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"Finiremo tutti colpevoli per non aver capito che i mali grandi e irrimediabili dipendono dall’indulgenza verso i mali ancora piccoli e rimediabili” (V. Foa)
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Jan 17 24 tweets 7 min read
La storia ha inizio in una grande città dove i suoi 242.000 abitanti convivono con 20.000 immigrati italiani.
Convivere?
Parola grossa, perché i rapporti non sono certo dei migliori.
Gli italiani sono accusati dagli abitanti di accettare stipendi da fame rubando loro il lavoro. A parte qualche centinaio di malavitosi (due le organizzazioni criminali “Mafia” e “Mano nera”) gli italiani fanno solitamente i lavori più umili e faticosi: braccianti agricoli, calzolai, minatori, lavoratori ferrovie, spazzini, stagnini.
Se sono fortunati venditori ambulanti. Image
Jan 16 19 tweets 6 min read
Ogni volta è uno spasso.
Guardare Johannes che apre uno di quegli scatoloni che tiene custoditi gelosamente.
A volte un’etichetta ingiallita lo aiuta.
Il più delle volte nemmeno si ricorda di aver avuto certa roba.
E’ l’età, ma meglio evitare di dirglielo. Che se mi sente chiamare “roba” le sue cose, rischio pelo e contropelo.
Rovistando in uno di questi scatoloni ha trovato un vecchio volumetto, regalo del suo vecchio maestro di chitarra. In gioventù.
Ha scoperto di me sfogliandolo.
Di me come fonte d’ispirazione, intendo.
Jan 14 24 tweets 6 min read
In quel 1988 la Corte dei Conti era stata chiara a commento del relativo contesto economico-finanziario.

«Si evidenziano margini sempre più ristretti e il crescente affanno di un’azione di rientro che tutt’ora rifugge dallo scontro diretto con i nodi strutturali» «Non è più percorribile la strada dell’anticipo dei versamenti d’imposta, che in varie occasioni ha già portato a riprendere anticipi degli anticipi, che non di rado hanno scaricato effetti negativi sugli esercizi susseguenti.
Un parere globale negativo, insomma.
Inoltre.
Jan 12 25 tweets 9 min read
È il 31 gennaio 1969.
Il luogo? Viareggio.
Ermanno Lavorini esce di casa alle due e mezza del pomeriggio sulla sua bicicletta rossa, nuova fiammante.
Ha dodici anni, un ragazzino lindo, "tenuto come una statuina di porcellana dai genitori". Image Il papà si è fatto da solo.
Lavorando come un mulo, girando mercati di paesi e città.
Era stato anche a Milano, vendendo biancheria.
Aveva guadagnato bene.
Ora ha un bel negozio di stoffe nel centro di Viareggio e sopra ci ha costruito un palazzo.
Dove abita con la famiglia. Image
Jan 10 14 tweets 6 min read
E' il 23 giugno 1978.
Siamo a Seregno, via Ballerini, a pochi passi dal centro della città.
All’improvviso, sul lato della scuola elementare Umberto Primo, un boato.
Un’esplosione e tante fiamme.
E poi fumo, tanto fumo.
E urla, tante urla. Image Un giovane è avvolto dalle fiamme, mentre i suoi due compagni a terra si lamentano, colpiti dai frammenti del recipiente metallico che conteneva l'esplosivo.
Vengono caricati e portati al centro grandi ustionati del Niguarda.
Chi sono i tre ragazzi? Image
Jan 9 21 tweets 6 min read
Oggi ci prenderemo la nostra rivincita.
Gli americani hanno fatto un grosso sbaglio a saccheggiare e bruciare edifici pubblici e privati ​​a York (che oggi chiamate Toronto), allora capitale dell'Alto Canada.
Diremo la parola fine alle loro mire espansionistiche e imperialiste. Sono il vice ammiraglio scozzese Sir Alexander Cochrane, comandante in capo della North America and West Indies Station.
E oggi è il grande giorno.
Non abbiamo voluto tenere segrete le nostre intenzioni.
Tanto so cosa sta pensando il loro Segretario alla Guerra John Armstrong. Image
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Jan 7 16 tweets 5 min read
E' l'inverno 1944 – Mi chiamo Sara e ho tredici anni.
Tre anni fa vivevo in Lituania, con tutta la mia famiglia.
Poi erano arrivati i tedeschi.
Mio padre e mio fratello sono stati rinchiusi nella "Fortezza numero sette".
So che sono stati uccisi con altre centinaia di ebrei. Mia mamma e mia sorella sono state portate altrove.
Non so dove.
A soli 10 anni sono rimasta chiusa in un campo per bambini per ben tre anni.

“Avevo perso totalmente la nozione del tempo, non sapevo più che giorno fosse, notavo soltanto il cambiamento delle stagioni”. Image
Jan 5 18 tweets 5 min read
"Quale dovrebbe essere lo spirito di un giornale?
Quello della verità".
Lo scrissi l’11 ottobre del 1981.
“Ritengo infatti che in una società democratica e libera, quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società”. "Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili.
Pretende il funzionamento dei servizi sociali.
Tiene continuamente allerta le forze dell’ordine…”
Jan 4 25 tweets 7 min read
Come raccontato in questo thread , ai giovani mafiosi italiani la spartizione di New York fatta dal vecchio Maranzano non è andata giù.
Hanno idee nuove.
La violenza quando serve, tanto basta usare politici compiacenti e una polizia corrotta per fare affaribit.ly/3PkDMrN Bisogna però uccidere Maranzano, che ha il killer “cane pazzo” a guardargli le spalle.
E soprattutto eliminare tutti i vecchi capi.
In totale sono una sessantina.
Non vogliono correre rischi.
Tutto deve essere fatto in modo perfetto.
Dal rapporto della polizia di New York...
Jan 2 18 tweets 5 min read
E' il 13 gennaio 1983.
Oggi nella sede della stampa estera conferenza stampa importante.
Il presidente dell’INPS Ruggero Ravenna sta illustrando la situazione del suo istituto.
Ravenna proviene dalla UIL e ha seguito l’iter di approvazione dello Statuto dei Lavoratori. Ravenna è stato chiamato per correggere lo sfascio del sistema pensionistico.
E la conferenza stampa lo conferma: “I problemi finanziari dell’Ente non dipendono da incapacità degli amministratori o da una cattiva gestione". Image
Jan 1 20 tweets 5 min read
Mi chiamo Richard James Hart e nel 1908, a soli 16 anni, me ne andai da casa.
Brooklyn non era adatto a me.
Un ambiente troppo affollato e povero, con la sola prospettiva, per un ragazzino, di finire nelle mani della criminalità.
Verso ovest le prospettive erano migliori. Image Avevo voglia di nuove avventure.
Per questo mi unii a un circo attraversando tutto il Midwest.
E fu durante quel viaggio che entrai in contatto con gli indiani d'America.
Ne rimasi affascinato.
Della loro cultura, intendo.
Grazie al circo diventai bravo con la pistola.
Dec 30, 2024 25 tweets 8 min read
Nel thread di ieri vi ho raccontato di Al Capone che commise un errore.
Nel 1930 durante un controllo in un locale, il fisco rintracciò i rendiconti.
Dimostravano un incasso di 500.000 dollari negli ultimi 18 mesi.
Risultava però, come sempre, intestato tutto ad altra persona Image Al Capone, presente durante il controllo, iniziò ad irritarsi, a dare in escandescenze e davanti ad un agente e a sette testimoni urlò sette parole che mai avrebbe dovuto pronunciare davanti al fisco: «io sono il proprietario di questo posto!».
Fu così che venne incriminato. Image
Dec 29, 2024 25 tweets 8 min read
Il 16 gennaio 1920, negli Stati Uniti, entrò in vigore il proibizionismo, frutto di studi medico-sociologici.
Giudicato da molti “un nobile esperimento”.
L’inizio di una nuova era, insomma.
Un tentativo di moralizzare la società statunitense.
Vediamo i risultati. Image Quel nobile esperimento, che andò avanti fino al 15 dicembre 1933, danneggiò non solo le casse dello Stato (e fin qui), ma triplicò il numero di bevitori e causò un’ondata di delinquenza mai vista, che diede vita all’impero di quello che diventerà l’uomo più potente d’America. Image
Dec 27, 2024 16 tweets 7 min read
La gente non l’aveva presa bene.
Il mio ingaggio, intendo.
Era il 1949 e il Manchester City aveva un problema: sostituire la leggenda Frank Swift che aveva ormai 36 anni.
Avevano pensato a me.
Ero preparato alle proteste.
Le ferite della seconda guerra mondiale ancora aperte. Image Quando firmai l’ingaggio la voce si sparse e la comunità ebraica di Manchester diventò furiosa.
I giornali invasi da lettere e telefonate di protesta.
“Nazista”, “Criminale di guerra” mi urlavano durante gli allenamenti.
Non mi volevano.
In fondo li capivo. Image
Dec 24, 2024 17 tweets 5 min read
“Oggi siamo stati in pace. Domani, tu combatterai per il tuo paese, io mi batterò per il mio. Buona fortuna!», dissi al mio nuovo “amico” tedesco.
Mi chiamo George Eade, inglese.
Ed è un vero peccato.
Che quel tedesco sia stato mio amico solo per un giorno, intendo. Quattro mesi.
Avevamo passato gli ultimi quattro mesi a spararci addosso.
Da una parte noi inglesi e francesi e dall’altra loro, i tedeschi.
Le trincee distanti a volte solo poche decine di metri.
In quei pochi mesi erano morti migliaia di soldati.
Una vera carneficina. Image
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Dec 22, 2024 25 tweets 5 min read
Ieri sera ho concluso il thread sugli sprechi nella ricostruzione in Irpinia con:
"Esiste una storia, uno spreco che più di ogni altro può rappresentare quell'enorme sperpero di denaro? Esiste.
Eccome se esiste.
E riguarda una fabbrica che doveva imbottigliare vino".
Iniziamo. Giugno 1990.
Palazzo San Macuto è la sede della commissione d’inchiesta presieduta da Oscar Luigi Scalfaro.
Oggi è un giorno particolare.
È stato convocato da Scalfaro Elveno Pastorelli, da tre anni commissario straordinario per la ricostruzione.
Dec 21, 2024 19 tweets 5 min read
Gli sperperi di denaro pubblico post terremoto dell’Irpinia sono ormai entrati nella storia di questo Paese.
Una brutta storia, riassunta in dieci volumi presentati al Parlamento il 5 febbraio 1991 e inviati a varie procure da una commissione d’inchiesta presieduta da Scalfaro. Image La commissione aveva il compito di verificare l’ammontare dei finanziamenti per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma del 1980.
Di più.
Doveva controllare lo stato di avanzamento dei lavori, le modalità, l’impatto ambientale e territoriale. Image
Dec 20, 2024 25 tweets 8 min read
26 settembre 1983 - “E’ necessario eliminare il pagamento a piè di lista.
Bisogna distribuire i fondi che servono, ma chi supererà il tetto prefissato dovrà risponderne”.
Una dichiarazione di buon senso appena espressa dal Ministro della Sanità del Governo Craxi. Si chiama Costante Degan, Dc, cattolico.
Una persona perbene, capace di mettere ordine senza stravolgere.
Rispettoso di tutto e tutti.
Craxi ha tre obiettivi: una diversa politica dei redditi, la riduzione dei costi del sistema previdenziale e quelli del servizio sanitario. Image
Dec 19, 2024 24 tweets 7 min read
Correva l'anno 1983.
Quando Pietro Longo arriva al Bilancio, nel Governo Craxi, nel FIO ci sono ancora 1.210 miliardi assegnati, ma non ancora spesi.
A questi stanno per aggiungersi quelli assegnati per il 1984.
Ma cos'è il FIO?
Facciamo un passo indietro.
A un anno prima. Anno 1982.
Viene creato il Fondo per gli Investimenti e l’Occupazione (FIO) con lo scopo di "sostenere gli investimenti pubblici, soprattutto tramite l’analisi di progetti di rapida esecuzione e di importante impatto sociale, in situazioni di restrizioni della spesa statale". Image
Dec 17, 2024 25 tweets 7 min read
Pur nella disgrazia ebbi la fortuna di non vederle separate.
Sono infatti morto il 25 ottobre 1945, quattro anni prima della perdita di una delle mie gemelle.
Sicuramente non avrei resistito all’immenso dolore di quella separazione.
In fondo erano da sempre le mie creature. Image Le mie bellissime creature.
Mi chiamo Francesco Rotundi, nato a Foggia il 10 luglio 1885.
Come nacque l’amore per quelle come loro?
Avevo quindici anni, quando durante una gita scolastica al porto di Manfedonia ebbi l’occasione di vederle.
Erano bellissime.
E cominciai a sognare.
Dec 15, 2024 25 tweets 9 min read
Un tempo era un vanto.
Oggi solo un lontano ricordo, anche per i più anziani.
I più giovani molto probabilmente non l’hanno mai visto, neppure in fotografia.
Dispiace, perché fu qualcosa di straordinario.
Perché la mia, anzi la nostra, fu un’impresa straordinaria. Una sfida quasi impossibile.
Alzare quel prestigioso trofeo, intendo.
Creato nel 1838 era stato vinto per venticinque volte dagli inglesi, sette dai tedeschi e una dagli americani, nel 1852.
Nemmeno una volta da noi italiani.
Una sfida quindi, "quasi" impossibile. Image