Tiny, minuscola.
Eh sì, fin da quando ero nata nel 1893 mi chiamarono così, pesavo infatti poco più di 1 Kg e mezzo.
Non è che poi sia diventata un gigante, sono arrivata fino a 1 mt. e 50 di altezza per 39 Kg.
Però mi ricordano come una grande donna, e vi racconto il perché.
Non è che avessi un grande avvenire davanti a me, mi ero sposata a 12 anni e a 13 ero già mamma.
Vivendo in Carolina del Nord finii poi per lavorare in una delle tante filature di cotone.
A quei tempi il lavoro minorile era la norma, costavamo poco e non rompevamo le scatole.
Il mio nome era Georgia Ann Thompson, ma tutti mi conoscono come Georgia “Tiny” Broadwick.
Avevo compiuto i 15 anni quando vidi lo spettacolo di “The Broadwicks and their Famous French Aeronauts”, capitanati da Charles Broadwick.
E gli chiesi una cosa.
Gli chiesi semplicemente se potevo lanciarmi dalla mongolfiera col paracadute, e lui disse di sì.
Fu il mio primo salto, alla North Carolina State Fair.
E mi piacque assai.
Così Charles Broadwick mi adottò legalmente, divenne il mio partner, e comincia a girare l’America con lui.
Diventai la prima donna a lanciarmi col paracadute da un aereo in volo, sopra Los Angeles, era il 21 Giugno del 1913.
108 anni fa.
Dovete sapere che i paracadute a quel tempo si aprivano al lancio: una volta il filo che apriva il paracadute si era impigliato nell’aereo e dovetti tagliarlo. Così feci anche il primo volo in caduta libera, tirai poi il cordino rimasto e il paracadute si aprì.
Per mia fortuna.
Nel 1914 mi fecero fare una dimostrazione all U.S. Army, l’esercito americano, che era scettico sull’uso del paracadute.
Si convinsero, forse solo perché se ci era riuscita una minuscola donna forse ci potevano riuscire i supereroi maschi…
Con l’uso del cordino poi si convinse anche l’Air Force, anche perché nel frattempo ero atterrata in acqua lanciandomi da un idrovolante. Capirono che in caso di emergenza era possibile lanciarsi da un aereo in caso di avaria.
Smisi giovane di saltare, a 29 anni: gli atterraggi erano un po’ duri a quel tempo e avevo le caviglie e le gambe un po’ distrutte.
Beh presto… feci comunque più di 1.100 lanci!
Nel 1964 donai il mio primo paracadute allo Smithsonian Air Museum in Washington D.C..
Sono poi volata z miglior vita nel 1978, a 86 anni.
Se volete visitare la mia tomba mi trovate ad Henderson, NC.
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Il filo di Arianna.
Il vittimismo fa parte essenziale di una cultura populista, basti pensare al successo elettorale dei primi grillini ottenuto con la promessa di eliminare i privilegi dei politici e di aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. 1/n
Chiaramente era un inganno, tutta fuffa e propaganda, i privilegi i grillini se li sono tenuti ben stretti.
Promettere e non mantenere.
Per questo parlo del filo di Arianna, la più fidata consigliera della sorella: promesse fatte in campagna elettorale e poi mai mantenute.
2/n
E il filo di oggi è lo stesso di un rotolo dipanato per la prima volta durante la marcia su Roma del ‘22.
Sì, perché il più famigerato soggetto populista risponde al nome di Benito Mussolini, responsabile del periodo più nero e tragico dell’Italia.
3/n
Vannacci fonda un nuovo movimento politico, si chiamerà ' "NOI CON VANNACCI".
Programma?
"I miei amici camerati ex militari faranno quello che devono fare.”
Si è forse messo in testa di imitare Borghese?
Nel 1970 il neofascista Junio Valerio Borghese tentò un colpo di Stato⬇️
Borghese era stato il comandante della X Flottiglia MAS dal 1º maggio 1943 e dopo l'8 settembre 1943 con il proprio reparto aderì alla RSI.
Fondò in seguito il Fronte Nazionale che addestrava gruppi clandestini armati, supportati da settori delle Forze Armate.⬇️
Il piano prevedeva un’azione armata simultanea che avrebbe occupato diversi ministeri, la RAI e tutte le fonti di informazione. All’azione sarebbe seguito un proclama ritrovato fra le carte di Borghese. ⬇️
Non è vero che sotto il fascismo non si votava più: il 24 marzo del 1929, al termine della legislatura, gli italiani andarono di nuovo alle urne.
La scheda era quella nella foto, la lista dei parlamentari era stata fatta dal Consiglio del PNF 1/4
Si poteva solo dire se si era d’accordo o no.
Tutto molto bello vero?
Vinse il SI con il 98%.
Nel ‘34 idem, il SI vinse con il 99,85%.
Nel ‘39 le camere furono sciolte e il PNF nominò direttamente i parlamentari.
Palazzo Braschi Roma 1934 2/4
L’esclusione dal voto delle donne, l’esclusione di chi non apparteneva a certe categorie o pagava almeno 100 Lire di tasse, la propaganda martellante e le intimidazioni ai seggi, oltre ai brogli, resero possibile questo successo elettorale.
Palazzo Tenta, Bagnoli Irpino 1929. 3/4
Salvini chiude il comizio a Milano con ‘Generale’ di De Gregori in omaggio a Vannacci.
La mia prima reazione è stata pensare che siamo veramente al livello da bambini dell’asilo.
Risultato?
Tutti i presidenti di Regione, Zaia per primo, incazzati.
1/4
Alla domanda a Zaia se ha salutato Vannacci la risposta è stata: “Mia madre mi ha insegnato che per educazione bisogna salutare tutti”.
Inoltre come al solito Salvini dimostra di non capire nulla.
Lui vuole ripristinare il servizio di leva e la canzone dice il contrario.
2/4
Infatti è un testo autobiografico in cui racconta della felicità nel tornare alla vita normale di un militare che ha passato le notti (crucche e assassine) a fare guardie inutili.
Non solo.
È un testo polemico anche contro le idee che piacciono a Meloni.
Infatti le parole…
3/4
In Tajkistan negli ultimi 30 anni molti cittadini hanno preso il passaporto russo, principalmente per motivi di lavoro essendo il paese retto da una dittatura che governa da 32 anni.
È fra i più poveri del mondo e lo stipendio dei pochi lavoratori si aggira sui 100$. 1/n
Fino al 2102 i lavoratori tagiki all’estero erano circa 1 milione e mezzo su una popolazione di 7 milioni di abitanti, alcuni in Uzbekistan e persino in Corea, ma la stragrande maggioranza in Russia.
Fino al ‘92 il Tajikistan era invece una regione fiorente, sotto l’URSS.
2/n
Da qui il desiderio di molti abitanti di ritornare sotto l’ombrello russo, anche perché i servizi sociali sono allo sbando, e anche in questi giorni in molte zone del paese l’elettricità è razionata.
Putin prima della guerra con Kuev visitava il paese 5-6 volte all’anno. 3/n
Era il 1948, migliaia di ebrei stavano arrivando a Tel Aviv, da tutto il mondo.
È l’anno in cui l’esercito israeliano ha cominciato ad occupare i villaggi della Palestina, dove famiglie arabe vivevano lì da 40 generazioni.
Il campo profughi di Jenin, aperto nel ‘53. 1/n
Vecchi, donne e bambini vivevano in tende, inviate da Giordania, Iraq e altri paesi arabi.
Aspettando di tornare ai loro campi, alle loro case.
Dopo il Luglio ‘48 seppero che il mediatore svedese delle Nazioni Unite, il conte Folke Bernadotte sosteneva una tesi: 2/n
“Sarebbe un'offesa ai principi elementari della giustizia se a queste innocenti vittime del conflitto fosse negato il diritto di tornare alle loro case, mentre gli immigrati ebrei continuano a entrare in Palestina…
3/n