale.
8/11
Carlo Flamigni, medico, ricercatore in ostetricia e ginecologia interessato a fisiopatologia della riproduzione. Considerato tra i padri della fecondazione assistita.
Membro del Comitato Nazionale di Bioetica. Presidente AIED, Associazione Italiana Educazione Demografica.
9/11
Onorevole, trovo la sua espressione su Facebook irriguardosa a partire dalla distinzione da asilo tra "maschi" e "femmine", nonché del tutto priva di fondamento nell'indimostrata (e indimostrabile) distinzione delle "propensioni" professionali in base al sesso.
10/11
Mi fermo qui. Il resto del suo post, viziato da premesse irricevibili, non è degno di un rappresentante del Popolo. Per la grettezza del pensiero e per l'assenza delle basi minime di dialogo.
Mi auguro lei riesca a recuperare al più presto i toni di una autentica umanità.
11/11
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L'autore, prof. Ricchieri, non poteva sapere che quella sarebbe stata la prima.
E di fronte alla "guerra mostruosa" si chiedeva se "la nostra vantata civiltà non sia di parata".
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Vi suggerisco la lettura di alcune pagine della terza lezione sulle caratteristiche dell'espansione coloniale della Russia.
"Il gigante dell'Europa orientale si può dire inesistente per la storia europea sino alla fine del secolo XVII".
Ma perché allora fa la guerra?
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"Essa non è dovuta a un moto spontaneo e naturale, a bisogni prepotenti manifestati dalla nazione; bensì a un pensiero, ad una volontà e iniziativa ambiziosa degli Zar e dei loro ministri, nonché all'influenza ed agli interessi d'un potente organismo burocratico e militare...
Il post di Stefano sostiene una tesi condivisibile, ma impacchettata un varie scatole che sono totalmente da scartare.
La tesi condivisibile è che i lavoratori non possano essere sottopagati o pagati in nero. Ciò però vale sia per una borsa firmata che per un idraulico.
Le scatole da scartare senza ripensamenti sono varie.
1️⃣ Età e patrimonio del patron sono ininfluenti. Al massimo possono far sollevare il sopracciglio, ma se un comune cittadino non si fa fatturare un lavoro o paga in nero la colf per risparmiare non è meno biasimevole.
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2️⃣ Lo stato di famiglia non è pertinente, come non lo sono prospettive di "lusso" per "decine di generazioni". La costruzione del personaggio in negativo a partire da dati personali ha caratteristiche di fallacia "ad personam".
3️⃣ L'affermazione che il patron si avvalesse...
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@galatacla @Domenicodanton6 @gloquenzi Lo scenario win-loss nel conflitto russo-ucraino non è nemmeno da prendere in considerazione. L'unico che mi pare plausibile è loss-loss.
Ammesso questo ci sarebbe da chiedersi fino a quale prezzo sono disposti a perdere gli ucraini. Ma è questione che riguarda solo loro.
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@galatacla @Domenicodanton6 @gloquenzi Poi c'è lo scenario di fondo. Si potrebbe definire come conflitto tra occidente e oriente, tra NATO e Russia, tra USA e BRICS, tra imperialismi e democrazie.
Ricordiamo però che non si tratta di una partita di rugby ma dell'orientamento della storia.
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@galatacla @Domenicodanton6 @gloquenzi In questo secondo scenario chi vince prende tutto. Più o meno consapevolmente la resistenza di taluni settori sociali si motiva dal rifiuto di essere costretti ad abbracciare un modello di pensiero diverso dal proprio.
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@Domenicodanton6 @gloquenzi Ho letto la trascrizione dell'intervista del Papa e ho letto l'interpretazione che ne ha dato la sala stampa vaticana. Ho come il sospetto che domani ci sarà qualche precisazione all'angelus.
Ma nulla di nuovo nel pensiero che Papa Francesco ha espresso fin dall'inizio.
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@Domenicodanton6 @gloquenzi È chiaro che il Pontefice non abbia compreso le dinamiche di questo e di altri interventi militari e si lasci portare da un'unica convinzione: la pace va cercata ad ogni costo, se non si riesce a far ragionare l'aggressore è l'aggredito a dover cedere.
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@Domenicodanton6 @gloquenzi Piaccia o non piaccia, questa è la sintesi del pensiero del quasi novantenne pontefice. Esprime una autorevole opinione che tuttavia non impegna l'adesione della fede.
Cosa ne pensi io è cosa nota. Se avessi la bacchetta magica per creare pace la userei. Ma non c'è.
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Due anni fa il vate diocesano di Roma, colui che viene invitato a fare formazione geopolitica a preti e missionari, profetava di una Russia disinteressata all'invasione, di un occidente maldisposto verso Zelensky, di un Biden destabilizzatore.
Se questo è il vate, il geniale interprete della geopolitica, il menestrello dell'imperialismo russo che riporterebbe l'equilibrio con l'imperialismo NATO e stabilirebbe l'auspicato (per lui) nuovo ordine mondiale, immagino i suoi gregari clericali e gli articolisti amici...
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La signora Modesta Valenti, senza fissa dimora, viveva in Roma presso la Stazione Termini.
Il 31/1/83 era un mattino freddo, alcuni passanti si accorsero che questa donna stava male e chiamarono il 118.
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Il personale intervenuto non volle caricarla perché era sporca e con i pidocchi.
Dopo circa 4 ore di agonia si spense tra l'indifferenza.
Nel 2002 il Comune di Roma le dedicò una via fittizia per dare residenza ai senza fissa dimora.
Dal 2014 c'è una targa al binario 1.
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O voi, che di qui passate, ciarlando e frettolosi:
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
3/