Johannes Bückler Profile picture
Jun 8, 2021 25 tweets 7 min read Read on X
«Salve Livia. Ieri sera (qui bit.ly/3cktLHV) abbiamo raccontato la tua vita fino al matrimonio con Ottaviano. Divenuto in seguito Augusto.
Inizi da questo momento a tessere la tua tela.
Filo dopo filo. Il tuo fine?
Portare tuo figlio Tiberio sul trono imperiale».
Vedo che insisti.
Quello storico bugiardo ha scritto di “venefici assurdi” e “intrighi romanzeschi”.
Non potendomi accusare di infedeltà e dissolutezza è andato sul criminale.
Chissà quanta gente ho assassinato.
Sicuramente tutti quelli che intralciavano il mio disegno.
«O per vendetta.
Vogliamo parlare del tuo ex marito Tiberio Claudio Nerone?
Ti aveva ceduta a Ottaviano dandoti pure una dote.
Non si era battuto per difenderti.
Però dai, che poteva fare, opporsi e morire all’istante?
Morì nel 33 a.C.
Sai qualcosa del veleno che ingerì?»
Io ero lontana. Comunque se lo meritava.
Era un codardo.
Non puoi dimostrare niente Johannes, quindi perché parlarne.
Tacito di me racconta che ero una "moglie impeccabile". Mi occupavo personalmente della casa sul Palatino e cucivo gli abiti di Augusto.
Che vuoi da me.
«Ho letto Tacito. Sei stata un’ottima moglie.

Però parliamo di Marco Marcello, nipote di Augusto. Non avendo figli maschi, neppure da te, Augusto lo adottò, nominandolo suo erede.
Era figlio di Ottavia, sorella di Augusto, che tu odiavi. Stranamente Marcello morì a 19 anni».
E io che c’entro?
Ottavia era mia cognata e la odiavo, certo, ma Marcello, poco dopo le nozze, venne prostrato da una febbre violenta.
Venne affidato al miglior medico di Roma, Musa.
Lui guariva tutto con dei bagni di mare.
Con lui non funzionarono.
«Beh, Augusto aveva dato in moglie proprio a suo nipote Marcello, l’unica sua figlia Giulia.
Che così era diventato anche genero dell’Imperatore. Ottavia non ti volle al suo funerale.
E nemmeno tuo figlio Tiberio.
Che mi dici invece della morte dei fratelli Gaio e Lucio?»
Intendi i figli di Giulia avuti dal precedente marito Agrippa? Adottati da Augusto? E io che ne so.
O meglio.
So che Lucio morì a Marsiglia di una strana malattia.
E Gaio morì a Lymira, di un’altra strana malattia.
Eredi di Augusto, destinati a guidare l’Impero.
Quindi?
«Niente, strane queste morti.Tutti ostacoli tra tuo figlio Tiberio e la sua ascesa al trono. Era rimasto ormai solo lui, tuo marito Augusto. Lui si nutriva della frutta che coglieva nell’orto imperiale.Non notò quei fichi cosparsi di un liquido. Iniziò con la dissenteria, poi...»
Poi morì.
Ascolta Johannes. Non hai nessuna prova.
Solo stupide coincidenze.
Io per tutti rimango Livia Drusilla, moglie dell'imperatore Augusto, madre dell’Imperatore Tiberio, nonna di Germanico e Claudio, bisnonna dell’Imperatore Caligola e trisavola dell’Imperatore Nerone.
«Grazie al testamento di Augusto che, disperato, alla fine designò suo erede di primo grado tuo figlio Tiberio.
Non solo.
Tuo marito ti adottò come figlia, per permetterti di entrare a far parte della gens Giulia.
Pretendesti il titolo di "Augusta" e ti facesti divinizzare».
Tutto meritato.
Cinquantadue anni insieme.
Moglie fedele mentre Augusto si divertiva con Terenzia, moglie dell’amico Mecenate.
Di me, raccontano gli storici contemporanei, sempre dalla parte del bene, amata dal popolo.
Ingegno, coraggio e clemenza le mie virtù.
«Tutto vero. Augusto ti affidò il controllo delle sue finanze. E il timbro imperiale. La sua ultima frase? Livia, nostri coniugii memor, vive ac vale, Livia, nel ricordo della nostra unione, vivi e stai bene. Finalmente Tiberio poteva diventare Imperatore.
Un rapporto difficile»
Mio figlio Tiberio era come infastidito dalla mia presenza. Dal potere che avevo sul popolo romano.
Era sempre arrabbiato.
Forse perché mio marito Augusto lo aveva obbligato a lasciare la sua adorata moglie, Vipsania Agrippina, per sposare Giulia, sua figlia.
«Lui amava Vipsania.
Tra l’altro lei aspettava un figlio da Tiberio.
Che perse per la disperazione.
Sai benissimo che Augusto scelse Tiberio solo perché tutti quelli che lui aveva proposto per la sua successione erano morti.
Tacito descrive tuo figlio come un tiranno».
Tacito? Tacito? Buono quello.
Dovresti sapere cosa accade a chi non ha “buona stampa”.
Tacito era un aristocratico che rimpiangeva le istituzioni repubblicane.
Affidabile?
Scrive di mio figlio Tiberio negli Annales, sessant’anni dopo la sua morte. Per sentito dire.
«Vero, ma non possiamo definirlo fazioso o falso. Diciamo che ha dato più credito a certi fatti rispetto ad altri.
Come quelle due morti misteriose durante l’impero di tuo figlio Tiberio.
La morte di Agrippa Postumo, figlio di Agrippa.
E quella di Germanico».
Ancora con queste storie. Tacito incolpa me delle loro morti e Tiberio indirettamente.
Germanico, che aveva sposato la nipote di Augusto,
era il naturale successore di Tiberio.
La sua popolarità stava offuscando quella di mio figlio. Venne richiamato a Roma.
«Per poi morire ad Antiochia in modo misterioso. Troppi misteri in queste morti, non credi?
E dici di non saperne niente.
Resta il fatto che a un certo punto, stanco della tua influenza, tuo figlio si ritirò a Capri.
Ti venne a trovare quando ti ammalasti la prima volta».
Quando mi ammalai nuovamente, nel 29, lui non si mosse da Capri.
La mia morte non mitigò il suo astio nei miei confronti. Avevo ottantasei anni.
Lasciarono il mio corpo nel letto per giorni in attesa del suo arrivò.
Poi alla fine dovettero rassegnarsi a darmi sepoltura.
«Avevi fatto di tutto per lui. Di tutto.
Non venne nemmeno al tuo funerale.
Mandò Caligola per l’orazione funebre.
Ingrato, sicuramente.
Posso approfittare?
Puoi raccontare com’era la condizione delle donne romane ai tuoi tempi?
Anche loro portate per l’accudimento?»
Beh, duemila anni fa le cose erano sicuramente diverse rispetto alle donne di oggi. Almeno spero.
A Roma, pur non passandosela male come in Grecia, le donne vivevano in condizione di inferiorità rispetto agli uomini. Dovevano “accudire” padri, mariti, fratelli. Sempre sottomesse
«Già. Delle donne ne ha parlato Tito Livio.
Consigliando di stare attenti nel concedere dei diritti alle donne, perché “quando saranno uguali, saranno superiori”.Ma è vero che i mariti potevano ripudiarvi nel caso aveste fatto fare al fabbro una seconda chiave? Di quale stanza?»
Indovina. La chiave della cantina.
Si diceva che il vino era foriero di eccitazione erotica, per quello era severamente vietato alle donne romane. Ma questo accadeva anni fa.
Sotto Augusto noi donne abbiamo accompagnato i nostri mariti nei piaceri del cibo e del bere.
«Grazie Livia della chiacchierata. Molto interessante. Abbiamo visto come “hai imposto” all’impero romano la discendenza dei Claudi.
Ma la domanda rimane sempre la stessa.
La vera Livia Drusilla è quella mite, amorevole e saggia, o quella ambiziosa, sanguinaria e crudele?».

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Johannes Bückler

Johannes Bückler Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @JohannesBuckler

Jul 7
Che ci faccio fuori dalla chiesa in Piazza Don Bosco nel quartiere Tuscolano a Roma?
Non mi lasciano entrare in chiesa.
O meglio.
Non ci lasciano entrare in chiesa.
Come è possibile?
È possibile sì.
Forse è meglio che vi racconto quando, e come tutto è cominciato. Image
Non ero mai stata a Roma.
Erano gli anni 70 e da San Candido in Alto Adige ero venuta in gita con la parrocchia.
E poi quel pomeriggio, libero per tutti.
Io ero sola.
Nessuna amica, niente fidanzato, nessun familiare.
Andare da sola per Roma non fu una bella idea.
Perdersi fu un attimo.
Ricordo che fu lui ad avvicinarsi.
Gli chiesi come arrivare a Piazza Venezia.
Fu il mio accento a tradirmi.
Tedesca?”, mi chiese.
No”, risposi, “vengo dall’Alto Adige”.
“Ah, dove prendete in giro gli italiani!”.
La nostra storia d’amore iniziò quel giorno.
Read 25 tweets
Jul 5
Oggi il Torneo al Queen’s Club è riservato ai soli uomini, ma non era così ai miei tempi.
Era comunque considerato, come oggi, la migliore anticamera prima della partecipazione a Wimbledon, il mio obiettivo.
E la mia spalla non va ad infiammarsi giocando proprio quel torneo?
Una sfortuna sfacciata.
Ero arrivata da poco proprio per fare il grande salto.
Negli USA, la mia patria, avevo vinto molto, per quello avevo deciso di sbarcare in Europa.
E avevo iniziato vincendo i Tornei di Surbiton e Manchester come preparazione a Wimbledon.
Mi presento.
Mi chiamo Maureen Connolly e sono nata il 17 settembre 1934 a San Diego, in California.
Papà voleva un maschio, e per molti anni ho sempre creduto che fosse mia la colpa.
Del suo abbandono, dopo avermi promesso che sarebbe andato a comprarmi un gelato perché avevo la febbre. Image
Read 21 tweets
Jul 3
Cosa darei per vincere questo torneo?
C’è gente che sarebbe disposta a tutto anche solo per essere presente come spettatore, figuriamoci come protagonista in campo.
Dicono che non posso vincere.
Sono d'accordo.
In conferenza stampa ho detto che darei una mano pur di riuscirci. Image
C’è sempre dell’ansia prima di entrare in campo.
Ci si veste, poi i soliti riti scaramantici, e infine qualche minuto seduto in attesa della chiamata.
Tra poco sfiderò in finale, sul manto erboso del Centre Court di Wimbledon, il vincitore dell’anno scorso.
Numero uno al mondo.
Non ci sopportiamo.
Vecchia ruggine per questioni di patriottismo.
Non avendo risposto a una chiamata della nazionale per giocare delle amichevoli lo avevo definito “antipatriottico”.
Una causa di risarcimento in corso.
Siamo diversi.
Non solo per il colore della pelle.
Read 24 tweets
Jul 1
Il giudice per le indagini preliminari di Roma ha disposto ieri l’archiviazione dell’indagine relativa alla mia morte, avvenuta mentre operavo per le Nazioni Unite nella missione di pace in Colombia.
Suicidio è stata la conclusione.
Ma non è andata così.
Torniamo a quei giorni.
No, non è stato un rapimento.
Almeno è stato evitato il solito stupido chiacchiericcio sul pagamento di un riscatto da parte del Governo italiano.
E la classica conclusione che in fondo “se l’è cercata”.
No, non è stato un rapimento.
E non me la sono cercata. Image
Però non è stato nemmeno un suicidio come riportato dalle autorità locali.
Una scena ben confezionata certo, con quelle ferite da taglio e io appeso ad una corda.
Immagino il dolore dei miei familiari e dei miei amici.
Nessuno di loro crederà mai che mi sono tolto la vita. Image
Read 22 tweets
Jun 30
“Vuoi entrare a far parte della Guardia Costiera? Diventa protagonista: difendi il mare, proteggi la vita e contribuisci a preservare l'ambiente marino”.
Un Corpo nobile, votato a salvare vite e a governare i porti.
Votato a salvare vite.
Quello che fa da sempre. Image
I principali compiti della Guardia Costiera italiana infatti sono “la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, la tutela dell'ambiente marino, il monitoraggio del trasporto marittimo, il controllo sulla filiera della pesca marittima”. Image
Già.
La salvaguardia della vita in mare.
E per anni salvare vite umane era un vanto della Guardia Costiera.
Tanto da renderci partecipi raccontando sui social tutti i loro interventi. Image
Image
Read 17 tweets
Jun 22
«Si metta vicino alla parete e osservi attentamente la stanza».
La cosa gli era sembrata perlomeno strana.
Le aveva parlato dei suoi problemi, di quel periodo buio dal quale non riusciva a uscire.
Cos’era?
Un nuovo gioco?
Comunque obbedì.
«Ora osservi tutto quello che si trova in questa stanza e si concentri sulle cose di colore nero».
Vabbè, di cose nere ce n’erano parecchie.
La scrivania ne era piena, la libreria, i vasi e poi soprammobili di tutti i tipi.
«Forse sta testando la mia memoria», pensò l’uomo.
Cominciò ad osservare e memorizzare tutte le cose di colore nero e la loro posizione.
Non era poi così difficile.
Aveva sempre avuto una memoria fuori dal comune. Dunque.
Alcuni libri, l'elefantino, un porta vaso, la stilografica...
Era pronto.
L’avrebbe stupita.
Read 7 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Don't want to be a Premium member but still want to support us?

Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal

Or Donate anonymously using crypto!

Ethereum

0xfe58350B80634f60Fa6Dc149a72b4DFbc17D341E copy

Bitcoin

3ATGMxNzCUFzxpMCHL5sWSt4DVtS8UqXpi copy

Thank you for your support!

Follow Us!

:(