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"Finiremo tutti colpevoli per non aver capito che i mali grandi e irrimediabili dipendono dall’indulgenza verso i mali ancora piccoli e rimediabili” (V. Foa)
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Mar 25 25 tweets 9 min read
Vi giuro che non passavo di lì per caso mentre sceglievano i 335 da uccidere alle Fosse Ardeatine. Non so e nemmeno voglio sapere il nome di chi ha messo in giro quella voce.
Sicuramente qualcuno che non ha mai visitato i sacelli che ospitano i resti delle vittime dell’eccidio. Image Ci sono anch’io, sapete?
Al sacello numero 53 al Mausoleo, sotto il Monolite. Vi giuro che non passavo di lì per caso.
Ero stato arrestato il 27 Febbraio 1944 e trasferito al Carcere di via Tasso.
Inserito poi nella lista Kappler delle persone da uccidere alle Fosse Ardeatine. Image
Mar 24 21 tweets 6 min read
Oggi è il 22 maggio 1996.
Cosa ci faccio in un’aula di tribunale?
Perché non è mai troppo tardi per avere giustizia.
Mi chiamo Giulia.
E questa è la mia storia. Sono nata al Testaccio e nello stesso rione mio padre aveva un negozio di biancheria.
Lui non aveva studiato, ma nessuno riusciva a far di conto come lui.
Per mio madre era un autentico sognatore.
Mar 22 16 tweets 5 min read
Mi chiamo "Pieterson".
In realtà il cognome originale della mia famiglia è "Pitso", trasformato in "Pieterson" nel tentativo di passare dallo status legale di "neri" a quello di "coloured" (meticci).
Che volete.
Pure questo dovevamo subire pur di avere una vita dignitosa. Cosa provocò gli incidenti del giugno del 1976?
Fu colpa del ministro sudafricano dell'istruzione.
Tempo prima aveva emanato un decreto che rendeva obbligatorio l'uso dell'Afrikaans (una lingua figlia dell’olandese) come mezzo di istruzione nelle nostre scuole.
Dei neri intendo.
Mar 20 17 tweets 5 min read
Quando arrivarono nella nostra terra fecero esattamente quello che avevano fatto con i nativi americani.
Ma i nativi americani erano anche guerrieri e con loro la cosa andò per le lunghe.
Con noi aborigeni la cosa fu molto più veloce.
La nostra distruzione, intendo. ImageImage Tutto era iniziato nel 1770 quando l’esploratore James Cook era sbarcato a Botany Bay.
Diciotto anni dopo il nostro territorio era stato ritenuto colonizzabile.
«Terra Nullius», avevano dichiarato.
Dal diritto romano "terra che non appartiene a nessuno".
Già. Image
Mar 12 19 tweets 4 min read
Come sono finita su uno dei 10 tavoli della sala I dell’Obitorio?
Il medico legale non è rimasto sorpreso dopo aver visto i fori di sei proiettili calibro 6,35.
Due nella regione scapolare, uno nel petto, uno nel collo e due ai polsi.
Sì, ho cercato di difendermi, e di coprirmi. Il professor Antonio Gazzaniga ha trovato acqua nei miei polmoni.
Che tenero.
Se ti scaricano un intero caricatore, poi ti tolgono collana, bracciale e borsetta e ti gettano nell’Olona presso il ponte di Via Renato Serra, l’acqua nei polmoni non è nemmeno la cosa più importante
Mar 11 13 tweets 3 min read
“Nessun fiocco di neve si sente mai responsabile in una valanga.”
(Stanisław Jerzy Lec)

Quelleo che segue è il testo della canzone "Matamoros Banks", cantata da Bruce Springsteen.
Racconta la storia del mio viaggio alla ricerca di un futuro migliore. “Ogni anno molte persone
muoiono attraversando deserti
montagne e fiumi dei nostri confini meridionali
in cerca di una vita migliore
qui seguo il viaggio al contrario
dal corpo sul letto del fiume
all’uomo che cammina per il deserto
verso le rive del Rio Grande.
Mar 10 25 tweets 6 min read
Qual è stata, nella storia, la durata media di una guerra?
Una risposta non semplice.
Nel mondo antico e in quello medioevale ci sono state guerre di durata lunghissima.
Nel mondo moderno ci sono state anche guerre lampo, in tedesco Blitzkrieg. Nel mondo antico sono diverse le guerre di una certa durata.
La Guerra del Peloponneso per esempio.
Venne combattuta in Grecia e nel Mediterraneo tra le due città rivali, Atene e Sparta e i loro alleati.
Durò all'incirca 27 anni, dal 431 a.C. al 404 a.C.
Mar 7 18 tweets 7 min read
10 ottobre 1928 – Discorso di Mussolini ai 70 direttori dei giornali.
“Voi vi rendete conto che non poteva avvenire prima, perché solo dal gennaio del 1925, e più specialmente in questi ultimi due anni, è stato approntato e risolto quasi completamente il problema della stampa”. ImageImage 10 ottobre 1928 – Discorso di Mussolini ai 70 direttori dei giornali.
"Le accuse sulla soffocazione della libertà di stampa, non hanno più credito alcuno. La stampa più libera del mondo intero è la stampa italiana. Il giornalismo italiano è libero perché serve soltanto una causa” Image
Mar 4 17 tweets 7 min read
Il 27 febbraio vi ho raccontato dei clandestini italiani che pur sapendo di rischiare la vita cercavano di attraversare il confine francese alla ricerca di una vita migliore.
Le guide li chiamavano “fenicotteri” perché sapevano che prima o poi avrebbero spiccato il volo. ImageImage Sapevano che “sperdutosi il tratturo dei Sette Cammini tra le erbe e la pietraia li aspettava il volo verso la morte".
Questa sera vi parlerò dei viaggi della speranza di milioni di italiani verso le Americhe. Image
Mar 2 18 tweets 4 min read
La fate facile voi.
«Io non partirei se fossi disperato perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo chiedere io al luogo in cui vivo, ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso». Averlo saputo prima non saremmo certo partiti quel giorno. Io e il mio amico, intendo.
Saremmo rimasti nel nostro Paese, il Ghana, a spaccarci la schiena lavorando 10 ore al giorno nelle miniere d’oro per mettere un pezzo di pane sotto i denti.
Feb 27 23 tweets 6 min read
Mi chiamo Mario.
Nel 1961 avevo 26 anni e facevo il panettiere.
Il negozietto che avevo a Bagno a Ripoli non mi permetteva di tirare avanti decorosamente.
Ero disperato e per quello presi quella decisione.
Lasciare i miei affetti per cercare un futuro migliore in un altro Paese Qualcuno diceva che era inutile rischiare di morire.
Bastava avere un visto sulla carta d’identità per andare in Francia.
Già, peccato che per quelli come me niente visto.
Noi “miserabili” non avevamo i soldi per fare il turista o per avere un lavoro di là dal confine.
Feb 23 13 tweets 2 min read
Il 4 marzo 1947 l'Assemblea Costituente inizia la discussione generale del progetto di Costituzione della Repubblica italiana.
La seduta, sospesa alle 17,55, è ripresa alle 18,10.
Intervento di Piero Calamandrei.
La parte sulle disposizioni transitorie. Image «C'è nelle disposizioni transitorie, del progetto, un articolo che proibisce «la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del partito fascista».
Non so perché questa disposizione sia stata messa fra le transitorie: evidentemente può essere transitorio il nome «fascismo,
Feb 22 24 tweets 6 min read
Molte le invenzioni che hanno cambiato il mondo.
La stampa per esempio, o la macchina in grado di sfruttare la pressione del vapore per generare movimento di componenti meccaniche.
La lampadina, il telefono, l’aeroplano e i vaccini.
E molte altre. Tra queste una in particolare. L’invenzione più fragorosa che ha cambiato il mondo. Incredibile a dirsi, nata nel silenzio di un convento. Un’invenzione che ebbe due padri.
Uno di questi era uno scolopio, un religioso dell’ordine dei chierici regolari della Madre di Dio delle Scuole pie.
Feb 17 17 tweets 5 min read
Siamo sempre stati abituati ai cataclismi.
Normale se vivi su un’isola dove i terremoti sono all’ordine del giorno da secoli.
Se al centro si eleva il monte Aso, il più vasto vulcano attivo del mondo.
Per non parlare del vulcano Kirishima e a sud quello di Sakurajima Eravamo abituati ai cataclismi, noi dell’isola di Kyushu, la Sicilia nipponica.
Sapevamo cosa fosse la paura, vivevamo da sempre con la paura.
Perché proprio a noi?
Perché quella suggestiva città adagiata sulla costa ovest di Kyushu ricca di templi buddisti?
Feb 15 25 tweets 8 min read
Ieri vi ho raccontato la pianificazione del bombardamento di Dresda.
(leggete qui threadreaderapp.com/thread/1625597…)
Dal Bomber Command (Comando Bombardieri), alla contrarietà del vicecomandante Sir Robert Saundby.
Il 13 febbraio però è arrivato. Ore 22.04.
Iniziarono i Lancasters, con bengala a luce bianca e grappoli di target indicators, segnali luminosi a luce verde. Inconfondibili per i radar.
Due minuti dopo i Mosquitoes del 627° squadrone piombarono sulla città.
Uno centrò lo stadio Sportplatz. Image
Feb 14 25 tweets 7 min read
Qualcuno ha detto che esistono tre tipi di bugie.
Quelle grandi, quelle piccole e le statistiche.
Charles Bukowski spiega che “un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media”. Alla domanda, quale città tedesca ha subito il peggior bombardamento nella II guerra mondiale, la statistica ci tiene ad informarci che è stata Wuppertal-Elberfeld, distrutta per il 94%.
Amburgo, per esempio, fu distrutta per il 74%, Düsseldorf per il 64% e Colonia per il 61%.
Jan 31 18 tweets 6 min read
Ieri la mia amica Mary Leigh mi ha chiesto: “Ho saputo che vai a vedere il Derby di Epsom. Come mai?”
Le ho risposto: “Lo capirai domani sera leggendo i giornali”.
Già, il Derby di Epsom, la corsa di cavalli più prestigiosa del Regno Unito. Image Infatti sono qua, proprio al Derby d’Epsom, l'appuntamento mondano con tutta l’alta società britannica. Compresa la famiglia reale.
E’ il 4 giugno del 1913.
Perché sono venuta?

Una storia lunga. Iniziata anni fa. Image
Jan 30 21 tweets 5 min read
“Le decisioni devono essere prese il più vicino possibile ai cittadini. Cosa volete che sappia uno a Roma dei problemi di un comune della Lombardia”. Si chiamava “Lega autonomista lombarda” il movimento fondato nel 1982 da Umberto Bossi.
Nata “per dare voci alle peculiarità culturali ed economiche della Lombardia”.
Il motto più gettonato a quei tempi?
"I terroni li manderemo via tutti". "
Jan 28 25 tweets 6 min read
Mi chiamavano “il tessitore”, ma sono sempre stato per tutti solo il “Bepi”.
Per il mio carattere, per quello che ho passato e per come è finita, la voglia di raccontarvi la mia storia è poca, anzi pochissima.
Ma per Johannes deve essere raccontata.
Dice che la gente deve sapere. Mi chiamo Giuseppe Signorelli e sono nato a Bergamo il 18 settembre 1907.
Come molti ragazzi ho frequentato le scuole professionali indirizzo meccanico, riuscendo ad entrare, ancora giovane, alla Dalmine.
Con una mansione che mi aiutò moltissimo, quando venne il momento.
Jan 27 17 tweets 5 min read
"Non dico che le camere a gas non siano esistite. Io non le ho potute vedere. Non ho studiato specificamente la questione, ma credo che sia solo un “dettaglio” nella storia della seconda guerra mondiale" (Jean-Marie Le Pen)

Già. Un dettaglio. E' l'inverno del 1944.
Mi chiamo Sara e ho tredici anni.
Tre anni fa vivevo in Lituania con tutta la mia famiglia, poi sono arrivati i tedeschi e mio padre e mio fratello erano stati rinchiusi nella "Fortezza numero sette"
So che sono stati uccisi, con altre centinaia di ebrei.
Jan 26 25 tweets 7 min read
Oggi è il 23 agosto 2021.
Quarantatré anni.
Quelli che avrei potuto compiere oggi.
Purtroppo è andata diversamente.
So che non mi avete dimenticato.
Il fatto che Johannes voglia riproporre la mia storia lo dimostra.
Una storia che inizia da una fine.
La mia ultima partita. Prima o poi doveva succedere.
È stato un percorso lungo, ma ho preso la mia decisione.
E mentre aspetto di scendere in campo per l’ultima volta la mia mente corre a quando tutto è iniziato.
A quel “soldo di cacio” che crebbe mangiando gnocchi, lasagne e salsicce.